Matera celebra la ricorrenza delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia. Dopo la deposizione delle corone di alloro al cippo di via Lucana il corteo composto da autorità civili e militari e da rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma si è trasferito in piazza Vittorio Veneto per la cerimonia ufficiale.
Sul palco delle autorità il Prefetto di Matera Antonella Bellomo, il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, Adduce, il Questore di Matera Paolo Sirna, il Comandante Militare Esercito “Basilicata” Giulio Barba, il Comandante Provinciale Carabinieri di Matera Roberto Fabiani, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Pantaleo Cozzoli, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Matera Francesco Salvatore, il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Matera Francesco Alberti, autorità civili e militari e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Alla cerimonia hanno partecipato diverse scolaresche dei plessi di Bramante, Pascoli, Lazzazera e Cappelluti e il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Matera Nicola Caputo.
I rappresentanti militari e dei Corpi di Polizia hanno commemorato i Caduti con la deposizione di corone di alloro presso il monumento di piazza Vittorio Veneto.
Durante la celebrazione si è schierato anche un Reparto di formazione composto da una rappresentanza delle Forze Armate e della Guardia di Finanza. Il Prefetto Bellomo ha letto il messaggio inviato dal Capo dello Stato Sergio Matterella, Giulio Barba ha letto il messaggio del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Pr commemorare la ricorrenza sono intervenuti anche il professore Franco Lisanti in rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, Michele Camilleri, esponente della Consulta provinciale studentesca, studente dell’Itc Loperfido-Olivetti di quinta classe sezione A, accompagnato dai docenti Di Bari e Moliterni, il presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo e il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, che anche in questa circostanza ha preferito un discorso a braccio al classico testo istituzionale già preparato. “Questa giornata chiude lo scenario vibrante del nostro percorso nazionale verso l’unità d’Italia. Il 4 novembre 1918 segna la fine della prima guerra mondiale, una giornata che cessa l’ecatombe di uomini e donne travolte dal furore della guerra. Il prezzo da pagare per questa vittoria fu immenso. Ecco perchè onoriamo le Forze Armate, pronte a sacrificarsi per unificare la nazionale. Certamente non possiamo ignorare i lutti e le tragedie che comportò quella vittoria. E oggi celebriamo una nuova missione delle Forze Armate, impegnate per assicurare la pace nel Paese e a livello internazionale. Questa giornata celebra anche l’Unità l’Italia a cui contribuirono i nostri martiri segnati su quella lapide. Cosa ha comportato l’impeto eroico di Vittorio Veneto? Ha risolto il problema della completezza nazionale. Ma non possiamo dimenticare che noi viviamo in un Sud differenziato rispetto al resto del Paese e quindi ritengo che per questa ragione l’Unità d’Italia va ancora completata, anche per il rispetto dei nostri morti. Oggi celebriamo una vittoria ma dobbiamo lavorare per una nuova missione. Il punto di fondo è questo. Noi siamo stati meridionali all’altezza dei tempi per costruire l’Unità d’Italia. E’ questo il valore della celebrazione. Non possiamo scaricare sugli altri i nostri silenzi, i nostri egoismi. Serve una forza d’urto meridionale per agganciare lo sviluppo senza rassegnazione, senza umiliazione, affinchè la nostra terra non diventi un luogo di esodo delle nostre forze ma un’occasione di sviluppo. Matera sta vivendo un momento magico che tutti insieme siamo riusciti a conseguire. Come abbiamo costruito questo momento di rinascita cittadina così dobbiamo ricomporre un viaggoi istituzionale ed economico per garantire l’Unità d’Italia. Dopo il successo di Matera 2019 è stato scritto: “Se ce l’ha fatta Matera ce la può fare anche l’Italia”. Noi possiamo diventare quindi modello di sviluppo per tutto il Mezzogiorno. Dobbiamo diventare apostoli e missionari per il riscatto, il progresso, lo sviluppo del nostro territorio. E vi ricordo che Matera ricorda ogni giorno il 4 novembre perchè qui siamo in piazza Vittorio Veneto, nome scelto proprio a seguito di questa giornata del 1918. Prima questa era la piazza della fontana, perchè le donne e gli uomini di Matera veniva ad attingere l’acqua che scendeva dalle colline verso il punto più basso del centro cittadino. Poi fu denominata piazza del Plebiscito perchè i cittadini decisero l’annessione al Regno d’Italia, infine piazza Vittorio Veneto per ricordare il 4 novembre 1918″.
Nell’ambito delle celebrazioni per la giornata delle Forze Armate è prevista anche la visita istituzionale del “Museo storico dei cimeli di guerra” lunedì 2 novembre e mercoledì 4 novembre. La sede del Comando provinciale dei Carabinieri sarà aperta alla visita
della cittadinanza dalle ore 8,30 alle ore 13.
Mercoledì 4 novembre inoltre è previsto il giro per la città di Matera del “Bibliomotocarro della Memoria e del Ricordo”a cura dell’ ANMIG. Da mercoledì 4 novembre a domenica 8 novembre sarà visitabile il “Museo storico dei cimeli di guerra” allestito presso la sede dell’Associazione Invalidi e Mutilati di Guerra in via Francesco D’Alessio dalle 9,30 alle 12,30 e dalel 16 all 18.
Di seguito il discorso di Michele Camilleri, alunno della classe V A AFM dell’ITCG Loperfido-Olivetti in rappresentanza della Consulta Provinciale degli Studenti.
Buongiorno a tutti e benvenuti
Anche quest’anno ci troviamo qui in occasione del 4 novembre.
Questa data ricorda la battaglia di Vittorio Veneto, che, con la conclusione della prima guerra mondiale, portò all’unificazione dell’Italia: oggi celebriamo l’Unità d’Italia, non dimenticando i caduti che si sono sacrificati per dare vita al nostro Paese. Oggi festeggiamo anche e sopratutto le Forze Armate, che nella nostra Repubblica sono dedicate alla sicurezza interna e alla ricerca della pace a livello internazionale.
Sappiamo di poter contare sempre sulle Forze Armate, il cui compito primario di difesa della patria si arricchisce di un alto impegno civile, volto a fronteggiare difficoltà, che come quelle naturali, talora sconvolgenti, si abbattono sul Paese.
Le nostre Forze Armate oggi sono al servizio della pace , in Italia e nel mondo.
Il tema della pace e, di conseguenza, il rifiuto della guerra, è presente in maniera molto chiara nella nostra Costituzione, la nostra Legge più importante. E la pace è uno dei pilastri su cui si è voluta edificare la nostra Nazione.
Ma la pace deve nascere soprattutto dai nostri comportamenti quotidiani: noi tutti in prima persona possiamo e dobbiamo essere fabbricanti di pace!
Affinché ciò avvenga, anche le giovani generazioni possono apportare il loro contributo tramite azioni di solidarietà e volontariato in vari campi, mettendosi attivamente al servizio dell collettività.
Per cui il nostro comportamento deve sempre andare nella direzione di difendere la dignità delle altre persone, aiutare chi è in difficoltà, aumentare le nostre conoscenze per costruire una società migliore.
Siamo e saremo sempre aperti al confronto costruttivo e al dialogo nel rispetto dei diritti e dei doveri. Non dimentichiamo mai che le parole diritti e doveri sono strettamente collegate.
Questo è il modo migliore per commemorare degnamente i nostri caduti.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia
La fotogallery delle celebrazioni per le Forze Armate a Matera (foto www.SassiLive.it)
stavo li a ricordarli anche al nostro nuovo ,#santosubito che con le chiacchiere siamo tutti bravi e nei fatti che si distinguono gli uomini dai quaquaraqua