Il presidente Franco Stella, a pochi giorni di distanza dalla graduatoria “città criminali” che vede la città dei Sassi al 106mo posto, torna sulla questione con una riflessione che collega l’importante riconoscimento alla visita del capo della polizia Alessandro Pansa: “Quando si parla di criminalità si parla di assenza di legalità, un vuoto che solo l’educazione può colmare. Da questo assunto è partito il progetto dell’agenda scolastica distribuite presso le quarte classi degli istituti primari che, esteso a dieci province italiane, ha portato lo scorso 19 settembre il capo della polizia Pansa a Matera.”
“Valorizzato come tema principale del diario – ha proseguito Stella – il senso civico diventa il centro di quella collettività rispettosa e rispettata che ha a cuore se stessa. Lo ha ripetuto il capo Pansa, Matera è stata scelta perché ha saputo fare della sua unicità un progetto di sviluppo per tutti. Matera2019 simbolo di una comunità sicura che investe su una prospettiva legale.”
Il presidente Stella guarda con ottimismo a questo risultato, un buon auspicio per il futuro di una provincia che molto può realizzare: “come dimostrato dal videoclip delle classi quarte e quinte del settore “Servizi sociali” e del settore “Servizi commerciali” dell’Istituto Isabella Morra di Matera che oggi riceveranno un premio di eccellenza sul tema della legalità economica nel cortile del Quirinale a Roma alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del ministro dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. Un Premio che riconosce alla dirigente Rosaria Cancelliere e ai docenti referenti del progetto il grande merito di avere creduto nei propri studenti e nelle loro capacità. Sappiamo essere modello quando investiamo, realmente, nei nostri protagonisti educandoli alla consapevolezza e alla responsabilità.”
“Ringrazio ancora l’istituto Isabella Morra – ha concluso il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella – per il continuo e significativo lavoro che svolge. Ancora una volta è stato esempio di valore premiato a livello nazionale, un merito riconosciuto che dimostra quanto forte possa essere il peso della legalità.”
complessivamente l’intervento è interessante. Lascerei da parte la graduatoria perchè apre ad altro.
Aggiungo, cosa più importante, ripresa dal diario distribuito dalla Polizia la lettera di Abromo Lincoln all’insegante di suo figlio
Lettera di Abramo Lincoln all’insegnante di suo figlio… 1830
Caro professore,
Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;
che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso….
Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce,
e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti….
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri….
Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare…
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando…
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del
vincitore…
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini,
ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio
cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
E’ un così caro ragazzo, mio figlio!