Un workshop operativo nel corso del quale sono stati analizzate le potenzialità di Matera e le azioni necessarie per consentire il cambio di passo della città sia nell’ambito dello snellimento della macchina amministrativa che in quello dell’approccio della comunità ai servizi messi a disposizione dall’amministrazione comunale.
Questi ed altri aspetti sono stati affrontati, ieri 15 aprile nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi nel corso dell’incontro, inserito nell’ambito delle attività delle Officine dello Sviluppo locale in vista del Piano strategico, promosso dall’assessorato alla Pianificazione Strategica e all’Innovazione.
Nel saluto introduttivo è stato il sindaco Raffaello de Ruggieri a sottolineare: “Quello di oggi è un confronto di lavoro in cui mettere in linea il progetto di futuro di questa città. Il 2019 – ha detto – deve essere preso in considerazione superando vecchi schemi, considerandolo una opportunità di costruzione di sviluppo territoriale. Matera vuole e deve essere un modello di riferimento, avviando una strategia di programmazione”.
L’assessore alla Pianificazione strategica e Innovazione, Giovanni Schiuma ha innanzitutto sottolineato il valore che, in questa fase , deve svolgere il Piano strategico: “Una bussola per lo sviluppo economico della città – ha detto – di cui Matera digitale è uno dei pilastri. E’ necessaria una integrazione fra iniziative locali, regionali e nazionali insieme a quelle private. Le aree interessate da ciò che comporterà il processo digitale vanno dall’anagrafe alla scuola , dalla sanità alla giustizia fino ai pagamenti on line.
Il passaggio – ha aggiunto – consentirà di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini e contribuirà al miglioramento della qualità della vita in città. Sostenere lo sviluppo della cultura digitale dei cittadini accrescere non solo la loro consapevolezza ma ne accelererà l’approccio diretto”. Nel corso del suo intervento, inoltre, l’assessore Schiuma ha lanciato una proposta: creare i “digital angel”, parte attiva e operativa con cui costruire un Patto per Matera digitale.
Numerosi gli interventi che hanno consentito un confronto diretto fra esperienze già in atto e in vista di realizzazione.
Michele Lo Squadro dell’Agid (Agenzia per l’Italia digitale), con cui l’amministrazione comunale ha da poco sottoscritto un protocollo d’intesa sull’importanza di linee guida comunitarie, su servizi come “Pago P.A.”, l’anagrafe unica digitale. “Serve concentrarsi su ciò che è utile, perché il digitale è una infrastruttura di cui siamo già in possesso, ma servono servizi e competenze”.
Per Vincenzo Fiore della Regione Basilicata: “In Basilicata c’è da fare e questo processo è già in corsa. Bisogna potenziare le infrastrutture, avere servizi che funzionano sempre, dal momento che il nostro obiettivo deve essere il digital first”. Fondamentale, ha aggiunto, il ruolo di un community network e di collegamenti ad un data center regionale entro il 2018.
Per Gianni Mecca prorettore dell’Università di Basilicata e responsabile delle attività scientifiche del corso di laurea in Informatica: “Quello di Matera digitale e, più in generale, di questo processo è un obiettivo ambizioso e complesso che ci porta alla scuola digitale e al tema della cultura digitale che deve essere più ampia. Servono, per questo strategie e investimenti dal basso oltre a una metodologia unica per la scuola del diritto”.
Tommaso Di Noia, del Politecnico di Bari si è soffermato in particolare sul tema degli open data: “Strumento per creare nuova cultura e conoscenza. Pensiamo ad una sorta di Basilicon Valley – ha aggiunto – in cui Matera può svolgere il ruolo di best practice”.
Felice Vitulano di Exprivia ha aggiunto: “Bisogna pensare a nuovi modelli di business e servizi a informazioni per fra crescere il territorio”. Vitulano si è soffermato in particolare sulle ricadute relative al turismo, settore che per Matera rappresenta un comparto in netta crescita.
Maurizio Argoneto, infine, ha illustrato per conto di Publysis e Hsh, la piattaforma informatica municipale in fase di realizzazione e che aprirà alla comunità opportunità interattive in grado di garantire servizi in tempo reale.
La nuova piattaforma svilupperà anche nuovi modelli relativi alla macchina amministrativa.
Vivace il dibattito successivo a cui hanno partecipato cittadini e rappresentanti di società che operano nel settore digitale e che guardano a Matera come modello di sviluppo.
Nelle sue conclusioni l’assessore Schiuma ha innanzitutto sottolineato come da questo porcesso debba emergere la centralità della persona.
“Passaggi fondamentali devono essere quello della consapevolezza, della coscienza e della alfabetizzazione. E’ necessario rispondere alle esigenze della comunità e offrire servizi avanzati. Facciamo di Matera un luogo di sperimentazione – ha concluso.
Apr 16