Nicola Pavese, presidente associazione “Matera Ferrovia Nazionale, in una nota esprime il rammarico per la scarsa attenzione da parte dei rappresentanti istituzionali dedicata ai lavori in corso per la costruzione della linea ferroviaria Ferrandina-Matera e per la prosecuzione per Gioia del colle. Di seguito la nota integrale. Di seguito la nota integrale.
Matera e il Metapontino, quindi Maratea, Grumento Nova, Calvello, le Dolomiti Lucane, il Parco di Gallipoli-Cognato, il Pollino e il Melfese sono i maggiori attrattori turistici della Basilicata. E’ un paradosso e un chiaro esempio di autolesionismo delle istituzioni che tali aree non siano collegate fra loro da una ferrovia, malgrado la consueta promozione che si realizza nelle fiere internazionali del turismo. In pratica, pur spendendo non pochi soldi pubblici, si invitano turisti e visitatori a venire nella nostra regione ma non si creano i presupposti per farli viaggiare in treno da una località all’altra. I mezzi pubblici e i collegamenti sono carenti e costituiscono un freno per lo sviluppo socio-economico dei paesi lucani. Un servizio pubblico efficiente invece potrebbe essere un modo per valorizzare il nostro territorio, dove esiste un patrimonio storico, archeologico, artistico e culturale che potrebbe avere riscontri positivi anche sull’economia locale.
Nonostante l’occasione delPnrr, si continua con improvvisazioni e la mancanza di programmazione, pertanto facciamo i conti con pregiudizi, sussidi e contraddizioni e con le frane e il dissesto idrogeologico del territorio causato dallo spopolamento, dall’emigrazione e dall’abbandono dell’entroterra che provoca solo emarginazione e sottosviluppo. Si assiste infatti a una ripartizione di fondi statali ed europei senza costruire certezze e prospettive di sviluppo economico. Sono stati anche questi i temi trattati durante la conferenza stampa promossa dall’associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, alla luce del nuovo contratto di servizio 2023-2031 che, al contrario delle solite promesse esussidi, continuerà a creare ritardi e mancate occasioni lavorative.Eppure la politica regionale e locale riceve continue sollecitazioni, ma continua a mostrarsi ancora sorda e distante dai problemi reali. E’ vero che il governo centrale continua a riservare al Sud briciole e promesse ma siamo difronte a una classe politica locale che non si assume le proprie responsabilità con scelte eque in favore delle diverse aree della Basilicata destinate ad aumentare le difficoltà con l’autonomia differenziata.
Durante l’incontro materano è stato anche ribadito che la centralizzazione dei fondi europei è sbagliataperché crea discriminazioni e trova le istituzioni impreparate a gestire innanzitutto i programmi infrastrutturali nei vari settori. E’ stato anche detto che le continue sovrapposizioni tra mezzi su gomma e i pochi treni in circolazione non agevola il turismovisto che dopo 160 anni di promesse esperanze la politica è rimasta in silenzio alla ripresa dei lavori della sottovalutata Ferrandina-Matera che potrebbe aprire nuove possibilità di ripresa alla Valbasento e alle popolazioni della collina materana. Infatti non abbiamo sentito una parola circa la necessaria prosecuzione del binario statale dalla Città dei Sassi (che punta ad attrarre turisti) a Gioia del Colle, via Jesce. Un tracciato importante che potrebbe collegare le aziende delle aree interne lucane e pugliesi, soprattutto quelle in cui si trovano imprese produttive,all’interporto di Bari Lamasinata, all’aeroporto di Palesee al porto di Taranto (da Jesce). Eppure si parla di progetti, di competitività, di linee ferroviarie da potenziare, mentre sono disponibili 429 milioni di euro per un’opera pubblica che la politica continua ad ignorare.
Sbagliato andare a Gioia del colle, bisogna proseguire direttamente per Gravina via Picciano per agganciasti all’Europa raggiungendo spinazzola e Barletta. Il bacino bradanico di 300.000 abitanti starebbe con voi e Matera si collocherebbe geograficamente al centro del territorio apulo lucano, cosa già deliberata in Regione Basilicata nel 1974. Perché ora sminuite per Matera un progetto lungimirante e visionario ? ASSOTIM CONFARTIGIANATO Gravina