L’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” ha incontrato a Potenza il Premier Conte, che si è dichiarato possibilità per la proposta di allungare la tratta ferroviaria da Matera per Gioia del Colle.
L’attenzione del Governo centrale per le regioni meridionali è stato il tema trattato a Potenza dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un momento in cui le criticità e i ritardi del Sud e della Basilicata in particolare stanno diventando sempre più marcati e creano un preoccupante divario con le aree settentrionali del Paese. Voler gestire – come ha detto Conte – risorse governative e comunitarie (ben 80 miliardi secondo Corsera e Il Sole 24 Ore) attraverso il “Contratto di sviluppo” è, quindi, un segnale promettente per avviare cantieri e cambiare lo stato delle cose, promuovendo investimenti riservati alle infrastrutture, ai collegamenti interregionali e nazionali e ai trasporti verso i Paesi europei.
L’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, consapevole della delicatezza del momento che vive la Basilicata (tra frane, emigrazione, crisi industriale, disoccupazione, emarginazione delle aree interne), era presente a Potenza con una delegazione formata dal presidente Nicola Pavese, da quello onorario Franco Di Caro, e dai dirigenti Giovanni Caserta, Giuseppe Vinciguerra e Antonio Zagaria. La loro presenza ha voluto testimoniare una esigenza ben precisa di Matera: la necessità di superare l’isolamento ferroviario statale anche rispetto alle province pugliesi. Infatti, con il finanziamento e la costruzione di un possibile tracciato da Matera a Gioia del Colle (e con i lavori per Ferrandina che procedono senza soste) si realizzerebbe nel giro di qualche anno una strategica e veloce trasversale delle Ferrovie dello Stato da Bari a Salerno, attraversando l’area industriale di Jesce (e i territori dei comuni limitrofi), quindi Matera, la valle del Basento, la dorsale appenninica passando per Potenza e la zona industriale di Tito, fino a raggiungere Salerno. Quest’ultima città considerata ormai importante capolinea dell’Alta Velocità sia di Trenitalia e sia di Italo, inoltre scalo di riferimento per il trasporto intermodale ferro-mare. Senza tralasciare l’interporto di Marcianise per le merci che devono raggiungere i mercati di Bologna e dell’Europa.
Pavese in un colloquio riservato con il presidente Conte (promosso dall’on. Liuzzi, con il contributo del sindaco di Pisticci Verri e del segretario Nigro), nel riprendere una espressione del Premier pronunciata nella Città dei Sassi il 19 gennaio scorso, “a Matera Capitale europea della cultura non si può arrivare solo in auto!”, ha sottolineato l’importanza sociale ed economica e la valenza turistica della tratta Matera-Gioia, con diramazioni sia per Bari che per Taranto-Brindisi-Lecce. Nel contempo è stato evidenziato che la direttrice Gioia del Colle può rappresentare un progetto sostenibile per il Governo e per RFI perché riguarderebbe appena 20-30 km. di ferrovia da costruire su un territorio prevalentemente pianeggiante (quindi senza grandi viadotti e gallerie), con il vantaggio dei tempi brevi per la sua realizzazione e un finanziamento non certo esoso.
Il presidente Conte ha mostrato interesse e disponibilità con un atteggiamento positivo e costruttivo. Gli stessi manifestati qualche settimana fa a Matera anche dal Ministro per il Sud Lezzi durante un precedente incontro con il sodalizio materano. Cosa che lascia ben sperare anche per rilanciare questioni da tempo sospese come le aree industriali di Jesce, La Martella e Valbasento, che creano agitazione nel mondo del lavoro. Tra l’altro, da Roma, in tema di ferrovie, nei giorni scorsi sono arrivati due segnali tangibili: l’ulteriore finanziamento di 50 milioni per la Ferrandina-Matera e l’intento di velocizzare la Taranto-Potenza-Salerno.
Continua ad essere invece ingiustificabile il silenzio (anche a Potenza) del sindaco di Matera sul tema Ferrovie dello Stato. Un comportamento inadeguato per chi ha il dovere di rappresentare un bisogno primario della città di cui si parla in termini negativi in tutta Italia.
A questo punto, al fine di realizzare quanto l’associazione materana ha richiesto al presidente del Consiglio e per assecondare le attese e i programmi di sviluppo di Matera e del territorio lucano, bisogna fare gioco di squadra con i comuni murgiani, con Potenza e il suo territorio. Così come unità d’intenti ci deve essere fra tutti i parlamentari lucani e materani in particolare. In sede governativa, infatti, proprio loro devono essere compatti e concretizzare in tempi brevi una ferrovia di respiro interregionale e nazionale per il rilancio dell’intera Basilicata, della Puglia e della Campania.
La continuazione DEVE avvenire da Altamura non dà gioia! Non rovinate tutto il progetto solo per favorire le maledette Fal!
12/02/19
Conseguire un risultato di “rilievo nazionale” con un intervento sulle infrastrutture del Sud (sempre finora dimenticate) ed ottimale per le richieste avanzate da diverse situazioni locali e sinergiche tra loro ad ottimizzare un risultato di “rilievo nazionale”.
1) Le popolazioni dei Comuni pugliesi (Canosa di P.-Minervino M.-Spinazzola-Poggiorsini-Gravina di P.)richiedono con forza unitaria il ripristino della Linea ferroviaria che già unisce questi paesi con i due estremi Cerignola- Matera per abbattere l’isolamento di tutto il territorio;
2) La città di Matera,(CEC 2019-Capitale Europea della Cultura 2019)(ed unica Capitale a non essere collegata dalla Ferrovia dello Stato e quindi cAPITALE cenerentola e Capitale “preclusa” ai “meno abbienti”),avrebbe la possibilità di offrirsi al turismo EUROPEO con l’infrastruttura più popolare ed al transito Nord-Sud lungo la Linea Adriatica verso il Brennero e l’Europa;
3)La collocazione dell’area interportuale di Taranto nella piana di Pisticci-Ferrandina consentirebbe di “appennellare” in successione i porti italiani di Ravenna-Ancona-Taranto-Crotone-(Gioia T.)-Augusta per velocizzare il traffico intermodale verso il traforo del S.Gottardo.
Con questo intervento “mirato” si ottiene:
-la riduzione della distanza dei binari Milano-R.Calabria (via Matera) di oltre cento chilometri;
-la riduzione del tempo di percorrenza di oltre due ore;
-la connessione, su una linea di Transito Nord-Sud, di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Significa “resuscitare” l’antico Mi-R.Cal. ( via Adriatica) ,trasformato in Linea di A.C.Milano-Pa (via Matera).
Un risultato di sicuro rilievo “nazionale” ed europeo ! ! !