Mentre Matera rischia di restare a lungo senza un collegamento ferroviario nonostante il titolo acquisito di capitale europea della cultura che porterà nel 2019 almeno un milione di visitatori a Potenza si parte per Roma in treno, per protestare con Trenitalia e chiedere collegamenti più veloci. In mattinata una delegazione lucana composta da parlamentari, sindaci e dall’assessore regionale Berlinguer è salito a bordo di un intercity per raggiungere la capitale e incontrare i vertici di Trenitalia e reclamare treni moderni ed efficienti, in grado di collegare la Basilicata con Salerno, e quindi con l’alta velocità.
Berlinguer ha spiegato le ragioni della protesta: protestiamo a Roma per ricordare i disagi che devono sopportare i pendolari lucani.
“Siamo partiti alle 8,38 da Metaponto, poi Ferrandina, Grassano; alle dieci da Potenza, poi da Bella-Muro. Siamo giunti a Roma alle 14,34.Ore e ore di viaggio con l’intercity, vale a dire il treno più rapido messo a disposizione da Trenitalia per collegare tre regioni del Mezzogiorno con la Capitale. Un tempo infinito, non quello che si impiega nell’Italia di serie A. A noi non sono consentiti confort e velocità che possiamo solo immaginare, mentre oggi la tratta Mi-Roma si percorre in meno di 3 ore. Non è più tollerabile questo stato di cose, non è tollerabile l’indifferenza rispetto a tale problematica, senza collegamenti adeguati non c’è futuro per i territori. Oggi si può e si deve fare rapidamente, si può avere da subito materiale rotabile cioè treni adeguati e collegare in tempi civili la Basilicata al resto d’Italia. Certo servono anche interventi infrastrutturali che abbiamo richiesto al ministero delle infrastrutture. Ma ora vogliamo subito gli ETR disponibili, peraltro dismessi dalla tratta principale e spostati su altre linee, e vogliamo più corse. Nel 1998 da e per Roma avevamo 14 treni, oggi solo 4. È assurdo sapere che tale materiale rotabile resosi disponibile Trenitalia vuole si utilizzarlo ma come sempre in altre zone d’Italia. In un Paese civile ciò non accade.. non sarebbe consentito. La manifestazione di oggi, opportunamente voluta dall’assessore Berlinguer e dall’Anci Basilicata, che ha visto la presenza di oltre 50 Sindaci con il presidente Adduce, del consigliere regionale Santarsiero, cui si è aggiunto il Senatore Margiotta , non può restare un episodio isolato o sterile protesta. È un punto di partenza per un cammino irreversibile. Il Ministro Delrio sta facendo la sua parte. Ma i vertici di Trenitalia si sono rifiutati di incontrare la nostra delegazione. Fingono di non sentirci. Auspichiamo che nelle prossime ore Trenitalia capisca che cosi non si puo andare avanti e provveda a dare risposte alla Basilicata.”
Nella fotogallery il momento della partenza da Potenza e l’arrivo a Roma.
Ma la vergogna maggiore è il silenzio di questi Sindaci che ancora non raccolgono, con la città di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, la grande opportunità di avere il completamento della linea ferroviaria Ferrandina-Matera che di fatto mette in condizione tutta l’Italia che gravita sulla TAV Milano -Salerno di poter arrivare in treno a Matera. Si parla di un milione di turisti che si aspetta che vogliano visitare Matera e potranno, forse, raggiungerla in auto, in moto, in camper , in autobus ed in…mongolfiera ed in elicottero, ma non in treno che è il più comune mezzo di trasporto collettivo di massa e con conseguenze inimmaginabili per la struttura urbanistica della piccola cittadina assediata dai mezzi di comunicazione. Basta pensare al turismo scolastico, quello delle gite scolastiche, che già oggi assediano la città con centinaia di autobus che scaricano migliaia di alunni che hanno tutti bisogno di un bagno e si devono accontentare di un’aiuola, alla faccia di Carlo Levi che aveva trovato nella piazza di Aliano un “pisciatoio” con la scritta “Ditta Renzi Firenze” (attualità di Levi). Ma occorre anche pensare che un tale volume di turismo scolastico potrebbe anch’esso essere veicolato con oneri molto inferiori con il treno, consentendo inoltre di ridurre il rischio di gravi incidenti stradali che per legge statistica possono mietere vittime tra i giovanissimi studenti (ricordiamo la tragedia di Monteverde sulla BA-NA).