Il Consigliere comunale di Tricarico, Antonio Melfi, del gruppo Cristianamente riprendiamo a dialogare, in una nota ricorda ai cittadini di Tricarico che la biblioteca comunale è sempre chiusa e non corrisponde al vero la notizia secondo cui il prossimo 13 ottobre riaprirà al pubblico. Di seguito la nota integrale.
Apprendiamo da un post che “Il 13 ottobre riapre al pubblico la biblioteca comunale”. E poiché siamo abituati, noi e non altri, ad informarci e documentarci prima di comunicare alcunché, andiamo a controllare sui siti ufficiali, non nelle piazze reali o virtuali, cosa sia accaduto di così “grandioso” da produrre un tale post. Ebbene scopriamo con grande meraviglia, e molta molta amarezza nel constatare quanto sia distorto l’uso della propaganda e la sfacciata azione di buggerare i tricaricesi, una serie di situazioni oggettive e documentate che smentiscono il titolone e tutto il contenuto del post.
Innanzitutto la Biblioteca Comunale è ancora intitolata a Laura Battista, checché se ne dica con targhe alternativamente affisse o oscurate. Nonostante la delibera di consiglio n. 37/2019 del 11/07/2019 con cui si dava corso a quanto il sindaco aveva promesso, come primo atto della suo mandato (come se a Tricarico non esistessero altre priorità!), ovvero a revocare quanto approvato dalla amministrazione Melfi in ordine alla intitolazione della biblioteca comunale, a tutt’oggi, la prefettura di Matera non ha autorizzato l’intitolazione della stessa alla “memoria di Rocco Scotellaro”, dal momento che soltanto in data 25 settembre 2019, con nota prot. 11249, al Comune di Tricarico ci si è accorti che la procedura non era stata nemmeno avviata, e in data 2 ottobre 2019 la Prefettura riscontra la richiesta di autorizzazione a intitolare la biblioteca richiedendo una relazione “per la successiva istruttoria” (prot. n 114736 del 03/10/2019). E questo perché l’amministrazione, sempre meno presente e sempre più futuribile, aveva così tanta fretta di riportare sul soglio il poeta tricaricese.
In secondo luogo non risulta revocata l’ordinanza sindacale n. 84 del 1/08/2019 di chiusura al pubblico della biblioteca comunale “Laura Battista” quindi la biblioteca è a tutti gli effetti ancora chiusa, salvo che la consigliera delegata, Maria Rosaria Lotito, sia subentrata al precedente padronaggio per accedere attraverso una porta interna che collega la biblioteca comunale al centro di documentazione. Altro che futuro: siamo ritornati ad un passato feudale, che si era tentato di eliminare per restituire pari dignità a tutti i cittadini, studiosi, professori e non, il patrimonio librario comunale: invece si è ripiombati nella situazione per cui la nuova padroncina ha le chiavi del regno, e si gloria di avere fatto ritornare disponibile la biblioteca. Cosa totalmente non corrispondente alla realtà.
Infine: è bene che chi si atteggia a dotto cultore di tutto lo scibile umano, conosca la differenza fra “catalogare” i libri, e “collocare” i libri sugli scaffali. La prima operazione era stata mirabilmente e con competenza avviata secondo la classificazione decimale Dewey, con totale opera di volontariato protrattasi per vari mesi da parte di Mariagrazia Laterza ed Alessandra Sansone. Lo “stato di totale disordine e noncuranza” di cui parla la consigliera Lotito, era semplicemente un avere adagiato i volumi sui tavoli disponibili perché ciascuno di quei volumi doveva essere sottoposto ad archiviazione e catalogazione. Improvvisamente però il Commissario, forse allertato da altra padrona disarcionata dal feudo che ella riteneva concessole vita natural durante, ha estromesso e impedito alle volontarie competenti citate di avere accesso ai locali della biblioteca per continuare il loro lavoro, si ribadisce, totalmente gratuito.
Quindi alla consigliere Lotito consigliamo (scusate il gioco di parole) innanzitutto di avere rispetto di tutti i volontari, non solo di quelli che hanno preso i libri dai tavoli e li hanno collocati alla rinfusa sugli scaffali; in secondo luogo di avere rispetto della incolumità dei cittadini di Tricarico, che, stante l’ordinanza sindacale di chiusura della biblioteca comunale, non possono e non devono avere accesso alla stessa finché l’ordinanza non venga revocata; infine di avere rispetto per la cultura, che è conoscenza, curiosità intellettuale, disponibilità al confronto, competenza, linearità e trasparenza nell’osservare la realtà fattuale e non quella propagandistica.