Le ex ricercatrici e l’ex ricercatore del Centro Internazionale di Dialettologia in nota nota rispondono alle dichiarazioni del presidente Vito Bardi relative alla giornata dedicata ai lucani nel mondo. Di seguito la nota integrale.
Belle le parole che il presidente Bardi ha speso nel messaggio ai Lucani nel mondo durante la giornata a loro dedicata. Egli, in maniera molto chiara ha espresso la necessità che questa regione, la nostra regione, ha di non perdere altri suoi figli, che ogni giorno la abbandonano cercando altrove opportunità che qui non trovano. Bello l’impegno dichiarato dal presidente Bardi, a nome di tutta la sua giunta, di creare queste opportunità.
Ma se è vero quanto dichiarato dal Presidente nel suo comunicato, come si spiega che lo stesso non abbia mai mostrato interesse per il nostro lavoro? Ci chiediamo come mai il presidente Bardi, che appare così preoccupato dallo spopolamento di questa regione, dovuto alla fuga delle giovani eccellenze, non ci abbia mai concesso un appuntamento, nonostante le reiterate richieste avanzate nei suoi due anni di presidenza, anche quando chiedevamo aiuto per l’imminente perdita del lavoro.
In base alla nostra esperienza, dunque, le parole del presidente Bardi non collimano con i fatti: anche noi siamo giovani lucani che hanno scelto di rimanere nella loro terra d’origine e qui creare la propria famiglia; abbiamo investito nella Basilicata, anche per la nostra formazione e qui abbiamo trovato una realtà che ci appassiona e ci ha consentito di costruire qualcosa anche per gli altri lucani che hanno creduto in noi. Purtroppo, però, non abbiamo ricevuto dalle istituzioni le risposte che speravamo.
Siamo ancora fiduciosi che questa terra, sulla quale, rischiando, abbiamo scommesso le nostre vite, non ci tradisca, o meglio, la nostra terra, martoriata e offesa, non tradisce; a tradire le legittime attese di molti giovani come noi sono spesso coloro che la governano.
Nella speranza di avere, almeno questa volta, una risposta alle nostre domande, le riproponiamo a chi governa questa regione: presidente Bardi, cosa intende fare la Regione con il Centro Internazionale di Dialettologia (CID)? Dopo la fine dei fondi residui al Centro riassegnati, intende finanziare ancora il CID, Centro di eccellenza internazionale? Il CID, attraverso i dialetti, si sforzava di dare nuova vita e nuova dignità alle tante aree interne minacciate dallo spopolamento e dall’oblio, di cui lei parla, e ha provato a creare, con la valorizzazione dei beni culturali immateriali (per la cui perdita, il Presidente si mostra assai preoccupato) che questa splendida regione offre, opportunità di lavoro per tanti altri giovani oltre noi, con interessanti ricadute in termini promozionali ed economici. Il CID ha promosso, inoltre, il territorio a livello nazionale e internazionale, non dimenticando i Lucani fuori regione, con molti dei quali ha interagito e ha costruito concretamente.
Presidente Bardi, in base a quanto da Lei affermato, nello stesso modo in cui ha promesso opportunità future ad altri giovani, ci auguriamo che Lei garantisca le realtà concrete,come la nostra, che già sono presenti sul territorio.
Le ex ricercatrici e l’ex ricercatore del CID