Al via questa mattina nella sala consiliare della Provincia di Matera in via Ridola a Matera la tre giorni del convegno “Il G7 delle donne di Matera e della rete internazionale delle donne” organizzato in in concomitanza del G7 ministeriale sulle Pari Opportunità da Rete donna comunale, Fondazione Pangea e “Women without Violence International Foundation”. I relatori hanno affrontato i temi della violenza sessuale e del femminicidio, nonché quello delle discriminazioni di genere, che ancora oggi vivono le donne in diversi àmbiti della loro vita e in diversi Paesi del mondo. La Rete Donna comunale, Pangea e Women without Violence International Foundation hanno riacceso il dibattito per sottolineare l’urgenza globale di dare risposte immediate e concrete contro la violenza di genere e in particolare la violenza sessuale, inclusi i femminicidi, in zone di conflitto ma anche di pace.
All’incontro ha partecipato anche Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, Natalità e Pari Opportunità, che ha dichiarato: Con questo G7 vogliamo fare un sforzo di coordinamento internazionale per provare almeno a
ridurre i femminicidi e a far sentire le donne meno sole quando vogliono e devono uscire da queste situazioni di violenza. Abbiamo scelto Matera perché è una città meravigliosa e anche perché c’è un significato simbolico: c’è infatti la possibilità che il nome Matera venga dalla parola ‘mater’ e quindi abbiamo ritenuto che fosse significativo visto che parliamo di pari opportunità, di conciliazione e di violenza”.
Per quanto riguarda le misure messe in campo dal Governo nazionale con l’obiettivo di contrastare la violenza di genere, il Ministro ha dichiarato: “Abbiamo quasi raddoppiato i fondi per i centri antiviolenza e le case rifucio e abbiamo reso strutturale il reddito di libertà, abbiamo aumentato il microcredito”.
Abbiamo quindi messo in campo tutte le misure per le donne che fuoriescono da situazioni di violenza a riprendersi la propria vita e abbiamo fatto la legge contro la violenza che sta dando buoni esiti, una legge ispirata all’idea di interrompere il ciclo della violenza prima dei femminicidi, perché il numero di femminicidi continua a rimanere molto alto anche se l’Italia per fortuna non ha il record di casi. Quindi noi abbiamo provato a introdurre una serie di misure per far uscire le donne dalla situazione di violenza prima che accade l’irreparabile, penso al braccialetto elettronico, alla distanza di sicurezza, all’arresto in flagranza differita, quindi la possibilità di arrestare l’uomo violento non solo mentre compie il fatto ma quando ci sono segnali di pericolo, grazie alle testimoniane e alle prove adeguate, convalidate dalla Magistratura. Tutto questo perché vogliamo uno sforzo e con questo G7 uno sforzo per ridurre i femminicidi e far sentire le donne meno sole, quando devono e vogliono uscire da situazioni di violenza”.
Attualmente ci sono due centri antiviolenza in Basilicata, il governo quanti fondi intende stanziare? “ E’ una pratica che va verificata. E vanno verificati gli esiti perché abbiamo avuto anche situazioni di uomini che frequentavano questi centri poi hanno commesso violenze. E’ importante dare fondi per questi centri ma è fondamentale che poi il corso abbia effettivamente aiutato l’uomo violento a ripristinare una situazione diversa e ripensare ai propri atteggiamenti, alla propria cultura”
Esiste un gap occupazionale tra uomo e donna, tante donne sono costrette ad abbandonare il lavoro per occuparsi della famiglia, quali sono le politiche del governo per aiutare le donne in questo senso? “Abbiamo ottenuto ottimi risultati da questo punto di vista perché c’è un record di occupazione femminile in Italia, è un record che non ci soddisfa ma è un buon segnale. E lo abbiamo fatto con una serie di provvedimenti, dalla decontribuzione, al secondo figlio, alle misure per la concilazione, all’asilo nido gratuito, alla certificazione di genere contenuta nel Pnrr che prevedeva 1000 aziende certificate entro il 2026 noi ne abbiamo certificate 5000 nel 2024, quindi un ottimo risultato”.
L’assessore comunale alla cultura Tiziana D’Oppido ha dichiarato: “Siamo orgogliose di aver portato a Matera un convegno internazionale di spessore, sulle tematiche dei lavori ministeriali nel G7 come la violenza contro le donne e l’empowerment peraltro profondamente connesse tra loro. La città dei Sassi non a caso è stata scelta per il G7 Pari opportunità -conclude l’assessore- perché costituisce un esempio virtuoso a livello nazionale. Ringraziamo Pangea e la Rete Donna comunale per gli sforzi profusi nell’organizzazione, e per l’alta qualità e la varietà dei contenuti che verranno divulgati”.
Simona Lanzoni, vice presidente di Fondazione Pangea onlus, e Francoise Brie, presidente della Fondazione internazionale “Donne senza violenza” hanno dichiarato: “La violenza sessuale contro le donne, comprese le aggressioni, gli stupri e le molestie, rimane un problema pervasivo e impunito in tutto il mondo, che colpisce le donne in ogni Paese, indipendentemente dal contesto socio-economico o culturale. La cultura che normalizza la violenza è pervasiva, tanto che nell’ultima direttiva europea non si tiene conto della questione del consenso come dispone la Convenzione di Istanbul, nei casi di violenza sessuale. Per tutti questi motivi, si è deciso di riunirsi con esperte da tutto il mondo per analizzare la situazione a livello globale. L’evento vedrà la partecipazione delle maggiori attiviste, le organizzazioni non governative, e le responsabili politiche che si occupano di prevenzione, protezione ed empowerment delle vittime e delle sopravvissute alla violenza sessuale e al femminicidio, provenienti da diverse parti del mondo (India, Pakistan, Sud America, Iraq, Polonia, Francia, Italia ecc.)».
Diversi i focus degli incontri: la punizione degli autori di violenza, l’analisi delle convenzioni internazionali, le legislazioni nazionali e lo sviluppo di servizi volti a sostenere e proteggere le vittime e le sopravvissute. La conferenza è utile anche come piattaforma per lo scambio di buone pratiche e di risposte efficaci, con un’attenzione particolare alla violenza sessuale in tempo di conflitto e di pace, allo sfollamento forzato e alla detenzione.
L’evento prevede una serie di panel e workshop per esaminare i vari aspetti della violenza sessuale e del femminicidio, comprese le conseguenze economiche, sanitarie e sociali. Le discussioni principali analizzeranno l’intersezionalità della violenza, le difficoltà nel denunciarla e le strategie per migliorare gli sforzi di prevenzione e risposta.
La conferenza intende evidenziare anche l’importanza delle politiche pubbliche e delle migliori pratiche in diverse zone, tra cui Europa, Mediterraneo, Medio Oriente, Africa, Asia e America Latina. Alla fine dei lavori verrà inviata una richiesta, affinché i governi del G7 e i governi di tutti i Paesi delle Nazioni unite si impegnino maggiormente in politiche di prevenzione e contrasto e in risposte della giurisprudenza adeguate alle indicazioni che le Convenzioni Internazionali dispongono in maniera molto chiara.
La conferenza è organizzata in collaborazione con la Rete Donna del Comune e sostenuta dalla Fondazione “Raja”, oltre che da altre organizzazioni e istituzioni partner. Un passo importante per promuovere un dialogo globale sulla violenza sessuale e il femminicidio, oltre che riforme legislative e migliori sforzi di collaborazione per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze in tutto il mondo.
Michele Capolupo
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La fotogallery della prima giornata della conferenza (foto www.SassiLive.it)
PROGRAMMA INTERVENTI 4 OTTOBRE
Violenza sessuale e femminicidi: un quadro mondiale tra persistenza e impunità
08:30 Registrazione
09:00 Apertura, saluti istituzionali
• Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, Natalità e Pari Opportunità
• Francoise Brie, Presidente della Fondazione Internazionale Donne Senza Violenza
• Sophie Pouget, Delegata generale della Fondazione RAJA Le istituzioni di Matera
• Cristina Favilli, Prefetto (da confermare)
• Emma Ivagnes, Questore (da confermare)
• Francesca Basta, Segretario generale del Comune di Matera
• Tiziana D’Oppido, Assessore alla Cultura e le Politiche Sociali
• Simona Lanzoni, Vicepresidente della Fondazione Pangea
09:30 Panel 1
La violenza sessuale e le principali convenzioni sui diritti umani delle donne (comprese le donne migranti)
Maria-Andriani Kostopoulou, Presidente del GREVIO, Consiglio d’Europa:
“La Convenzione di Istanbul e la violenza sessuale, compresa la questione del consenso”
Luz Patricia Mejía, Segretario tecnico del MESECVI:
“Il meccanismo di follow-up della Convenzione di Belém do Pará”
Elisa Samuel Boerekamp, giudice della Corte Suprema, direttore generale del Centro per la formazione legale e giudiziaria (CFJJ) Carta africana dei diritti umani e dei popoli/Protocollo di Maputo (Mozambico):
“Il Protocollo di Maputo e la violenza sessuale, anche in tempi di conflitto”
Vivi Restuviani, IWRAV-Asia pacific-responsabile del programma dell’Osservatorio internazionale dei diritti delle donne in Asia-Pacifico:
“Il problema della violenza sessuale in Asia e nel Pacifico”
Feride Acar, Già presidente della CEDAW delle Nazioni Unite e già presidente del GREVIO:
“La violenza sessuale come viene disciplinata nella Convenzione CEDAW, nelle sue Raccomandazioni Generali e nel suo Protocollo Opzionale”
Facilitatrice: Iris Luarasi, già presidente GREVIO al Consiglio d’Europa
10:30 DOMANDE E RISPOSTE
11:00 Pausa caffè
11:30 Panel 2
Le leggi nazionali incentrate sul perseguimento degli autori di violenze sessuali e femminicidi correlati, compreso il loro perseguimento extraterritoriale.
Céline Bardet, avvocata penale internazionale, fondatrice e presidente dell’ONG
We are NOT Weapons of War: “Documentazione delle testimonianze delle vittime di violenza sessuale in tempo di conflitto – il ruolo delle organizzazioni della società civile”
Alice Bordaçarre, Federazione internazionale per i diritti umani,
responsabile dell’Ufficio per i diritti delle donne e del desk per l’uguaglianza di genere:
Percorsi della giustizia extraterritoriale per le vittime di violenza sessuale”.
Renata Gil de Alcantara Videira, membro del Consiglio nazionale di giustizia brasiliano, giudice (40° Tribunale penale – Rio de Janeiro):
“Combattere la violenza sessuale contro le donne e le ragazze sull’isola di Maràjo”
Jhuma Sen, Avvocato presso l’Alta Corte di Calcutta e la Corte Suprema dell’India e docente aggiunto presso l’Università Nazionale di Scienze Giuridiche di Kolkata: “Casi emblematici che hanno creato cambiamenti in relazione alla legislazione sulla violenza sessuale in India”
Rachel Asensio, Coordinatrice della Commissione di genere della Difesa pubblica argentina (online): “La situazione attuale in Argentina per quanto riguarda l’accesso alla giustizia per le vittime di violenza sessuale e femminicidio”
Darian Pavli, giudice della Corte Europea dei Diritti dell’uomo di Strasburgo (online):
“La giurisprudenza nei casi di violenza contro le donne, compresa la violenza sessuale”
Facilitatrice: Helena Maria de Carvalho Martins Leitão,
già membro Grevio al Consiglio d’Europa
13:00 DOMANDE E RISPOSTE
13:30 Pranzo
15:00 Workshop
Workshop in inglese, Sala Consiliare:
Intersezionalità – si tiene conto della maggiore vulnerabilità delle vittime –
sopravvissute quando si puniscono gli aggressori, nella pratica e nelle convenzioni/leggi? Se sì, come? Se no, come si può fare?
Facilitatrice: Maria Perquilhas, Rapporteur: Krupa Sriram
Workshop in inglese, sala del vicepresidente:
Perché la violenza sessuale (in pubblico e in privato) è ancora considerata un tabù e non viene rivelata e denunciata? Quali sono gli ostacoli?
Cosa possiamo fare al riguardo?
Facilitatrice: Rachel Eapen Paul, Rapporteur: Smita Premchander
17:00-18:00 Feedback in plenaria dai workshop in sala consiliare
Workshop in italiano, Sala conferenze della Provincia (al piano terra): Ore 15:00-15:45
Organizzato da INPS
“Il protagonismo maschile nella lotta di genere”
Introduce Benedetta Dito, Direttrice regionale INPS Basilicata
Relatori: Vincenzo Santomassimo, Donato Mauro Vaccaro – funzionari INPS Basilicata Alla presentazione saranno presenti:
l’Avvocata Ivana Enrica Pipponzi, Consigliera regionale di Parità effettiva della Basilicata,
dott.ssa Simona Bonito, Consigliera di parità della provincia di Potenza, dott.ssa Aurelia Miccolis, Direttrice generale dell’azienda Miccolis SpA, dott.ssa Carmen Ielpo, ENI
dott.ssa Maria Antonietta Amoroso, Vice Presidente Ordine degli psicologi della Basilicata,
dott.ssa Liliana Romano, ASP di Potenza, dott.ssa Emilia Straziuso, ASP di Potenza, dott.ssa Mimma Laino, ASP di Potenza
Ore 15:45 – 16:15
Organizzato dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Matera
“Diversità e inclusione: valorizzazione del capitale umano nel mondo del lavoro. La certificazione per la parità di genere.”
Introduce Avv.ta Maria Delfino, Presidente Comitato Pari Opportunità Ordine degli Avvocati di Matera
Relatrice: Avv.ta Anna Maria Carbone, Consigliera Comitato Pari Opportunità Ordine degli Avvocati di Matera, esperta parità di genere, diversity & inclusion, Lead Auditor Pdr125:2022
Ore 16:20-17:00
Organizzato da Soroptimist
“Donne creatività ed empowerment”
Introduce Patrizia Minardi, componente P.O. Soroptimist International
Intervengono: Maristella Trombetta, Università degli Studi di Bari, Prof.ssa di Storia dell’Estetica e Margherita Serra, artista internazionale
Proiezione dell’opera di Margherita Serra “Corpi segreti”
Ore 17:05-17:30
Organizzato da AIDE Basilicata in collaborazione con Associazione italiana Sommelier Basilicata
“Lo spazio delle donne”
Relatrici e Relatori: Anna Selvaggi, Presidente AIDE Basilicata ed Eugenio Tropeano,
Presidente AIS Basilicata
Introduce: Stefania Draicchio, Vice Presidente AIDE Basilicata, Esperta di Politiche di genere
Ore 17:30-18:30
Monologo di Daniela Baldassarra: “Lo spazio delle donne”
Relaziona e conclude: Alessandra Draicchio, Psicologa e Psicoterapeuta
“Schemi e comportamenti della violenza di genere e violenza sessuale”
Modera gli interventi: Anna Larato, Giornalista.
INFORMAZIONI SUGLI ORGANIZZATORI
FONDAZIONE PANGEA è impegnata dal 2002 a prevenire e combattere la violenza contro le donne e le ragazze, a promuoverne i diritti e a sostenerne l’empowerment in vari contesti, compresi i conflitti e la pace e in varie parti del mondo quali Italia, India, Pakistan e Afghanistan.
RETE DONNA è frutto di un protocollo d’intesa fra il Comune di Matera e 45 sottoscrittori (soggetti istituzionali, del terzo settore e della società civile) per implementare procedure e strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.
FONDAZIONE INTERNAZIONALE DONNE SENZA VIOLENZA (WWVIF) è stata fondata nel maggio 2023 in Francia, si concentra sulla promozione della Convenzione di Istanbul, sulla difesa dell’uguaglianza di genere e sulla lotta a tutte le forme di violenza e agli stereotipi sessisti contro le donne e i bambini.