Il presidente del Consiglio, insieme a tutta l’Assemblea, si stringe attorno ai genitori della ragazza scomparsa che hanno dato l’assenso per la donazione dei suoi organi. “Si tratta di un atto di smisurato amore prima che di lezione di civiltà”
“Ci stringiamo attorno a questa mamma e a questo papà, genitori generosi che, seppur affranti da tanto dolore, sono riusciti a trasformare in vita la morte della figlia, dando l’assenso per la donazione dei suoi organi”. Sono le parole che il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, ha rivolto alla famiglia di Giovanna Pastoressa, la giovane donna strappata alla vita a seguito dell’assurdo incidente avvenuto a Lauria venerdì scorso.
“Si tratta di un atto di smisurato amore prima che di lezione di civiltà – afferma Cicala – che deve far nascere in ognuno di noi sentimenti di grande ammirazione e rispetto. Un gesto in grado di produrre germogli di speranza in quanti verranno salvati da tale dono. L’Assemblea tutta porge le più sentite condoglianze e pensieri di vicinanza alla comunità di Lauria”.
Dic 17