Nicola Locuratolo in una nota commenta l’annuncia che il Frecciarossa lucano torna a Taranto e che lo stesso treno non fermerà la sua corsa a Taranto ma proseguirà per Lecce. Di seguito la nota integrale.
Apprendo dalla stampa che il “Frecciarossa lucano torna a Taranto” e sono buone notizie.
Si legge che il Frecciarossa continuerà il suo viaggio dopo la Lucania, a Metaponto, fino a Taranto,in Puglia, superando gli oneri di ben 350.000 Euro all’anno per la prosecuzione della tratta da Metaponto a Taranto.
In un altro articolo si legge, in un altra pagina dello stesso giornale, che il Frecciarossa passerà per Taranto e, con quel “passerà”, si vuol anticipare, forse, che il treno non giunge al capolinea, a Taranto, ma continuerà per Lecce, per completare il MI-Le ( la TAV tirrenica).
Questo è, forse, il disegno di RFI che era già stato pubblicato in occasione della inaugurazione della Stazione di Afragola, il tracciato del “nuovo” itinerario“la Porta del Sud”, il Mi-Le (TAV Tirrenica) in cui si evidenziava la percorrenza della linea con il taglio della linea attuale, da Salandra a Taranto, quindi la eliminazione del binario da Ferrandina a Metaponto e da Metaponto a Taranto.
Il vantaggio di questa nuova linea è di accorciare la distanza di circa 70 Km e di consentire a Matera di essere posta in connessione con la TAV in località “Santa Lucia”, sulla linea ferroviaria della antica linea FAL Matera-Ferrandina.
E questa Stazione, Santa Lucia, diventa la stazione di riferimento non solo di Matera, ma di tutto il metapontino, da Novasiri a Metaponto per salire al Nord con il Frecciarossa (TAV Le-Milano).
Ben venga per Matera, finora ancora “Capitale Cenerentola della Cultura” senza alcuna ancora connessione con le Ferrovie dello Stato, quasi Matera non fosse “Italia”.
Questa conclusione (felice per Matera) la si può forse già leggere in questi due articoli dello stesso giornale e nello stesso giorno, il Quotidiano del 2 gennaio 2020. Auguri Matera.