Nino Sangerardi: “La ferrovia statale di Poggiorsini persa nel degrado”. Di seguito la nota integrale.
Persino un analfabeta funzionale immune da Covid 19,a fronte della decadenza della Stazione ferroviaria di Poggiorsini provincia di Bari, si chiede: “Possibile?”.
Sì,accade che siffatto costoso bene pubblico risulta giorno dopo giorno preda facile dell’incuria e vandali del pomeriggio tardi.
La strada ferrata,tra le più antiche d’Italia, è quella denominata Gioia del Colle-Rocchetta Sant’Antonio. Inaugurata nel 1891,lunga 140 chilometri con stazioni e fermate in Rocchetta Sant’Antonio e Lacedonia e San Nicola di Melfi e Venosa e Maschito e Palazzo San Gervasio e Montemilone e Spinazzola e Garagnone e Poggiorsini e Calderoni e Gravina in Puglia e Sanuca e Casal Sabini e Bellarosa e quindi Gioia del Colle.
Tratta a carattere non elettrificata che percorre il territorio pugliese e parte di quello lucano.
L’impianto poggiorsinese è stato dismesso nell’anno 2011 per “…ragioni di antieconomicità e le corse effettuate con autobus sostitutivi”.
Dunque viene reciso un collegamento storico importante tra la Murgia Alta e Bassa e le zone costierie.Segmento usato anche come ferrovia militare visto che vi hanno circolato vagoni che da Anagni a Gravina(via Caserta-Foggia-Rocchetta Sant’Antonio-Spinazzola) trasportavano munizioni per fornire la polveriera dell’Esercito italiano sita nell’area di Poggiorsini.
Quest’ultimo Poggio degli Orsini ovvero colonia agricola,nel 1808, della Dinastia Orsini di Gravina diventa Comune nell’anno 1957.
Ecco come si presenta la stazione a maggio 2020.