Gaspare L’Episcopia in qualità di presidente della commissione consiliare “politiche giovanili” e consigliere comunale della lista “Cambiamo Matera” ha inviato una nota in cui fa chiarezza sull’evento “Notte bianca white cultural street” che è stato prima annullato nella serata del 27 agosto per rispettare il lutto nazionale e poi è stato fermato a causa del maltempo venerdì scorso. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Ho atteso qualche giorno prima di esprimere il mio rammarico per l’annullamento dell’evento Notte Bianca “white cultural streets”. Le condizioni metereologiche avverse non ci hanno permesso di portare al giusto compimento il lavoro fatto in questi ultimi mesi. Volevo in prima istanza ringraziare i ragazzi della Consulta Giovanile Comunale di Matera. Ragazzi splendidi, molto preparati, non vincolati da logiche partitiche che hanno messo a disposizione “gratuitamente” la loro competenza e il loro lavoro a servizio della comunità cittadina. Voglio inoltre ringraziare l’associazione Armida che ha di fatto realizzato il progetto, nella persona di Antonella Milillo una donna lungimirante ed in grado di gestire le difficoltà con calma e professionalità. Meritano ovviamente di essere ringraziati e citati Carlo Iurno e Antonio Viggiani per la parte riguardante i service, la Caritas Diocesana che nonostante il maltempo ha raccolto 156 euro di fondi da destinare alle vittime del terremoto, le associazioni GenitoriH24, Il Branco e il Los Hermanos, le band coinvolte, i Ragnatela Folk Band, i Sopravvissuti e Sopravviventi e le band della Jam Session di Piazza Sedile ed infine Nino Vinciguerra con la sua impareggiabile mostra nonché Sergio Palomba, le associazioni di categoria e l’amministrazione comunale. Devo però mio malgrado constatare che la presentazione e la progettazione dell’evento sono stati accompagnati da una serie interminabile di polemiche. Sono rimasto basito dinanzi alla strumentalizzazione fatta a vario titolo,sui social e sulle pagine di noti quotidiani locali. I ragazzi della Consulta sono stati accusati di percepire fondi indebiti e, prima ancora di realizzare l’evento, di incapacità gestionali e organizzative. Ora vorrei rivolgermi alla comunità cittadina. Come possiamo tollerare simili ingiurie, come possiamo avvicinare i giovani alla politica se appena questi si mettono in gioco e in discussione vengono tacciati come improvvidi e furbetti. Venerdì, il giorno dell’evento che poi non ha visto per cause metereologiche il suo compimento, ho notato un ragazzo della consulta con gli occhi lucidi. Quello sguardo e quel viso mi hanno fatto capire che dobbiamo andare avanti indipendentemente da quello che si possa dire o pensare. Il futuro ci appartiene e continueremo a lavorare in sinergia, amministrazione e consulta giovanile, affinché si possano realizzare tante attività per l’intera comunità materana. Spero vivamente, in un futuro prossimo, che si possano abbassare i toni della polemica e che si possa accogliere con favore il lavoro fatto e le attività che porteranno avanti questi splendidi ragazzi.
Gaspare L’Episcopia