I cittadini della Val d’Agri chiedono un’attenta riflessione sulla volontà di chiudere il Distretto Sanitario della Val d’Agri.
“Non è una scelta strategica aziendale quella dell’ASP di Potenza, che nella programmazione del nuovo assetto dei distretti sanitari, esclude completamente la Val d’Agri”, comunica con convinzione il sindaco del Comune di Marsicovetere, Marco Zipparri, facendosi portavoce della volontà di tutti gli abitanti della Valle e dei territori limitrofi.
Nei giorni scorsi, infatti, il nuovo collegio sindacale – che resterà in carica per il triennio 2022/2025 – ha comunicato che nella previsione della riorganizzazione dei distretti della salute è compreso un ridimensionamento di quelli attualmente dislocati sul territorio regionale. I sei distretti verranno ridotti, infatti, a tre con un accorpamento delle aree del Melfese-Alto Bradano, del Lagonegrese-Senisese e del capoluogo di regione.
Unendosi alle recenti dichiarazioni del consigliere regionale, Mario Polese, il sindaco Zipparri ribadisce che da tale riforma rimarrebbe esclusa una vasta area che per decenni ha trovato nel distretto sanitario di Villa d’Agri un punto di riferimento e un centro di servizi importante. Per queste ragioni, il primo cittadino di Marsicovetere chiede all’assessore alla Salute, Francesco Fanelli, nonché ai rappresentanti istituzionali della Val d’Agri, il consigliere regionale Aliandro Gianuario e il presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala, di fare una riflessione attenta sull’intera questione sanitaria della Val d’Agri, che purtroppo è interessata negli ultimi anni da scelte poco lungimiranti e lontane dalle esigenze della popolazione residente, rendendola un tema centrale della programmazione regionale, anche alla luce dei fondi PNRR da destinare alla sanità.