Dopo l’omicidio di Antonio Grieco avvenuto a Difesa San Biagio, località nel territorio di Montescaglioso, il sindaco Vincenzo Zito ha inviato alla nostra redazione il testo di una lettera aperta alla comunità. Di seguito la nota integrale.
Una morte, per quanto legata a vicende torbide e di evidente matrice criminosa, non può lasciare indifferente una Comunità e, soprattutto, non può non smuovere le coscienze di ciascun cittadino.
A maggior ragione poi, se l’evento si configura nell’ambito malavitoso, è doverosa una riflessione e, soprattutto, un forte e deciso grido che richiami la legalità e che dimostri quanto Montescaglioso sia cambiata.
La nostra Città non vuole più essere quella di oltre vent’anni fa, questa Città ha scelto la strada della legalità e se qualcuno pensa il contrario è bene che sul nascere si stanino certi fenomeni. Importantissimo è il rapporto diretto instauratosi tra le varie Istituzioni. Non è un caso se negli ultimi tempi si sono spesso trattenuti a Montescaglioso il Comandante della Legione Carabinieri Basilicata Generale di Brigata Rosario Castello, il Comandante Provinciale Tenente Colonnello Samuele Sighinolfi ed il Comandante di Compagnia Capitano Giuseppe Giovanni Ianniello. La loro presenza, a garanzia dell’ottimo operato svolto dal Maresciallo Pasquale Anselmi, insieme a quella di tutte le Istituzioni locali, è necessaria per dimostrare che lo Stato è presente e che non cede il passo a nessuna forma di prevaricazione.
Quanto successo in questi giorni non è certamente di poco conto ma, anzi, evidenzia il fatto che probabilmente qualcuno immaginava di trovare terreno libero per loschi affari.
La tempestività delle Forze dell’Ordine, in particolare la Polizia di Stato Direzione Distrettuale Antimafia guidata da Francesco Curcio, grazie alle proprie eccellenti doti investigative ha permesso di ricostruire la vicenda nel minor tempo possibile. Oltre a loro, il ringraziamento va agli inquirenti del Tribunale di Matera e Potenza, all’Anticrimine di Potenza comandata da Donato Marano, alla Mobile di Matera diretta da Fulvio Manco, al Questore di Matera Luigi Liguori, ed ai Carabinieri delle Stazioni di Montescaglioso e Pomarico.
Non va sottovalutato un aspetto molto importante: come per quanto avvenuto circa un anno fa, l’immediatezza e la precisione con cui le indagini sono state svolte. Tali risultati, che indubbiamente non sono casuali, dimostrano la precisione e la dovizia con cui si muovono gli inquirenti lucani. Questo è straordinariamente importante affinché chiunque capisca la forte presenza dello Stato e, quindi, ciascun cittadino si senta sicuro nella propria Città. Questa professionalità serve anche ad incoraggiare tutti ad interloquire sempre con le Forze dell’Ordine ed a collaborarci, se necessario.
Ora, infatti, non va assolutamente abbassata la guardia ma, al contrario, è l’occasione giusta per confermare e dimostrare a tutti i valori della legalità.
Soprattutto in questo periodo, con la grande visibilità concessa da Matera Capitale Europea della Cultura 2019, sta ai montesi dimostrare la nostra vera vocazione e caratteristica.
Non è casuale se la oramai famosa Città dei Tre Colli sede della millenaria Abbazia di San Michele Arcangelo sia cresciuta tantissimo sotto l’aspetto culturale e turistico. Queste due qualità, unite all’eccellenza agricola, devono essere i bigliettini da visita con cui presentare questa Città.
Tanto, infatti, si sta facendo per concentrare nel nostro territorio quanti più flussi turistici che consentano di accrescerne l’economia.
Riassumendo, dunque, Montescaglioso merita una ribalta nazionale che le attribuisca soli meriti legati alla civiltà, accoglienza, cultura, offerta turistica.
I Montesi hanno dimostrato in questi anni la propria forza di reagire: denunciando le estorsioni e collaborando con la giustizia; azioni che solo con una Comunità unita consentono di debellare il marcio.
Importante è il lavoro posto in essere anche dalle Associazioni locali, tra cui le Associazioni “Antiracket Falcone Borsellino” e “Giovani per la Legalità – Paolo Gallipoli”, che solamente pochi giorni fa, il 23 maggio, hanno organizzato la bellissima “Giornata della Legalità” partendo proprio dalle scuole, dai ragazzi protagonisti del futuro di questa Città.
La presenza delle Associazioni, unita a quella di tutte le Istituzioni – da non dimenticare anche l’apporto delle Parrocchie e del Convento Francescano – non si limita a sporadiche iniziative.
Al contrario, sono capillarmente presenti nel territorio e pronte ad aiutare chiunque necessiti.
Soprattutto le porte della Casa Comunale, poi, sono sempre aperte e pronte a sostenere tutte le azioni necessarie, anche in maniera decisa, atte a ristabilire ordine e legalità.
In queste circostanze non esiste appartenenza di genere, di partito, di estrazione sociale, di religione e, per dirla alla Camilleri, è necessario demolire qualsiasi piramide di fango: il fango dell’illegalità, della corruzione, dell’omertà.