Vincenzo Genovese, appuntato scelto dei Carabinieri in pensi one, ha ricevuto una onorificenza nella cerimonia dell’Upi Basilicata. Di seguito la nota integrale da Leonardo Rocco Tauro.
Ricevere un premio, una onorificenza, un attestato di merito è sempre un qualcosa di gradito. A significare che qualcuno non si dimentica di quelli che qualcosa di “buono e giusto”, secondo la massima evangelica, hanno fatto per una persona, per la propria comunità, per la società in senso più vasto. Insomma un modesto riconoscimento per l’autore della cosa buona. Un atto che sa, invece, di dovere per coloro che le assegnano.
Sempre più spesso, e facilmente, la nostra società dimentica gesti positivi per attardarsi, viceversa, in modo eccessivo e ossessivo su eventi ed episodi negativi, quasi a creare un perenne stato di ansia per tantissimi che ascoltano o che vedono. Dunque lodevoli sono tali tipi di iniziative. Che pur non cambiando di molto la vita dei destinatari del premio, e prima ancora eroi dei nostri giorni, ne accrescono almeno la loro autostima. Ma anche come pre-condizioni per tanti di emularli, e, conseguentemente, di poterlo ricevere una delle volte successive.
E tra i venti che hanno ricevuto, il 21 marzo scorso, il gradito premio concesso dall’UPI di Basilicata (Unione Province d’Italia), premio nato per celebrare le eccellenze lucane e l’impegno profuso nella valorizzazione socio culturale ed economica della Regione Basilicata risulta esserci anche il Carabiniere in quiescenza Vincenzo Genovese di Policoro, ma originario di Terranova di Pollino, che si è distinto anche fuori dai confini regionali, portando lustro alla nostra regione. Nella motivazione, che accompagna il conferimento, possiamo leggere tra l’altro: “… Le sue azioni generose, di solidarietà concreta e visibile, sono state il segno di un cittadino esemplare per dedizione al bene comune. Egli si è fatto eroe ogni giorno prestando, senza risparmio, la sua opera volontaria al soccorso e al bisogno e della fragilità”.
Facendo sì quanto riportato nella menzione, cioè negli ultimi tempi, ma prima ancora, dopo aver svolto per più di 37 anni il servizio nell’Arma dei Carabinieri. Infatti, durante tale percorso lavorativo rischioso che ha svolto nella provincia di Reggio Calabria e non solo, in Aspromonte, nella Locride e a Taurianova, più volte Vincenzo Genovese ha messo in serio pericolo la propria vita per salvare quella degli altri.
In tutti questi anni sono stati cinque le persone che ha tratto in salvo, per ultimo il 16 Aprile 2024, il 77enne Ober Galliera di Ferrara rimasto intrappolato nell’ascensore, persone sofferente affetto da grave patologie, vivo grazie al tempestivo intervento di Genovese.
Tantissimi, da perdersi il conto, sono gli apprezzamenti, encomi solenni ricevuti negli anni da parte di enti pubblici e associazioni della nostra regione e fuori di essa. Per ultimo giorno 19 marzo S.A.R. il Principe Lord Don Vincenzo III di Paola Bourbon D’Orleans investe S.E. Sir Cav Vincenzo Genovese Ambasciatore di Pace nel Mondo per i Diritti dei Malati, conferendogli i diritti e i doveri inereanti alla dignità relative a tale stato.
Oggi risulta essere, tra i suoi molti importanti incarichi, responsabile Cittadinanzattiva – Tribunale Diritti del Malato di Policoro, Delegato all’Assemblea Nazionale dell’Unitre – Università delle Tre Età di Nova Siri, nonché Delegato per la provincia di Matera – Italia – Fondazione Internazionale Papa Clemente XI- Albani.