“Per il Comitato Matera 2019 gli Open Days che si tengono a Matera, a Palazzo Lanfranchi, il 24 e il 25 novembre con il titolo “La cultura come fattore trainante della strategia Europa 2020” sono un momento fondamentale. Non solo per la presenza di numerosi protagonisti della vita culturale italiana e internazionale, riferimenti delle istituzioni pubbliche e private, ma per il tema stesso, selezionato a maggio e diventato nel frattempo sempre più fondamentale nell’agenda europea”. Lo afferma il direttore del Comitato Matera 2019, Paolo Verri.
Se ne discuterà a partire da una lezione magistrale di Domenico De Masi, “La cultura al tempo della crisi”, che verrà ripresa e discussa nei due panel successivi, quello a cui partecipano tra gli altri Pierluigi Sacco, professore di economia della cultura e direttore del Comitato che promuove la candidatura di Siena quale capitale europea della cultura, Paolo Rosa, autore tra l’altro dell’allestimento della mostra del 150° dell’Unità d’Italia “Fare gli Italiani” appena conclusasi a Torino e quindi tutti i rappresentanti delle città europee che ospiteranno le capitali europee della cultura nei prossimi anni (tra gli altri, Guimares nel 2012 e San Sebastian nel 2016).
Oltre alla cultura come motore propulsivo dell’Europa, gli Open Days tratteranno altre tematiche centrali nel percorso di candidatura: come finanziare la cultura ai tempi della crisi, il tema degli spazi per la cultura ai tempi della flessibilità, il tema dell’abitare e della sostenibilità.
Nel pomeriggio del 25, gli Open Days si concluderanno con due dialoghi, uno sulle radici e uno su città e Mediterraneo. In particolare il dialogo finale tra Pietro Laureano e Franco La Cecla costituirà certamente la base per una discussione importante sia a livello locale che nazionale.
“Matera – afferma Verri – è ormai saldamente riconosciuta come città candidata, e certamente il progetto di candidatura, definito fin da subito come “wiki”, ovvero aperto, costruito dal basso e con una forte partecipazione sarà debitore a queste due giornate. E’ importante – conclude Verri – che tutti gli operatori culturali, gli operatori turistici, e il mondo del commercio e della politica siano presenti e attenti a quanto emergerà dalle due giornate di lavoro”.
L’Ufficio stampa