Un gruppo di cittadini materani ha inviato alla nostra redazione il testo di un documento in cui si chiede all’Amministrazione Comunale di verificare quello che sta accadendo nell’area compresa tra l’istituto Sant’Anna, il Parco del Castello e l’area del Campus Universitario di Matera. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Venute meno le norme di salvaguardia, nel 2004 l’area sita tra l’istituto Sant’Anna, parco del Castello e l’ex Ospedale stava per essere trasformata in appartamenti e ambulatori privati. Grazie all’azione incisiva di associazioni e cittadini, da sempre impegnati nel contrastare la rendita edilizia, l’allora Governo cittadino fu capace di riprendere la questione e cambiare il destino dell’area. Il Consiglio Comunale approvò una variante anticipatoria del PRG che destinava l’area a verde attrezzato, a completamento del grande Parco del Castello a servizio della città e del nascente Campus Universitario. A distanza di quattordici anni ci si accorge che qualcosa sta per accadere in quell’area.
Ancora una volta si è costretti ad intervenire per chiedere al Sindaco di Matera: cosa sta accadendo in quell’area? Si sta forse per costruire? Ne è al corrente?
Chiediamo al Sindaco di intervenire, fermare le attività di cantiere in corso e, se possibile, informare la comunità, dando notizie certe e vere.
L’area di cui si parla, a ridosso del centro storico, è di grande pregio paesaggistico ambientale, per questo è sottoposta a vincolo. La sua destinazione è chiara e nota all’intera comunità.
Un luogo, ripetiamo, di grande pregio che sarebbe stato utile rendere disponibile nell’anno in cui la città si prepara ad essere capitale europea della cultura.
Il Consiglio Comunale più volte si è pronunciato in merito a questa vicenda. Ricordiamo quanto deliberato all’unanimità dal Consiglio nel dicembre del 2002 (Verbale n. 93: “delibera di destinare a Campus Universitario tutta l’area del vecchio ospedale civile di Matera con il recupero e riuso del parco adiacente e la valorizzazione storico-culturale di tutta l’area, integrando l’intervento con il parco del Castello Tramontano”).
L’intera collina, segnata dalla presenza del castello Tramontano e dal Campus Universitario, ha una sua continuità che non può essere, in alcun modo, compromessa, per cui qualunque intervento edilizio di iniziativa privata va fermata.
Nel 2003, l’allora presidente della Giunta Regionale di Basilicata, Filippo Bubbico, nella seduta congiunta e pubblica, del Consiglio Comunale e Provinciale, tenutasi nell’Auditorium, confermò lo stanziamento dei fondi necessari per la realizzazione del Campus. I due Consigli ribadirono con decisione unanime che l’intera area era destinata esclusivamente all’alta formazione e a parco pubblico.
Occorre ricordare, inoltre, che nel 2009, nell’ambito del programma “sensi contemporanei – qualità urbana…” promosso da “Qualità Italia” del Ministero dei Beni e le Attività Culturali e dal Ministero dello Sviluppo Economico, fu finanziato per € 100.000, erogati al Comune di Matera per il suo espletamento. Il Concorso di Progettazione era subordinato alla realizzazione dell’opera vincitrice. Il Concorso di Progettazione internazionale aveva come finalità la sistemazione dell’area, giardino urbano – infrastrutture ipogee – sistema integrato della mobilità – accesso agli antichi rioni. L’obiettivo, realizzare un giardino urbano, in grado di connettere tutte le emergenze, e un polo intermodale, che rispondesse alla carenza di infrastrutture legate alla mobilità e alla scarsità di parcheggi. L’esito del concorso è noto, oltre ai premi prevedeva la possibilità di incarico per la progettazione da affidare con procedura negoziata. Decine di migliaia di euro sono stati spesi, del concorso, se pur condiviso dall’intera comunità, si sono perse le tracce.
Non è più possibile e accettabile che tutte le opere di interesse generale, importanti per la nostra città, debbano subire attacchi reiterati da parte della rendita. Attacchi favoriti da una governance incapace di programmare e controllare i processi di trasformazione urbana.
Non è possibile che decisioni del genere vengano assunte dal burocrate o, ahinoi, peggio ancora, dall’assessore di turno, senza “informare” il Consiglio comunale e, dunque, la comunità su decisione presa in contrasto con le finalità del luogo.
Lei sig. Sindaco, in diverse occasioni pubbliche, ha affermato più volte che “questa città ha bisogno di interventi di riqualificazione e che bisogna smetterla con colate di cemento e case”.
Lei sig. Sindaco cosa ne pensa e cosa intende fare? Dia un segno di presenza anche sugli aspetti urbanistici di questa città, mostri la sua autorevolezza fermando ciò che sta per accadere, per realizzare, invece, quanto deciso nel tempo sull’area oggetto di questo ennesimo intervento.
Documento sottoscritto da Marino Trizio, Antonella Guida, Michele Morelli, Maria Manicone, Michele Tantalo, Maria Antonietta Cancellaro, Lorenzo Rota, Anna Maria Russo, Bruna Lapolla, Filomena Cancellaro, Gigi Acito, Paolo Manicone, Mario Grego, Carmela Lapadula, Maria Antonietta Carbone, Pasquale Doria, Grazia Cormio, Antonella Forlenza, Renato Lamacchia, Maria Dora Ferretti, Olimpia Campitelli, Giovanna Cancellaro, Donatella Acito, Rossella Loperfido, Alessandra Congiu, Pasquale Andrulli, Vincenzo Ritunnano, Mauro Vincenzo Fontana, Massimo Acito, Marco Burrascano, Luca Catalano, Annalisa Metta, Luca Reale, Caterina Aurora Rogai, Saverio Paolicelli, Caterina Raimondi, Associazione Culturale Pier Paolo Pasolini.
Nella foto in basso l’area del Parco del Castello indicata nel documento sottoscritto dai cittadini
Li va continuata l’università… Magari con centro sportivo e biblioteca interdipartimentale.