Con Delibera di giunta 346 firmata il 6 settembre 2018 il Comune di Matera ha deciso di affidare all’Istituto Professionale Isabella Morra il Palazzo delle Buone Pratiche ubicato nel rione Pianelle, nel Sasso Caveoso di Matera. Un immobile gestito dal 2002 da Legambiente Mater e dal Gruppo Volontario per l’Ambiente di Matera. Legambiente ha regolarmente sottoscritto i contratti per acqua e luce con Acquedotto ed Enel grazie all’autorizzazione ricevuta dal Comune di Matera ma il 24 settembre scorso ha appreso dagli organi di informazione che “nella casa del boss sarà inserito un laboratorio multifunzionale per l’apprendimento dei ragazzi e prevenire l’illegalità”, grazie ad un’apposita delibera che ha affidato questo immobile all’Istituto Professionale Isabella Morra di Matera. Nessuna comunicazione ufficiale è stata invece recapitata a chi gestisce da 16 anni diversi locali del Palazzo delle Buone Pratiche.
Pio Acito, storico ambientalista materano di Legambiente, attraverso una nota diffusa su facebook ha contestato questa delibera. Di seguito la nota integrale.
Ci sta un luogo nei Sassi confiscato alla mafia.
Ci sta un luogo assegnato, come da legge, ad una associazione di protezione civile da 16 anni.
Ci sta un luogo nei Sassi di Matera dove si tengono da anni corsi di formazione aperti a tutti e per tutti.
Ci sta un luogo nei Sassi dove Legambiente Matera, il Gruppo Volontari per l’Ambiente ed altre associazioni si incontrano, lavorano, discutono, producono documenti e vertenze.
Ci sta un luogo nei Sassi che è sede e deposito di attrezzature e materiali di protezione civile a disposizione della Regione Basilicata.
Ci sta un luogo nei Sassi da dove le associazioni che discutono e producono vertenze debbono essere cacciate.
Questo luogo è il Palazzo delle buone pratiche.
Questo luogo sta per diventare una miniera per qualcuno.
Ci sono mille volumi disponibili e che necessitano di interventi, non ha importanza.
Coloro che danno fastidio debbono essere cacciati se non schiacciati.
Poi ci sono associazioni fasulle che su semplice domanda ottengono anche mille metri quadri di locali nei Sassi … basta non aprire vertenze, non dare fastidio, garantire il controllo.
Sarà il caso di aprire una nuova vertenza di dignità.
Di seguito la nota diffusa dal Comune di Matera sulla nuova destinazione del Palazzo delle Buone Pratiche nei Sassi di Matera
Il Programma operativo nazionale (Pon) legalità ha premiato un progetto del Comune di Matera per il recupero funzionale e il riuso di un immobile dei Sassi confiscato alla malavita.
La proposta vincitrice prevede la realizzazione di un laboratorio polifunzionale che possa trasmettere ai ragazzi, attraverso nuove metodologie didattiche e nuove tecnologie, la voglia di imparare e l’amore per la cultura.
“La struttura – spiega l’assessore ai Sassi, Angela Fiore – sarà a servizio degli studenti tanto per rafforzare l’offerta formativa degli Istituti scolastici, quanto per recuperare, anche attraverso l’uso di spazi attrezzati e tecnologicamente adeguati, deficit scolastici che spesso originano il fenomeno della dispersione. L’idea alla base del progetto proposto è quella di offrire ai giovani studenti, strumenti e risorse, ma anche stimoli all’apprendimento, alla conoscenza dei luoghi e dell’ambiente, favorendo e sviluppando, attraverso la naturale attrattività che l’uso delle più moderne tecnologie esercita, una sorta di social learning, ossia quel processo di apprendimento sociale che ambisce a ricercare, generare, implementare trasformazioni culturali, che si sostanziano in comportamenti relazionali, norme di convivenza, preferenze di consumo, stili di vita improntati alla legalità”.
La casa palazziata oggetto dell’iniziativa proposta, oltre ad essere un bene di notevole pregio storico-architettonico recuperato alla collettività dopo l’uso pluriennale da parte della malavita locale, è situata nel cuore del Sasso Caveoso ed è rivolta verso la Gravina.
All’interno dello spazio riqualificato sarà realizzato un laboratorio didattico dotato, oltre che di Pc e sistema di videoproiezione, anche delle ultime tecnologie per il rilievo (laser scanner, stazioni fotogrammetriche, sistemi Gps e Georadar) con cui è possibile creare dei veri e propri scenari in 3D per la fruizione di qualsiasi luogo, attraverso l’utilizzo di una serie di dispositivi (occhiali, orologi, scarpe, etc.) che consentono di fruire della Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR). Il laboratorio disporrò anche di un drone per il monitoraggio ambientale di luoghi spesso inaccessibili.
La struttura sarà dotata anche di una mediateca e di una biblioteca tematiche contenenti le fonti storiche di Matera, la cui acquisizione da parte dell’Amministrazione è realizzata attraverso un finanziamento del Mibact.
E’ prevista anche la realizzazione di uno spazio espositivo da dedicare alla repertazione Cites (la convenzione che combatte il commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione), per rafforzare l’attività educativa e sviluppare la cultura della legalità.Al secondo piano della casa, sarà ricavata una sala conferenze da 30 posti da utilizzare per le attività formative e informative.
“L’idea – sottolinea l’assessore Fiore – è di organizzare in questo spazio, attività legate allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, non tralasciando gli aspetti dell’utilizzo critico e consapevole delle nuove tecnologie e dei social network, per prevenire e combattere i fenomeni di cyberbullismo. La sala conferenze consentirà la realizzazione di incontri di orientamento alla scelta scolastica e alle professioni in linea con la vocazione del territorio.L’insieme delle attività che si intendono realizzare rappresenta, quindi, un concreto e efficace strumento per contrastare e prevenire il fenomeno della dispersione scolastica che è un fattore determinante per l’esclusione sociale dei ragazzi e dei futuri adulti”.
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