La Giunta comunale, su proposta del sindaco Domenico Bennardi e dell’assessore alla Cultura Tiziana D’Oppido, ha approvato la richiesta di adesione al “Patto per la lettura”, strumento propedeutico alla candidatura di Matera come “Città che legge”. Il Comune in veste di capofila ha già registrato l’adesione di 57 associazioni più 4 soggetti individuali del settore editoriale e letterario, oltre a imprese editoriali e librerie. Il percorso è ancora aperto, chi volesse può manifestare formalmente la sua intenzione di entrare, scrivendo alla mail: pattolettura@comune.matera.it. Presto si attiveranno una serie di iniziative ed eventi sulla lettura, per maturare i requisiti idonei a qualificarsi per questo titolo. Perché Matera diventi “Città che legge”, è necessaria l’intesa con l’Amministrazione comunale che presenterà ufficialmente l’istanza al Centro per il libro e la lettura (Cepell), istituto autonomo del ministero della Cultura che si adopera per mettere a valore tutti i Patti e i materiali prodotti ogni anno, sulla base di una precisa procedura e di una serie di requisiti. L’associazione materana “Liberalia Ets” è stata la prima promotrice, insieme all’Amministrazione comunale, di questa importante opportunità in collaborazione con soggetti privati o pubblici che condividono gli scopi e le finalità del Patto, quindi ritengono la lettura, declinata in tutte le sue forme, un bene comune su cui investire per la crescita culturale dell’individuo e della società, uno strumento straordinario per l’innovazione e lo sviluppo economico e sociale della città. Tra i firmatari c’è anche la biblioteca “Stigliani”, presidio importante e strategico da tutelare nella città Capitale europea della cultura, che con questo strumento vuole ulteriormente sensibilizzare gli enti competenti al rilancio operativo e funzionale del presidio. Ci sono anche tante scuole e l’Archivio di Stato. Il Patto è uno dei mezzi per rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa, riconoscendo il diritto di leggere come fondamentale per tutti i cittadini; si fonda su un’alleanza tra tutti i soggetti che individuano nella lettura una risorsa strategica ed è aperto alla partecipazione di chi condivide l’idea che leggere sia un valore su cui investire; punta ad avvicinare alla lettura chi non legge e a rafforzare le pratiche di lettura nei confronti di chi ha con i libri un rapporto sporadico, per allargare la base dei lettori abituali; punta a stimolare il protagonismo dei lettori come propagatori del piacere di leggere; punta ad aiutare chi è in difficoltà: leggere nelle carceri, negli ospedali, nei centri di accoglienza, nelle case di riposo è un’azione positiva che crea coesione sociale; promuove la conoscenza dei luoghi della lettura e delle professioni del libro; è un moltiplicatore di occasioni di contatto con i libri nei diversi luoghi e momenti della vita quotidiana; lavora utilizzando stili, tempi e modalità opportunamente progettati e opta per azioni continuative; sperimenta nuovi approcci alla promozione della lettura e si propone di valutarne rigorosamente i risultati e gli effetti prodotti; crede che la lettura sia una delle chiavi per diventare cittadini del mondo. Attraverso l’adesione al “Patto per la lettura della Città di Matera”, per 5 anni (prorogabili) i firmatari si propongono di rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa e promuovere, attraverso la lettura, l’apprendimento permanente; aumentare i luoghi di lettura; allargare la base dei lettori abituali e consolidare le abitudini di lettura, favorire un’azione coordinata e sistematica di moltiplicazione delle occasioni di contatto e di conoscenza fra i lettori e chi scrive, produce, vende, presta, conserva, traduce e legge libri, dando continuità e vigore alle iniziative di promozione alla lettura già collaudate, sviluppandone sempre di nuove e innovative e creando ambienti favorevoli alla lettura. «Per lo spirito di condivisione che anima questa iniziativa -fanno sapere Bennardi e D’Oppido- auspichiamo che nelle prossime settimane possano esserci ulteriori adesioni al progetto, assolutamente gratuite, in modo da allargare ancora di più il Patto per la lettura, che resta aperto e inclusivo».