Adriano Pedicini, consigliere regionale Forza Italia, torna ad occuparsi delle inadempienze di questa amministrazione comunale. “Il sindaco Adduce lamenta che il vento elettorale soffi forte, ha certamente ragione ma questo è alimentato soprattutto dalla sua incapacità nel gestire questa città, dalle piccole e grandi cose. La vergogna di questa estate è riservata ai tanti cittadini materani che risiedono altrove e approfittano, in questo periodo di ferie per andare a pregare sulla tomba dei propri cari. Trovano un cimitero al buio, le lampade votive spente.
Di seguito la nota integrale.
“Il vento elettorale soffia già forte” afferma il sindaco Adduce ed è giusto che soffi e che soffi in senso contrario, alimentato dall’incapacità e dall’incuria che questa amministrazione incompetente mette in tutto ciò che amministra. Soprattutto nella mancanza di sensibilità che il primo cittadino e la sua giunta riversa su quelle strutture dove l’attenzione dovrebbe essere visibile, dove i disagi arrecati creano disgusto. Quello che i quei tanti materani che in questo periodo di ferie tornando a casa per recarsi al cimitero a pregare sulla tomba dei propri cari avvertono. Da un mese il cimitero comunale di contrada pantano è a luci spente, le lampade votive buie e non si sa bene perché. Questa mattina una delegazione di consiglieri di FI hanno voluto saperne di più dopo le numerose lamentele dei cittadini. Tutte le lampade votive erano spente, le giustificazioni di tale disgustosa situazione non hanno avuto un senso logico o una specifica motivazione, sembra che le questioni siano le solite: da individuare in quel balletto di vergognosi palleggiamenti di responsabilità dove ognuno afferma di non essere garante di nulla, che le incombenze sono di quello o di quell’altro ufficio. Nel frattempo nessuno fa nulla; assessori in ferie e sindaco oberato nei pensieri di candidatura. Dopo che l’amministrazione comunale ha deciso di svolgere in proprio il servizio cimiteriale, facendo pagare in bolletta il canone di abbonamento annuo per le lampade votive, con le tariffe determinate dal comune, il caos è stato imperante, l’incompetenza tanta. Di nuovi allacci neanche a parlarne, non ne sono stati effettuati. Il tecnico incaricato dal comune ha ricevuto una scorta di materiale, quella che la ditta uscente ha lasciato, esaurita questa scorta, non si è compreso chi e come avrebbe dovuto acquistare il materiale. Non si tratta di grandi cose o di cifre proibitive: qualche centinaio di mini lampadine, qualche portalampada, un po’ di filo elettrico; su questo l’amministrazione comunale è andata in crisi, non è stato effettuato alcun acquisto, non ci sono i soldi. Il tecnico è impotente: “se l’amministrazione non mi fornisce il materiale io non posso procedere negli allacci, quindi da tre mesi non ha più potuto far nulla se non qualche piccola riparazione dove il materiale mi è stato dato dai cittadini” queste le affermazioni del tecnico. Ma oggi anche questo è superato, non c’è corrente elettrica. Sulle spregevoli cause della mancanza di energia elettrica nel cimitero appare che il guasto tecnico sia di ben poca cosa: forse un interruttore, oppure un cavo tranciato. Roba di poco conto, ma nessuno se ne interessa, il resto va annoverato nella insipienza ed incuria di politica ed amministrazione cittadina, colpevole di conoscere e non intervenire, di applicare una riduzione della spesa anche sulle piccole cose, quelle evidentemente che al palazzo di città ritengono non essere una priorità. Il servizio di luci votive deve essere garantito, è un senso di civiltà, quanto sta accadendo è la trasparente dimostrazione di un governo di città che non va, dove nessuno mai si attribuisce responsabilità; dove di doveri non si parla; dove i diritti di cittadini al rispetto della fornitura di un servizio pagato, a volte anche con sacrifici, vengono calpestati. Quello che molti si augurano è che il vento elettorale di cui Adduce parla, soffi tanto forte da sollevarlo anticipatamente da quella poltrona.
Adriano Pedicini, consigliere regionale Forza Italia
Siamo alle solite, è l’ennesimo caso di malgoverno… La connivenza tra Adduce e i Consiglieri i quali ancora sostengono questo sindaco, pur di tenere attaccati i propri c**i alle poltrone, è semplicemente SCONCERTANTE!… Il “sindachicchio” è solo la punta dell’iceberg del malgoverno cittadino… Durante questa legislatura si sono susseguiti diversi casi (vedi per esempio mulino Alvino e nomina di solo assessori uomini) che avrebbero dovuto imporre le sue immediate dimissioni se fossimo stati in un Paese normale, ma normale non lo è affatto… Di certo le elezioni comunali 2015 sono prossime e, scioglimento anticipato o no del Consiglio Comunale, sarà l’occasione per spazzare via questo più che obsoleto sistema politico invitando i Materani a portare questa Città nella piena legalità… “Il malgoverno è il panno sporco che si lava con il sudore dei cittadini onesti”. (emMe5eSse).