Dopo due mesi dall’approvazione in consiglio comunale della variante c4,c5,c6,c7 l’asse commerciale Matera Venusio, che doveva permettere investimenti e posti di lavoro è ancora bloccato, coloro che avevano programmato attività economiche si sono ritirati. E non vi è uno svincolo sulla statale che agevoli l’accesso all’area…
E le responsabilità di chi sono?
Ecco il comunicato inviato dal consigliere comunale del PDL Adriano Pedicini
La strada statale 99 non ha solo avvicinato Matera ad Altamura, ha anche posto le condizioni per una grande complicazione, infatti dopo 15 anni il consiglio comunale, alcuni mesi orsono, ha approvato la delibera per l’avvio dell’asse commerciale Matera-Venusio: finalmente una soluzione si disse, sembrava piccola cosa per i tanti problemi dell’occupazione, per dare impulso alla drammatica situazione dell’economia della città, ciò nonostante rimaneva una risorsa. Subito dopo le iniziali esultanze ci si è resi conto che come al solito gli errori di progettazione, gli sbagli di ogni tipo, il non aver previsto cose banali, hanno trasformato questa possibilità in un dramma economico e commerciale dove, non solo allontana gli investimenti ma sta mettendo a grave rischio coloro che da lungo tempo hanno le loro attività in tali luoghi e che attendevano con ansia l’approvazione della bramata delibera. Costoro oggi rischiano di chiudere. Quello che sembrava l’impulso economico possibile, è diventato un contributo al nulla, un degrado economico che lontana gli investimenti e le soluzioni realizzative. Perché questo? L’asse commerciale nasce intorno a quell’area che anticipa il centro commerciale Venusio e che va da destra a sinistra della statale 99 per Altamura, immediatamente prospicienti all’uscita dalla città. Nei tanti lotti sono previsti investimenti di aziende locali e nazionali che, invogliate soprattutto dal flusso denso del traffico della strada, aumentano la capacità di visibilità delle aziende, ed offrono una migliore organizzazione logistica. Questi gli intendimenti, ma sta di fatto che tali propositi sono rimasti privi di logica per un fatto semplice, definiamolo anche stupido e paradossale: non vi è una complanare di accesso, non vi è una uscita che dalla statale permetta il raggiungimento dell’asse commerciale. Incredibile, non solo non ci sono i presupposti per raggiungere gli scopi appena detti, ma addirittura ci sono tutte le condizioni per distruggere quel poco che c’è, storie tipicamente lucane dove ogni cosa è fatta con approssimazione. Immaginate cosa può essere un centro commerciale che vedi precisamente ma non riesci a raggiungere o, ancora peggio, non si riesce a rifornire perché i mezzi pesanti non possono far manovra, non riescono ad entrarci. La statale 99 possiamo dividerla in due parti una nel tratto materano, l’altro quello altamurano. Orbene, percorrendo la strada nel tratto materano, osserviamo che non vi è alcuna complanare degna di questo nome, solo spezzoni di strade cieche, per raggiungere quelle poche aziende ancora aperte e che resistono stoicamente, devi aver fortuna nell’uscire dalla statale allo svincolo giusto e, dopo varie peripezie forse, avendo buona sorte, raggiungi l’azienda che cerchi; Altamura è tutto un altro discorso, appena sei in quel territorio ti rendi conto che nulla è lasciato al caso, le attività economiche sono ben indicate, ben servite, complanari concrete ed efficaci, tutto progettato in funzione ed al servizio dell’economia del territorio. Eppure sono state progettate e costruite dalle stesse aziende. Credo non ci sia nulla da aggiungere se non che oggi si cerca di porre un rimedio ed il Comune di Matera, si palleggia con ANAS una possibile soluzione che non oso immaginare quando possa giungere a termine, frattanto cosa possiamo dire a chi doveva investire e vuole creare sviluppo e posti di lavoro? Di attendere ancora? A coloro che hanno avuto pazienza, che hanno visto passare tanti anni per una delibera e che col tempo sono divenuti navigati imprenditori, di certo non possiamo raccontare favole, anche i loro figli son diventati grandi.
Adriano Pedicini Consigliere Comunale del PDL