In una società civile sempre più globalizzata, un sapiente ed accorto uso della rete internet rappresenta una implementazione degli strumenti e delle strategie volti a tutelare i soggetti deboli.
In quest’ottica si colloca la creazione del sito web dell’ufficio della Consigliera regionale di parità www.consiglieradiparita.regione.basilicata.it che, oltre allo scopo meramente informativo e divulgativo delle funzioni e delle attività profuse, intende costruire un ponte diretto con tutti coloro che sentono di essere stati vittime di una discriminazione sul luogo di lavoro.
“Le discriminazioni in ambito lavorativo– ha dichiarato la Consigliera Regionale di Parità, Avv. Ivana Enrica Pipponzi in occasione della presentazione del sito web- rappresentano, purtroppo, un fenomeno diffuso come emerge dagli studi e nei rapporti comunitari. Questi rilevano che i maggiori rischi si evidenziano tanto nella fase di accesso all’occupazione ed al lavoro, quanto in quella di selezione, senza trascurare le problematiche legate all’assunzione, alle opportunità/progressioni di carriera, nell’accesso all’orientamento e alla formazione professionale, nonché agli aspetti retributivi”.
“La Consigliera regionale di Parità”- ha proseguito Pipponzi- “nell’ambito delle sue funzioni e compiti conferiti dalla normativa (decreto legislativo n. 196/2000, decreto legislativo n.198/2006 c.d. “Codice di pari Opportunità tra uomo e donna” e decreto legislativo n. 151/2015) ha visto confermato la tutela giudiziaria per le azioni individuali e collettive, da qui la necessità di implementare le azioni di monitoraggio, prevenzione e contrasto alle discriminazioni, in prima battuta portando detti fenomeni ad emersione anche per il tramite di una segnalazione quasi istantanea nella sezione dedicata del nuovo portale”.
“In un contesto di mercato del lavoro che cambia è centrale il ruolo delle istituzioni nella lotta all’esclusione sociale e alla discriminazione” – ha dichiarato ancora la Consigliera di parità- “le lavoratrici ed i lavoratori devono poter contare su un rapporto-contatto diretto con le figure istituzionali deputate alla loro tutela. Ed è proprio questo che ho inteso realizzare attraverso una apposita sezione denominata “Io ti Ascolto”, dove compilando un apposito format la persona vittima di discriminazione potrà iniziare a far valere le proprie legittime istanze di tutela”.
“Questo sito” – ha concluso – Consigliera regionale, “rappresenta il mio primo passo verso tutti coloro che troppe volte si sono sentiti soli ed abbandonati nella loro lotta quotidiana contro quei soprusi, spesso striscianti, dei quali forme sempre più sofisticate di discriminazione si ammantano”.
Gen 18