Fondazione Lucana Antiusura “Monsignor Cavalla” e Associazione Famiglia e Sussidiarietà hanno partecipato nel pomeriggio di mercoledì 11 settembre un incontro sulla prevenzione e sul contrasto dell’usura e dell’estorsione voluto dal Prefetto Vardè di Potenza. Di seguito il report integrale dell’incontro inviato da Fondazione Lucana Antiusura “Monsignor Cavalla” e Associazione Famiglia e Sussidiarietà.
Mercoledì 11 settembre abbiamo partecipato a un incontro sulla prevenzione e sul contrasto dell’usura e dell’estorsione voluto dal Prefetto Vardè di Potenza. È stata presente Annapaola Porzio, Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket e Antiusura. Con i partecipanti si è fatto il punto sullo stato di attuazione del Protocollo di Intesa sottoscritto il 7 marzo scorso. Ognuno sta certamente provvedendo a fare il suo comunicato. Don Basilio Gavazzeni, Presidente della Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla, per parte sua, dopo aver accennato all’identità e all’impegno antiusura ormai venticinquennali della stessa Fondazione, si è soffermato sul rapporto con le Banche che è complessivamente buono anche se esse non eccedono in rapidità e in generosità, tenuto conto che i nostri prestiti sono garantiti al 100% e, alla fin fine, contribuiscono alla disinfestazione dell’economia locale. Marina Festa, rappresentante dell’Associazione Famiglia e Sussidiarietà, ne ha segnalato soprattutto l’efficace schieramento a favore della Legge 3 del 2012, cosiddetta salva – suicidi.
Alle 17.30 è seguito nel Salone della Provincia, la presentazione della Carovana Antiusura organizzata dalla Fondazione nazionale Interesse Uomo in collaborazione con il Ce.st.ri.m., alcune Caritas e alcuni Enti. Al tavolo Annapaola Porzio il Procuratore Distrettuale Antimafia il Presidente della Provincia il Sindaco il Prefetto di Potenza introdotti da don Marcello Cozzi. Quella illustrata è una iniziativa coraggiosa e c’è da augurarle il miglior successo.
Non è tuttavia evitabile una riflessione sulla situazione di quanti appartenenti alla società civile, sono dediti alla prevenzione e al contrasto antiusura. Se ne possono inventare di tutti i colori, ma attorno a tali “incondizionati” non c’è mai una sincera sollevazione di reazioni partecipi né di gruppi né di popolo. Questo si sono detti fra loro don Basilio Gavazzeni e don Marcello Cozzi, il primo 25 anni, il secondo 17 anni spesi nella battaglia e in altro ancora.
L’usura c’è. In questa stagione di recessione e povertà i non bancabili sono massa. Se qualcuno di loro si avventura a cercare denaro non può che soggiacere all’usura. Abbiamo di fronte un campo immenso punteggiato di zizzania usuraria, siamo abbastanza soli. Non ci illudiamo troppo su chi ci assicura stima e affiancamento. Certo ringraziamo lo Stato e la stessa Regione per i finanziamenti con cui ci consentono di sussistere e sovvenire, ma è proprio dallo Stato dalla Regione che attendiamo un più consistente aiuto soprattutto nella gestione. L’abbiamo ribadito al Commissario Straordinario del Governo. Sulla società civile e su persone ricche di risorse non abbiamo mai potuto contare. Purtroppo altre piaghe sociali vanno di moda e trovano mani soccorrevoli. L’aura antiusura che ci circonda è nera. Forse ha che fare con gli abissi della nostra anima. È bene evitarli, coloro che lottano contro l’usura.