“Seminiamo futuro”. Questo il titolo dell’evento di presentazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che si è svolto questa mattina nell’aula Quadrifoglio dell’Università degli Studi della Basilicata. Un ampio momento di condivisione tra il mondo istituzionale, quello della produzione e quello della ricerca e del trasferimento di conoscenze. Una platea variegata in grado di rappresentare imprenditori agricoli, associazioni di categoria, tecnici, ricercatori e studenti della Facoltà di Agraria dell’Unibas. L’incontro è servito ad illustrare le novità introdotte dal nuovo ciclo di programmazione Feasr che mette al centro parole chiave come giovani, cooperazione, innovazione. Un programma che si avvale di una dotazione complessiva di oltre 680 milioni di euro per l’attuazione di 15 misure che articolano una serie di interventi destinati, in particolare, al potenziamento della competitività delle aziende agricole e allo sviluppo delle filiere e delle aree rurali.
“Ben vengano queste giornate di incontro e di approfondimento – ha detto la rettrice dell’Unibas Aurelia Sole – che sono di stimolo per le nuove generazioni a cui spetta la capacità di cogliere le sfide dell’innovazione tecnologica e di cooperare certamente in misura maggiore rispetto a quanto si sia riusciti a fare in passato. Sarà proprio la capacità di fare rete l’asso vincente, in particolare, per una realtà come la Basilicata, purtroppo, caratterizzata dai piccoli numeri”. A moderare l’incontro è stato il preside della Facoltà di Agraria dell’Unibas, Michele Perniola.
“Non ci poteva essere platea migliore di questa di oggi, per discutere le misure che renderemo operative, da qui in avanti, per i prossimi 7 anni” ha detto l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Luca Braia che ha tenuto a rimarcare come non si possa “immaginare la nuova programmazione senza una nuova sinergia con i più giovani e il mondo delle Università. Si tratta di una scelta strategica che dobbiamo portare avanti in maniera molto determinata. Possiamo affermare – ha proseguito l’assessore Braia – che d’ora in avanti si cambia verso, anche in agricoltura. E’ necessario un ricambio generazionale qualificato e alimentare sinergie su strategie e programmi. Una scommessa da compiere e da vincere. La nuova programmazione è senza dubbio una nuova opportunità, ma non tanto in termini di reperimento di nuove risorse, quanto piuttosto di cambio di passo. Adesso è arrivato il momento di passare agli investimenti in agricoltura e dare spazio all’innovazione sia in termini di risorse umane sia di nuovi investimenti tecnologici. Gli obiettivi del Psr sono stati stravolti rispetto al passato: l’invito rivolto ai giovani – ha concluso Braia – è di leggerlo con attenzione”.
“L’incontro di oggi – ha detto il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella – nasce dalla necessità e dall’opportunità di inaugurare un ‘secondo tempo’ della Basilicata: a partire dall’elaborazione degli errori che sono stati commessi in passato, in cui c’è stata un’eccessiva pervasività della politica e troppo lunghi sono stati i tempi di accesso dei beneficiari alle risorse disponibili. E’ fondamentale recuperare le opportunità che l’Europa ci dà, attraverso la concertazione. E’ alle porte una nuova stagione ma per coglierla appieno – ha proseguito il Governatore lucano – è necessario ritrovare la sinergia con tutti gli attori che partecipano a questo processo. C’è bisogno del concorso di tutti. Ecco perché acquisisce un valore del tutto particolare l’appuntamento di oggi: tra un anno esatto torneremo proprio qui, in questa stessa aula, per fare il punto sullo stato di avanzamento della programmazione dello sviluppo rurale che punta sull’innovazione, sulla corresponsabilità e sulla concertazione come leve autentiche di cambiamento. Per dimostrare che facciamo sul serio occorre partire dal fare tesoro delle esperienze del passato: è indispensabile guardare al futuro mettendo in conto un inevitabile processo di dimagrimento delle articolazioni della politica e dire chiaramente che non siamo più in grado di fare assistenza come si è fatto in passato. Dobbiamo passare – ha sottolineato Pittella – dal sostegno al fattore sociale all’investimento sul fattore produttivo. La strada da abbracciare è quella della filiera corta. Il vero valore aggiunto è nella capacità di fare rete, nel prodotto di qualità, nelle nostre professionalità. Occorre un salto di qualità che ovviamente tenga conto anche della concertazione in termini di risorse provenienti dagli altri fondi europei e dei vari segmenti produttivi tutti egualmente attenzionati dalla nuova luce, di rilievo nazionale ed internazionale, con cui oggi si guarda alla Basilicata”.
Intervenuto nel corso dell’incontro anche il dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole, Giovanni Oliva che ha teso rimarcare come il concetto di sinergia e di ‘cambio di passo’ sia stato registrato anche a livello organizzativo di Dipartimento con una maggiore sinergia tra gli uffici adesso più collaborativi tra loro e più orientati all’efficienza. E come anche gli stessi bandi saranno resi più semplici, omogenei e con la previsione di tempi più rapidi per la conclusione delle istruttorie. Mentre nel sottolineare come “attraverso la leva della cooperazione la nuova programmazione di sviluppo rurale punta a rinsaldare quello scollamento che negli anni addietro si è verificato tra mondo della ricerca e modo operativo, saperi e produzione”, Rocco Vittorio Restaino dell’Autorità di Gestione PsrFeasr 2014-2020 ha tenuto a sottolineare che “chiusa la fase di approvazione dei criteri di definizione dei requisiti, siamo ora pronti per la fase della pubblicazione di primi bandi che puntano al rafforzamento della cooperazione a cui è dedicata nello specifico la misura M16 delineando nello specifico la possibilità di creazione dei Gruppi Operativi (aziende agricole, istituti di ricerca, università, Ong) nell’ambito dei Partenariati europei”.
Braia: Psr Basilicata 2014-2020, investire sul capitale umano
L’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia ha chiuso i lavori dell’incontro informativo dedicato al Psr Basilicata 2014-2020 con il mondo universitario e della ricerca su giovani, cooperazione e innovazione.
“Il riconoscimento della sesta posizione della Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali (Safe) dell’Università della Basilicata, nella classifica Censis 2015, – ha dichiarato – è motivo di orgoglio per tutti noi. Ricerca, innovazione tecnologica, produzione e tradizioni locali dovranno diventare occasione di sviluppo per la nostra regione in cui agricoltura, agroalimentare e forestazione sono le attività economiche più importanti del territorio lucano, riconosciuto come al 100% rurale.
C’è ampia sintonia con il Presidente Marcello Pittella riguardo all’indirizzo da dare al nuovo corso dell’agricoltura in Basilicata. La corresponsabilità delle azioni e la competitività come valore da raggiungere devono andare di pari passo, tutti gli attori devono provare a stare insieme per raggiungere obiettivi comuni. La nuova programmazione sarà vissuta nella logica dell’investimento che produce valore e non solo in quella della spesa.
Il Dipartimento sta riorganizzando gli uffici ritarandoli rispetto alla gestione delle misure del nuovo PSR e per rendere più veloci le procedure dei bandi oltre che alla possibilità di bandi ciclici. Stiamo provando a delineare la direzione da intraprendere per una nuova gestione della risorsa bosco e delle filiere che possono rappresentare una grande opportunità che va colta.
E’ sempre più necessario formare tecnici e professionisti che possano gestire al meglio le attività connesse allo sviluppo dei territori in maniera sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Così come è necessario pensare ad una seria alternanza scuola lavoro per gli studenti di tecnici e professionali degli istituti agrari.
Stiamo lavorando per costruire una sempre maggiore sinergia e collaborazione tra il Dipartimento e l’Università di Basilicata che ha lavorato molto già nella Programmazione FEASR 2007/2013 su diversi progetti della Misura 124, ad esempio sulla filiera latte, sulla cerealicoltura e la conservazione del suolo, sull’Innovative Village e semina su sodo, sulle tecnologie satellitari a supporto dell’agricoltura conservativa per la cerealicoltura lucana.
Con il PSR Basilicata 2014-2020 il mondo della ricerca potrà cogliere opportunità ed essere coinvolta attraverso la misura 1 che riguarda il trasferimento di conoscenza, ma soprattutto con la misura 16 che è stata pensata per accompagnare lo sviluppo dell’agricoltura in Basilicata sostenendo la costituzione e gestione dei gruppi operativi del PEI, attraverso cui possiamo innescare meccanismi di confronto tra gli attori dei sistemi della conoscenza e favorire l’attivazione di collaborazioni stabili tra mondo della ricerca e dell’impresa.
Il Gruppo Operativo relativo alla risorsa idrica è in fase di costituzione e seguiranno i gruppi operativi relativi alla Forestazione, al sequestro di carbonio, alla cerealicoltura, all’agrotech e innovazione.
E’ oggi più che mai il momento di mettere insieme l’offerta di Ricerca dell’Ateneo Lucano con la domanda di ricerca da parte delle imprese agricole agroalimentari.
L’Unibas dovrà essere soggetto attivo -ha concluso l’assessore Luca Braia – nel proporre al settore agricolo lucano le proprie attività di ricerca con l’obiettivo di formare partenariati (GOI – Gruppi Operativi per l’Innovazione) altamente competitivi per entrare nel merito dei temi già presidiati e attinenti alle focus area dei bandi PSR come innovazione, qualità delle acque, qualità dei suoli, efficienza risorse idriche, sequestro di carbonio.”