Giungono notizie di forti proteste all’interno del Centro permanente per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio.
Intorno alle 18 di lunedì 3 luglio sembra che siano stati bruciati molti materassi e che il fumo nero proveniente dalla struttura fosse visibile da diversi chilometri.
Alcuni testimoni oculari hanno udito urla e slogan di protesta, una protesta continuata per diverse ore.
Fra i motivi che potrebbero aver indotto le persone recluse alla ribellione, si potrebbe ipotizzare che il nuovo vettovagliamento e le condizioni igienico-sanitarie gia di per se precarie, siano peggiorate con il cambio di guardia e alla carenza di personale.
Dal giorno 1 di Luglio 2023, la gestione del Cpr è infatti passata dalla Martinina S.R.L. (ex Engel) alla Società cooperativa Officine Sociali.
Così come evidenziato in diverse occasioni dai Parlamentari ma sopratto dal Garante Nazionale delle persone private della libertà, così come accade in tutti i Centri rimpatri, anche in quello di Palazzo San Gervasio, le condizioni di permanenza delle persone trattenute superano di gran lunga la soglia dell’inciviltà.
Ancora una volta mi chiedo dove siano il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, dove sia la Regione Basilicata e i suoi Consiglieri, dove siano i partiti politici ma sopratutto dove sia il senso morale e l’umanità di una società sempre più indifferente alla tutela dei diritti civili.