Il presidente Stella, il presidente del Consiglio e tutta l’Amministrazione provinciale non accettano la decisione del Governo. Una resa che non ci sarà mai e che chiama a raccolta tutti e 31 sindaci della provincia venerdì 17 agosto alle ore 10.30 presso la Sala della Memoria e del Ricordo dell’Ente.
“Proprio adesso, quando il dado è tratto e la rassegnazione rischia di prendere il sopravvento, è necessario raccogliere energie e determinazione per pianificare un’azione di contrasto che grazie alla condivisione e alla unità potrà essere ancora più incisiva. Non siamo molti, il numero degli abitanti è infatti il motivo per cui non abbiamo passato lo sbarramento, ma dimostreremo come la qualità di questi stessi abitanti sarebbe bastata a salvare non una, ma due province. Perché noi non ci arrendiamo – ha proseguito Stella – e anche se siamo fiduciosi che la Corte costituzionale potrà argomentare a nostro favore la sentenza che attendiamo per il 6 di novembre, non abbiamo intenzione di abbassare la guardia, né tanto meno di delegare ad altri la nostra battaglia.”
“Non è pensabile rottamare l’autonomia di un territorio così ricco e orgoglioso nella convinzione, errata, che costi troppo.” Dati alla mano Stella è tornato innumerevoli volte sulla tripla A che ha contraddistinto sino a oggi i conti di una Amministrazione sana, efficiente e trasparente. “I problemi che affliggono la nostra terra e che già oggi sono tanti – ha evidenziato il presidente Stella – si acuiranno e si moltiplicheranno. Le persone perderanno un riferimento importante, e con esso a cascata saranno annientati tutti gli altri presidi istituzionali che conferiscono a un territorio dignità e autorevolezza. Non sono poltrone quelle che salteranno, ma opportunità, rappresentatività e futuro.”
“Venerdì delineeremo – hanno concluso il presidente della Provincia di Matera e il presidente del Consiglio– il percorso comune contro la volontà esplicita di denigrazione di un’area che tanto ha dato e dà al Paese. Non accetteremo supinamente un disegno che nega la possibilità ai nostri figli di essere protagonisti della propria storia. Questo è il momento dell’unità. Tutti insieme possiamo farcela, per noi stessi e per la provincia di Matera.”
DC-Libertas sostiene iniziativa presidente Stella
“Nonostante buona parte della politica sia in ferie è necessario che quella che il Presidente De Filippo di recente ha definito “l’esigenza di un riequilibrio verso la provincia d Matera” si traduca in un programma di iniziative ed azioni da mettere in campo a livello politico ed istituzionale”. E’ quanto afferma il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza per il quale l’incontro promosso nella giornata di venerdì 17 agosto dal Presidente della Provincia di Matera Franco Stella con i sindaci della provincia contro la soppressione dell’ente “è l’occasione per dimostrare che non è più tempo di dichiarazioni e di solidarietà formale e scontata. Altri territori si stanno muovendo perché il cosiddetto riordino delle Province non penalizzi intere comunità: è il caso della Provincia di Reggio Emilia, destinata a seguire il destino di Matera e che non ci sta ad accettare quel destino di annessione ad altre, quindi annullando l’identità profonda, un destino di umiliazione.
Pertanto le modifiche introdotte in Commissione Bilancio del Senato e che parlano di “riordino di tutte le province” devono essere assunte da regioni ed enti locali come occasione storica per proporre una profonda riforma del nostro Paese, tesa sia a ridurre l’impatto complessivo della spesa pubblica sul bilancio dello Stato, che a migliorare l’organizzazione e l’efficacia della programmazione e dei servizi ai cittadini. Si tratta di rivendicare che sia data a tutto il territorio italiano pari dignità al fine di riorganizzare in tempi veloci ambiti e funzioni secondo criteri di ottimizzazione della spesa e miglioramento della qualità dei servizi. La Provincia di Matera peraltro ha dimostrato di non dissipare risorse pubbliche come comunemente si sostiene per le Province italiane da sopprimere e di essere un ente efficiente per servizi ai cittadini”.
Nel ribadire il pieno e convinto sostegno alla nuova iniziativa del presidente Stella, il segretario DC afferma: “non vorremmo che si sia diffusa una convinzione nella classe politica e dirigente di questa regione, quella che la battaglia per conservare la Provincia a Matera è già persa e che bisogna “barattare” con Potenza qualche sede di agenzie, enti, strutture regionali che si preferirebbe tenere in vita più che sciogliere, nonostante le ripetute promesse di riforma della governance di settore e territoriale. Le avvisaglie in tal senso – conclude Potenza – si sono “toccate con mano” in occasione del dibattito sull’Assestamento di bilancio con discorsi e successivi comunicati specie di esponenti politici eletti nella circoscrizione di Matera che guarderebbero di buon occhio due-tre sedi a Matera di uffici regionali. Altro che difesa dell’unità regionale!. Domani questo gioco va smascherato con quanti la pensano così”.
…potete chiedere i cartoni ai supermercati per iniziare a imballare tutto….
Presidente De Filippo: Considero, indubbio, ad esempio, che la vicenda delle Province sviluppata dal Governo e passata con poco coraggio alle Regioni, ci consegni la necessità di un riequilibrio verso Matera.
E’ innegabile che questa situazione, sebbene da noi né voluta né determinata, dovrà comunque vederci artefici nelle responsabilità che ci sono state ribaltate addosso per far sì che anche questo territorio si senta cuore della Basilicata e non appendice. Ed è un debito che dovremo pagare.
Compratevi degli scooter e mettetevi a fare le guide turistiche (logicamente abusive), però non scordatevi (rivolto ai più anzianotti) di indossare la maglia di lana… ho già un nome per questa iniziativa: Star Tourist!
PRESIDENTE STELLA NON TI ARRENDERE IL NOSTRO TERRITORIO VA’ TUTELATO DALLO STRAPOTERE POTENTINO, AI MIEI CONCITTADINI CHE SONO A FAVORE DELL’ ABOLIZIONE DICO CHE SI SBAGLIANO PERCHE’ COSI’ PERDEREMO MOLTISSIMI SERVIZI CHE NESSUNO IMMAGINA.
Certo che nessuno li immagina: è difficile farlo quando qualcosa non esiste!
Il Vacanziero, più in basso ti ha risposto Vito. Perderemo presidi territoriali importanti, senza alcun risparmio dato che gli attuali uffici provinciali diventeranno sedi distaccate di quelli di Potenza. Risparmieremo il costo di presidente e assessori, ma perderemo rappresentatività. Non ci rendiamo conto che ci stanno togliendo ancor più il controllo, diminuendo parlamentari e altre cariche elettive. Ridurre i costi non vuol dire dimezzare i parlamentari, continuando a strapagare quei pochi che restano, che così potranno concentrare il potere in gruppi ancor più ristretti. L’Inghilterra conta 48 contee (regioni) e 326 distretti con 53 milioni di abitanti, la Francia ha 27 regioni e 101 dipartimenti con 65 milioni di abitanti, è così assurdo per l’Italia avere 20 regioni e 110 provincie con 61 milioni di abitanti? Ci sarà anche qualche provincia di troppo, costituita più per motivi politici che per necessità, ma allora si riorganizzino provincie e regioni in base a criterio socio-economici, e non in base a una mera riduzione numerica. Si tagliano provincie come la nostra che ha i bilanci in regola e si mantengono carrozzoni in perenne perdita.
Vogliamo tagliare? Leghiamo nuovamente il numero di parlamentari al numero di abitanti, 1 deputato ogni 100.000 abitanti (610) e 10 senatori per regione (200, dato che il Senato dovrebbe essere un organo rappresentativo delle regioni), tagliamo i costi della Presidenza della Repubblica (che fino a qualche anno fa ci costava 4 volte Buckingham Palace) e le indennità parlamentari, rendiamo i rimborsi spese dei veri rimborsi (solo dopo presentazione ricevuta), ecc.
Se un parlamentere ricevesse, ad esempio, 3.000 € al mese, avesse diritto a vitto e alloggio gratuiti (in luoghi convenzionati per risparmiare) a Roma solo nei giorni dei lavori delle camere e delle commissioni, rimborso spese per i viaggi dalla città di origine a Roma (in treno o aereo in base al minor costo), credi che un operaio che guadagna 1.200 euro al mese non potrebbe candidarsi? Potrebbe più che raddoppiare il proprio tenore di vita. La politica non è un mestiere, è un servizio alla comunità, non ci si può e non ci si deve aspettare una retribuzione. L’indennità che si percepisce deve servire solo al mantenimento di un tenore di vita dignitoso.
qualche precisazione per correttezza di informazione:
il sistema Inglese non è possibile ricondurlo al sistema delle autonomie locali dell europa continentale.Ha un’altra genesi e storia Le contee di cui parli non hanno affatto le funzion i che hanno da noi le regioni ,per lo piu sono riconducibili alle nostre Provincie
In Francia sono 22 ma non hanno autonomia legislativa ne possono emettere statuti.Hanno BILANCI DI SPESA MOLTO LIMITATI si discute anche in Francia di loro accorpamenti dato che si occupano di edilizia scolastica ,una funzione consultiva sulle infrastrutture e della raccolta delle tasse.
Ti sfugge il caso tedesco dove per 81 milioni di abitanti troviamo 16 efficenti Regioni o meglio Stati federati ….5 sono le cd nuove regioni costituite da poco dopo l unificazione …Anche in Grmania causa le difficoltà economiche dei Länder orientali è attualmente in avanzata discussione la riunione di alcuni di essi in entità più grandi. Si deciderà l’unificazione di Berlino con il Brandeburgo e quella di Amburgo con il Meclemburgo-Pomerania Occidentale e lo Schleswig-Holstein.
Trovatevi un altro lavoro! Io non sarò con voi ad appoggiare la vostra lotta per le poltrone!
Ah, giuseppeMT, per favore spiegheresti a tutti noi quali sarebbero gli innumerevoli servizi che perderemmo a discapito dello “srapotere potentino” che a mio avviso imperversa già da secoli sulla nostra città?
be pensiamola cosi meglio questo che un ulteriore aggravio di tasse su i cittadini ………..
fate attenzione belli miei, non stappate il tappo dalla bottiglia perchè la provincia nn viene abolita ma verremo semplicemente accorpati ad un altra, il carrozzone politico rimarrà cmq perchè rimarrà la provincia, quella di potenza…la differenza e che già quel poco che veniva deciso a matera verrà perso perchè verrà definitivamente scelto TUTTO a potenza, perderemmo uffici pubblici e provinciali (questura, comando provinciale CC – GF – pompieri, forestale, ufficio delle entrate provinciale motorizzazione e chi più ne ha più ne metta, senza considerare che andando via la prov di matera non sarà più matera2019 ma potenza 2019 visto che nel comitato ci saranno comune e provincia di potenza con il solo comune di matera…..come dice nonconforme lo strapotere potentino sarà definitivo…ADESSO NON è CHE PENSATE CHE ABOLISCONO LA PROV DI MATERA E QUINDI NON FAREMO PARTE DI NESSUNA PROVINCIA??? poveri noi
Mi sembra di vedere tutto questo come il proverbio…”chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati…”
Fatevi un esame di coscienza…
Facciamo un referendum per farci annettere alla puglia e diventare provincia di Bari !!!
articolo 132 della costituzione
Art. 132 [38]
Si può, con legge costituzionale, sentiti i Consigli regionali, disporre la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni con un minimo di un milione di abitanti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse.
Si può, con l’approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o delle Province interessate e del Comune o dei Comuni interessati espressa mediante referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Provincie e Comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione e aggregati ad un’altra.