Casa dei giovani, 20 anni dedicati a chi si era perso
In previsione del ventesimo anniversario della Casa dei Giovani, che sarà celebrato il prossimo febbraio 2012, il presidente Stella ha incontrato il professore Lo Bue ribadendo come “la Provincia non farà mancare ulteriori segnali attenzione a uno dei migliori esempi di solidarietà sociale presenti sul territorio”.
Oltre ai lavori di adeguamento che saranno avviati per migliorare la funzionalità dell’edificio, di proprietà della Provincia, il presidente Stella ha preannunciato l’avvio, in sinergia con la Casa dei Giovani, di un progetto sulla legalità nelle scuole.
“In un periodo di difficoltà diffusa, mentre il nostro Paese è retto da un governo di emergenza nazionale – ha concluso il presidente Stella – chiamato a compiere scelte difficili ma indispensabili per la crescita dell’Italia, la questione della legalità assume un ruolo di primo piano. Garantire il rispetto delle regole, la trasparenza e il merito non sono semplicemente motivo di orgoglio mediatico, sono l’ambizione che possono fare la differenza tra un popolo responsabile e uno intellettualmente disonesto. Partendo dalla scuola, approfondendo temi come questi abbiamo la possibilità di ridare un senso alla nostra civiltà.”
“Rapporto tra i giovani e la politica”, delegazione di studenti in Provincia (nella foto in basso)
Una delegazione di 16 studenti della IV classe sez. A e IV classe sez. B del liceo pedagogico e la IV classe del liceo scientifico dell’Istituto Pitagora di Montalbano jonico, a conclusione del progetto “ Cittadinanza scolastica-competenze per la Lifelong Learning”, coordinati dalla professoressa Rosanna Camardi, docente referente, e dalla docente esperta, l’avvocato Rosanna Mazzia, hanno incontrato il presidente Stella per una intervista dedicata all’approfondimento del rapporto tra i giovani e la politica.
All’incontro hanno preso parte anche: il presidente del Consiglio provinciale Aldo Chietera, il vice presidente della giunta Giovanni Bonelli, l’assessore Angelo Garbellano, l’assessore Antonio Montemurro e il capo di gabinetto Damiano Porcari.
Un momento informale che ha visto due realtà, quella politica, e quella giovanile, protagonisti di un dialogo costruttivo: “i ragazzi – ha introdotto la professoressa Camardi – chiedono una politica fatta di idee e partecipazione e sono consapevoli di interpretare un ruolo che non intende essere in alcun modo passivo. La visione disfattista, che appiattisce tutto sul livello della incapacità della politica di farsi carico degli interessi dei cittadini, è rigettata dai giovani che invece si rendono conto di come sia opportuno fare i dovuti distinguo. Sono qui, oggi, perché intendono capire e affinare le proprie conoscenze per filtrare le informazioni, spesso distorte, che giungono dalla società dei mass media.”
In rappresentanza degli studenti Antonella Garofalo ha posto l’accento sul titolo del progetto: “crediamo nelle istituzioni come un valore del nostro Paese, e siamo pronti a valorizzare il lavoro dei nostri politici e a considerarli come “Un altro Noi”, persone con cui dialogare e insieme alle quali condividere un sistema di diritti e doveri. Noi giovani siamo convinti che questa sia la nostra storia: Noi siamo la Storia! Attribuire colpe è un atteggiamento irresponsabile. È necessario, invece, assumersi le proprie responsabilità . Questo atteggiamento ci darà la possibilità di leggere criticamente il presente e una maggiore disponibilità a partecipare attivamente alla vita civile e politica.”
Un intervento di spessore che ha mostrato, ai rappresentanti del governo locale, quale sia il livello di consapevolezza e il grado di maturità di questi ragazzi ai quali il presidente Chietera ha rivolto l’invito a partecipare alla prossima seduta del Consiglio provinciale: “per rendersi conto del tipo di attività che svolgiamo. Nessuna casta all’opera, solo la volontà di rispondere correttamente alle richieste dei cittadini, anche in tempo di crisi quando tutto è realmente più complicato. Una metodologia che risponde alla volontà di essere trasparenti fino in fondo, come dimostrato anche dalla decisione di rendere pubblici i compensi degli amministratori che sono visibili on line sul nostro sito internet.”
Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, dopo avere risposto alle 16 domande poste dalla delegazione di studenti ha sottolineato come: “la determinazione espressa in merito a concetti chiave per lo sviluppo di un territorio, quale consapevolezza e responsabilità, mostrano come voi giovani siate una generazione che può essere di esempio per tutti noi. In voi non leggo paura o indifferenza, siete qui a esigere rispetto per il vostro ruolo di protagonisti di un futuro ormai prossimo. Spesso ripeto che la collegialità delle scelte di questa amministrazione è lo specchio di una politica che può essere diversa, una politica giusta e unita che trova in voi la sua ispirazione più autentica. Perché come voi giovani, che non ammettete l’idea di partire sconfitti, anche noi crediamo che questa terra abbia molto da offrire, e non solo in termini di risorse naturali, a patto che ogni singolo decida di autodeterminarsi, senza demandare ad altri le decisioni che li riguardano.”