Il rendiconto per l’esercizio finanziario 2016 del Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del Materano al centro dell’audizione svolta oggi nella seconda Commissione (Bilancio e Programmazione) presieduta da Giannino Romaniello (Gm).
Il direttore dell’Ente Enrico Di Capua ha spiegato che l’attività del Parco consiste soprattutto in una serie di interventi di tipo naturalistico, sia sul fronte della tutela degli habitat che riguardo alla valorizzazione e al recupero delle aree rupestri. Molti i progetti messi in atto in campo faunistico, alcuni dei quali finanziati con fondi comunitari, che hanno permesso di generare un avanzo di amministrazione cospicuo. Il saldo di cassa al 31 dicembre 2016 è di 357 mila euro, mentre l’avanzo di amministrazione, detratti i fondi pluriennali vincolati, ammonta a 374 mila euro (l’avanzo di competenza per il solo 2016 è di 99 mila euro). I residui attivi ammontano a circa 527 mila euro, mentre i residui passivi sono pari a circa 493 mila euro.
Rispondendo a una domanda di Romaniello, De Capua ha chiarito che l’avanzo di amministrazione sarà utilizzato per la valorizzazione del patrimonio rupestre e il recupero di edifici storici. Su proposta del consigliere Napoli, inoltre, la Commissione ha deciso di chiedere all’Ente Parco di integrare la documentazione prodotta per il rendiconto 2016 con il verbale del consiglio direttivo dell’1/8/2017, con il quale si è provveduto al riaccertamento dei crediti, e con una nota nella quale venga specificato quali attività sono state messe in campo per avviare le azioni conseguenti.
Alla riunione della seconda Commissione, oltre al presidente Romaniello (Gm), hanno partecipato i consiglieri Miranda Castelgrande e Giuzio (Pd), Bradascio (Pp), Napoli (Pdl-Fi), Leggieri (M5s) e Pace (Gm).