“In una nota inviata al ministro dei Beni culturali e del Turismo on. Dario Franceschini ho sottolineato la necessità di riaprire un’attenzione concreta e conclusiva sul convento di San Francesco di Tursi, nel Materano. Un monumento di interesse nazionale di particolare pregio artistico, storico, architettonico, paesaggistico, sottoposto a vincolo ai sensi della legge 1089 del 1939. Un monumento che ha già ricevuto un contributo per un primo intervento di consolidamento del compendio conventuale per 672 mila euro da parte del MiBACT”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Direzione Italia). “Un insieme monumentale sorto nel 1441 ad opera dei frati minori dell’Osservanza, costruito a seguito della bolla di Papa Eugenio IV, che si iscrive in un contesto di particolare pregio storico che annovera il centro storico, la Rabatana, di origine arabo bizantina, il museo diocesano nel convento di San Filippo Neri, la Basilica di Anglona, altro monumento nazionale. Il Comune di Tursi ha fatto predisporre un progetto esecutivo per completare l’opera di restauro, di risanamento conservativo e di valorizzazione del complesso monumentale per farne un centro di riferimento per l’intero distretto colturale del comprensorio del Metapontino / Magna Grecia. Il complesso potrebbe essere sede di riferimento dell’Università della Basilicata per la scuola di specializzazione in archeologia, dell’Istituto superiore del restauro che di recente ha aperto a Matera una sua sede, oppure potrebbe avere altre ed importanti destinazioni nel campo culturale e turistico. Al fine di definire una strategia di azione ho chiesto al ministro Franceschini di convocare un tavolo con il Comune, la Regione Basilicata e gli enti che vorrà per convenire una comune linea di azione. Anche questo tassello – ha concluso Latronico – sarebbe finalizzato a potenziare l’offerta culturale in vista dell’evento di Matera capitale europea della cultura nel 2019”.
Mar 09