L’Associazione Adriano Olivetti di Matera in una nota invita l’Amministrazione Bennardi a ritirare la richiesta di riperimetrazione del Parco della Murgia Materana. Di seguito la nota integrale.
L’Associazione Adriano Olivetti di Matera manifesta la propria preoccupazione per la volontà espressa dall’Amministrazione Comunale di Matera (vedi recente richiesta alla Regione di declassificazione aree a ridosso dell’abitato di Matera) di voler rideterminare l’attuale perimetrazione del Parco della Murgia liberando aree per circa 50 Ha, attualmente ricadenti nell’ampia zona “protetta” del Parco e che essenzialmente si identificano con le aree della Cava del Sole e alcune aree di Murgia Timone.
Sappiamo che la Cava del Sole viene spesso utilizzata per eventi di considerevole portata e che su Murgia Timone si svolgono i fuochi della festa patronale del 2 luglio e che pertanto i vincoli imposti dalla normativa del Parco, e non solo, rallentano il rilascio di permessi e autorizzazioni, ma questo non giustifica il declassamento, ai fini delle normative di tutela, delle aree e la loro “liberazione” da ogni controllo. Le norme e le discipline che governano e tutelano questo patrimonio della città sono il frutto di anni di studi e di attenzione profusi da studiosi, da associazioni ambientalistiche, da nomi noti della cultura ambientalista nazionale, da rappresentanti politici locali, da uffici regionali di settore; tutto questo immenso lavoro condiviso non può essere mortificato da una decisione presa in ambito politico ristretto sia pure con l’intento di migliorare le condizioni di vincolo che presiedono all’uso della cava del Sole e soprattutto delle aree dei fuochi pirotecnici su Murgia Timone su cui, al contrario, varrebbe la pena avviare qualche riflessione su un possibile aggiornamento delle modalità di pratica degli stessi nel rispetto delle tradizioni ma a più basso impatto ambientale.
Estrapolare dunque queste aree dal perimetro del Parco, significa ricondurle ad aree bianche ovvero ad aree senza norme.
L’operazione è alquanto pericolosa anche perché buona parte di queste aree è privata e dunque a rischio di spinte speculative.
Chiediamo dunque che l’Amministrazione Comunale ritiri la richiesta inviata alla Regione di declassamento delle suddette aree dal perimetro del Parco della Murgia materana e apra un serio dibattito sul futuro del Parco anche in considerazione delle future nomine dirigenziali dello stesso Parco.
Su questo argomento sarebbe invece utile che l’Amministrazione Comunale faccia il possibile per indirizzare l’Ente Regione verso una scelta di professionalità, competenza e soprattutto di sperimentata e documentata esperienza in campo ambientale e di difesa dell’ambiente naturale e che abbia solcato le tracce del nostro amatissimo Mario Tommaselli.