Nella Prefettura di Potenza si è tenuto il primo incontro dei gruppi di lavoro che avranno il compito di approfondire e dettagliare in termini operativi il piano per il trasferimento e l’accoglienza della popolazione del quartiere Bagnoli municipalità 10 del Comune di Napoli che sarà evacuata in caso di rischio eruzione dei Campi Flegrei.
Il Piano, approvato dalla Regione Basilicata con DGR n. 303 del 18 Aprile 2024, prevede un progressivo aggiornamento ed approfondimento da portare a compimento sulla base delle attività di tre gruppi di lavoro che hanno le seguenti specifiche tematiche assegnate:
infrastrutture di accessibilità e mobilità;
hub e aree di prima accoglienza;
permanenza di medio/lungo periodo.
I gruppi vedono coinvolti diversi oggetti, tra cui tutte le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, le strutture sanitarie, i comuni, le province, uffici, aziende e strutture regionali, la Camera di Commercio, Confindustria, Federalberghi, Confesercenti, le organizzazioni sindacali, associazioni di volontariato, oltre alle Prefetture di Potenza e Matera e all’ufficio regionale per la protezione civile.
Nella prima riunione, tenutasi ieri mattina, che ha riguardato il gruppo n.3, dedicato alla permanenza di medio/lungo periodo, è stato brevemente illustrato il Piano e sono state tracciate le linee di indirizzo sulle quali effettuare gli approfondimenti degli aspetti più operativi e di dettaglio, subito dopo la loro formale costituzione dei gruppi medesimi, che avverrà di Intesa tra Ufficio regionale per la Protezione Civile e Prefettura.
L’incontro, al quale ha partecipato anche il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, ha registrato l’attiva partecipazione dei sindaci e dei tecnici dei comuni individuati come capofila che si faranno carico di coordinare a livello locale le attività finalizzate alla definizione del modello di accoglienza.
“La pianificazione dell’accoglienza secondo un modello solidaristico tra le diverse regioni d’Italia – precisa l’ing. Di Bello, Dirigente dell’Ufficio per la Protezione civile regionale – rappresenta una sfida per la nostra regione. Il trasferimento e l’accoglienza della popolazione eventualmente sfollata in caso di rischio eruzione dovrà essere avviata nel giro di poche ore; si prevede infatti che tutta la popolazione destinata alla Basilicata arrivi in regione entro 72 ore al massimo dalla dichiarazione dello stato di emergenza corrispondente all’allerta rossa e proseguirà a medio/lungo termine secondo tempistiche non definibili a priori. Si configura pertanto come una attività molto complessa, da affrontare necessariamente con l’apporto di tutti i soggetti coinvolti. È, inoltre, fondamentale procedere con un approccio dinamico e con un metodo di lavoro flessibile che permetta aggiornamenti regolari e progressivi per garantire la costruzione di un’efficace e sempre aggiornato modello di accoglienza”.
Oggi sono in programma, sempre in Prefettura di Potenza, gli incontri introduttivi dei gruppi 1 su “infrastrutture di accessibilità e mobilità” e 2 su “hub e aree di prima accoglienza”.
L’operatività dei tre gruppi di lavoro è prevista per il prossimo mese di luglio. Le prime valutazioni sull’efficacia delle azioni intraprese saranno oggetto di discussione da parte del Coordinamento, composto dall’Ufficio per la Protezione Civile e dalle Prefetture di Potenza e Matera, entro la conclusione dell’anno corrente.