Il sindaco di Pomarico in una nota denuncia la scarsa attenzione da parte del governo regionale per quanto riguarda le risorse assegnate per le famiglie sfollate a seguito della frana che si è registrata il 29 gennaio 2019 a Pomarico. Di seguito la nota integrale.
Vorrei fare una riflessione su qualcosa che potremmo definire davvero triste, che per forza di cose mi costringe ad entrare nel merito delle scelte politiche fatte dal governo regionale nell’ultimo sofferto bilancio approvato dopo settimane di attesa.
È stato davvero doloroso verificare la scarsa attenzione verso le famiglie sfollate dei Comuni di Pomarico, Irsina, Pisticci, Maratea, Lauria, Castronuovo Sant’Andrea, che hanno dovuto subire negli anni passati degli sgomberi per le frane e smottamenti. Sono profondamente rattristato da questa mancanza di attenzione e sensibilità da parte di chi dovrebbe mettere al primo posto delle proprie azioni la tutela delle categorie più fragili e chi sta aspettando da mesi un sostegno economico per affrontare quelle che sono le difficoltà e i disagi di chi ha dovuto lasciare la propria casa in situazioni drammatiche.
Eppure bastava poco per dare dignità a queste famiglie che avevano sperato fortemente in un aiuto da parte dell’ente Regione. Mi verrebbe subito da dire che sarebbe stato sufficiente un centesimo di quello che è stato stanziato in alcune situazioni discutibili. Solo per Pomarico sarebbero stati sufficienti 180 mila euro per assistere queste famiglie per un intero anno. Come si può notare, sono cifre irrisorie al cospetto di quello che è stato elargito per alcune situazioni particolari dell’ultimo bilancio, credo che se si fosse stati lucidi e soprattutto sensibili, le priorità non sarebbero stati i 40 milioni di euro per il salva Potenza, o i 300 mila euro per il mancato incasso Tari del solo Comune di Melfi, o ancora i 600 mila euro dei mesi passati per il rifacimento di campi sportivi, tanto per citarne alcuni.
Se si fosse approvato un bilancio magro e povero avremmo potuto anche capire, ma dopo aver assistito a questo esborso di fondi in modo “generoso”, mi sembra incomprensibile che la Regione non abbia dato la massima priorità a chi si trova in forte disagio e a chi ha davvero bisogno di un sostegno economico.
Forse a Pomarico abbiamo sbagliato ad azzerare i 3,6 milioni di debiti ereditati dal passato senza chiedere alcun aiuto alla Regione? È triste pensare che ai Comuni virtuosi come il mio non venga riconosciuto neppure un “piccolo” aiuto supplicato da mesi e soprattutto per una “giusta causa”. Oggi stesso chiederò al presidente Bardi un incontro con le famiglie interessate dagli sgomberi, per cercare di capire da lui quali possano essere le motivazioni di tale miopia verso chi ha davvero bisogno di un sostegno economico, e non solo.