Per dare risposte concrete alle esigenze degli imprenditori e dei lavoratori occupati nella filiera della campagna del pomodoro e nelle raccolte stagionali del Metapontino, saranno individuati, in tempi rapidi, più siti da destinare a Centri di accoglienza per i lavoratori extracomunitari. E’ quanto deciso dal Coordinamento per le Politiche dell’Immigrazione, in un incontro tenutosi nella sala Verrastro del Palazzo della Giunta regionale.
Alla riunione del Coordinamento, presieduto dal governatore Vito Bardi ma rappresentato oggi dal consigliere regionale Piergiorgio Quarto, sono intervenuti il prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, e il prefetto di Matera, Demetrio Martino, l’Autorità di gestione del Pon Legalità del ministero dell’Interno, Valentina D’Urso, una rappresentanza dei Comuni dell’Alto Bradano composta dai sindaci di Lavello, Sabino Altobello, di Banzi, Pasquale Caffio, di Venosa, Marianna Iovanni, di Palazzo San Gervasio, Michele Mastro, e i direttori generali regionali che ne fanno parte.
Nell’incontro, in particolare, si è discusso delle modalità di utilizzo del Fondo Pon Legalità, messo a disposizione della Regione Basilicata per la riqualificazione del patrimonio pubblico da destinare all’accoglienza dei lavoratori migranti.
Date le scadenze previste dal Pon Legalità finanziato con fondi comunitari, è stato sottolineato durante la riunione, bisogna accelerare i tempi e indicare entro un mese, con la condivisione dei territori, i siti da organizzare attraverso strutture mobili o la riconversione di strutture già esistenti, in modo da combattere il caporalato e offrire ai lavoratori servizi dignitosi.
Pon legalità per lotta al caporalato, Simonetti (Tavolo Anticaporalato Ministero del Lavoro): “Pochi giorni per non perdere sei milioni di euro in Basilicata. I caporali aspettano fine anno per brindare”. Di seguito la nota integrale.
L’incontro di stamani a Potenza ha certificato che si possono perdere circa 6 milioni del Pon Legalità, definiti nel 2016 con la convenzione tra Regione e Ministero degli Interni e sostenuti da progetti, che vedono l’opposizione, con diverse motivazioni delle amministrazioni comunali di Palazzo e Lavello, territori dove si produce pomodoro e non solo.In poche parole non accettano di ospitare in centri di accoglienza moderni gli stagionali, in particolare migranti anche per superare il dormitorio di Palazzo, che nel 2019 ha ospitato circa 300 migranti e sotratto la meta ai caporali con il servizio navetta a chiamata,unico servizio in corso nel nostro Paese.
Ci sono una manciata di giorni per evitare la perdita dei fondi Pon, le indicazioni del Ministero dell’Interno sono state chiare. Il progetto Bradano, come quello dell’area metapontina, sono inseriti nel Piano Nazionale Anticaporalato che prevede investimenti per oltre 17 milioni anche per recuperare siti e dare occupazione ai giovani lucani e integrare e tutelare i migranti. Di tutto questo ho informato le strutture ministeriali.