Il 26 settembre scorso si è svolto un incontro tra i Garanti dell’infanzia e dell’adolescenza regionali e delle province autonome d’Italia, organizzato dalla Garante regionale del Lazio, Monica Sansoni, presso la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
Dopo l’apertura e l’introduzione dei lavori da parte di Monica Sansoni, si è svolto un dibattito che ha visto numerosi interventi da parte dei Garanti regionali, i quali hanno evidenziato l’esigenza di una omogeneizzazione e armonizzazione del sistema legislativo regionale, pur nel rispetto delle scelte autonome che ciascuna assemblea legislativa riterrà di attivare. I Garanti, inoltre, hanno espresso l’esigenza di formulare proposte ai competenti organi del Parlamento, attraverso un documento, elaborato in seno ad appositi gruppi di lavoro/tavoli tecnici, che indichi le attività che essi potrebbero svolgere sulla base di previsioni contenute nella legislazione statale, anche in termini di confronto istituzionalizzato con il Garante nazionale. Nel corso dell’incontro si è dibattuto su una bozza di documento, elaborato da Ylenia Serra (Garante Piemonte) unitamente ai colleghi Claudia Giudici (Emilia Romagna) e Vincenzo Giuliano (Basilicata) che, prendendo spunto dai diversi momenti di confronto già svoltisi tra i garanti territoriali, è incentrato sull’individuazione e la conseguente attivazione di iniziative tese a favorire una maggiore valorizzazione del loro ruolo, in particolar modo rendendo sistematiche e strutturate forme di ascolto e coinvolgimento a livello nazionale.
“Il mancato coinvolgimento dei Garanti dalle norme, programmi, progetti che ricadono sui minori , ha dichiarato Giuliano, è una costante comune un po’ in tutte le regioni. Infatti, non vengono interessati né nella fase ex ante, con la mancata preventiva informazione rivolta agli Uffici dei Garanti regionali circa i documenti programmatici in formazione, nè in itinere, ossia con il loro mancato coinvolgimento nel procedimento di formazione dei provvedimenti amministrativi che hanno portato all’adozione degli stessi documenti di pianificazione e/o di programmazione, tanto meno nella fase attuativa degli interventi approvati e posti in essere. Logicamente con conseguenti ricadute che deludono le attese”.
“Questa questione, vista dalla parte dei Garanti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha continuato il garante della Basilicata, impone l’adozione di un atteggiamento, che riveste carattere giuridico oltre che morale ed etico personale: e che si esprime, per tutti i Garanti d’Italia, in una duplicità di comportamento: o accettare silenti e passivi lo stato delle cose, così come stanno, oppure esprimere chiaramente tutto il dissenso, pur nel pieno rispetto delle diverse Istituzioni pubbliche, che a vario titolo sono competenti in materia di tutela di diritti dei minori: Comuni, Regioni, ASL, Stato, Istituzioni scolastiche”.
“Dovrebbe essere chiaro, ha concluso Giuliano, che accettare lo status quo ante significherebbe, per i Garanti, di caricarsi di responsabilità non proprie; comporterebbe di apparire ai cittadini interessati come corresponsabili dei procedimenti politico-amministrativi nei quali non è stato svolto alcun ruolo; significherebbe di subire passivamente che minuscoli interessi personali o corporativi possano prevalere sulla applicazione responsabile e puntuale delle disposizioni della grande e nobile legislazione che ha istituito una figura pubblica a garanzia dei diritti riconosciuti a cittadini di minore età, quei diritti di farli valere da sé; significherebbe accreditare come disposizioni legislative e normative acquisite quelle disposizioni che trovano attualmente giustificazione solo nella loro eccezionalità e straordinarietà”.
Infine, i Garanti regionali hanno concluso i lavori esprimendo piena e convinta solidarietà e vicinanza a Monica Sansoni per l’atto intimidatorio subìto recentemente.
Hanno partecipato all’incontro i seguenti Garanti regionali:
Fabio Biasi (Provincia autonoma di Trento), Ylenia Serra (Piemonte), Riccardo Bettiga
(Lombardia), Guia Tanda (Liguria), Claudia Giudici (Emilia Romagna), Camilla Bianchi
(Toscana), Maria Concetta Falivene (Abruzzo), Giuseppe Scialla (Campania), Ludovico
Abbaticchio (Puglia), Vincenzo Giuliano (Basilicata), Adele Squillaci (Valle D’Aosta), Daniela
Holler (Provincia autonoma di Bolzano), Mario Caramel, (Veneto), Antonio Marziale (Calabria)
Giuseppe Vecchio (Sicilia). All’incontro ha preso parte anche il Paolo Pietrangelo, direttore generale del Segretariato generale della Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome.