L’ingegnere materano Giovanni Scarola in una nota respinge al mittente quanto dichiarato dal Circolo La Scaletta sugli scempi urbanistici registrati negli ultimi anni a Matera. Di seguito la nota integrale.
Circolo La Scaletta, si sfiora il paradosso e i commensali superano la decenza.
Attorno al tavolo dell’ultima foto pubblicata del Circolo, vedo l’arch. Paolo Stasi, responsabile della soppressione dell’area a verde pubblico e dei parcheggi del Piano Piccinato ’56 e ’76 su via Mattei, dove ha progettato e diretto i lavori per la costruzione di circa 300 alloggi, cancellando un’area destinata a standard pubblico che l’amministrazione, al contrario, doveva espropriare e destinare a verde e parcheggi per i residenti. Vedo anche l’avv. Raffaello De Ruggieri , Sindaco “sopraelevatore” della Banca d’Italia. E’ bastata una foto zoomata e tagliata del cantiere dell’ex Palace per scatenare il panico generale. Dal Belvedere di Murgia Timone il cantiere dell’ex Palace non si vede, né si potrebbe mai vedere. L’arch. Stasi parla di “demolizione di struttura alberghiera efficiente e funzionante” mistificando la realtà difronte alla Città. La struttura è stata chiusa prima del Covid e nessun imprenditore si è mai affacciato per tentare di riavviarla. Palace a parte, occorre riflettere oggi sulla funzione di questi circoli radical chic, che persa l’iniziale forza propulsiva si ripiegano in stanche autocelebrazioni e si fanno strumento di pochi “eletti”. Oggi fanno politica utilizzando per di più gratuitamente, o quasi, immobili pubblici. Allora lancio una provocazione: sia l’Amministrazione comunale a nominare presidenti e consiglieri delle associazioni che godono di locali a titolo gratuito o sia vietato alle associazioni assegnatarie di fare politica, per non violare la par condicio. Tornando alla Banca D’Italia, fornisco foto vere e non taroccate, in cui è possibile “ammirare” le sopraelevazioni, visibili a occhi nudo, che consistono in due piani su piazza san Francesco e un piano dal piazzale della Cattedrale. Ebbene, in questo caso davvero la sopraelevazione ha cancellato la visione del Castello dal piazzale della Cattedrale e, viceversa, del campanile e della facciata della Cattedrale dal Castello. Scendendo da via Scotellaro, via primaria e turistica, era prima possibile ammirare il Campanile quasi per intero. Ora non più. I Materani possono vederlo ad occhio nudo e senza teleobiettivi. Il responsabile, in questo caso, è l’ex Sindaco, avv. De Ruggieri, con la sua delibera di consiglio comunale 73 del 9 dicembre 2019. Con queste sopraelevazioni sono state cancellate le triangolazioni visive tanto care agli storici all’Arch. Lorenzo Rota (progettista associato del Grattacielo su via La Martella, che da tante parte delle colline di Timmari e Picciano il guardo esclude, per dirla con Leopardi). Il delitto della Banca d’Italia è stato consumato utilizzando l’art.14 del D.P.R. n. 380/01, un permesso in deroga (ma non erano, soci della Scaletta, contro ogni deroga?). In ultimo, mi permetto di suggerire ai commensali, dopo tanti anni di attivismo in questa città, che è forse il caso di fare un passo di lato, facendo i padri nobili e i nonni.