San Sago, Commissione europea risponde a eurodeputato Sofo e si schiera con i cittadini: “Autorità verifichino salute del territorio prima di riaprire impianto rifiuti”. Di seguito la nota inviata da Vincenzo Sofo, Eurodeputato Fratelli d’Italia.
Il commissario europeo all’ambiente Virginijus Sinkevicius è intervenuto sulla vicenda della riapertura dell’impianto per rifiuti speciali di San Sago a Tortora rispondendo all’interrogazione presentata dall’eurodeputato di Fratelli d’Italia Vincenzo Sofo. Qualche settimana fa il parlamentare meloniano aveva infatti portato il caso a Bruxelles chiedendo alla Commissione europea di sensibilizzare la Regione a vincolare ogni decisione sulla riapertura del sito a un’analisi approfondita dello stato di salute ambientale del territorio e sull’impatto che la messa in attività dell’impianto avrebbe su di esso, richiamando i dati anomali di malattie e morti nella popolazione che abita la zona della Valle del Noce e invocando il diritto dei cittadini di avere garanzie assolute circa la tutela della loro salute. La risposta del commissario Sinkevicius è arrivata poche ore dopo il tavolo di confronto promosso la scorsa domenica proprio da Sofo e dal senatore Ernesto Rapani con le amministrazioni, i comitati e i cittadini del territorio proprio per coordinare le azioni da portare avanti. Una battaglia che ora trova il sostegno anche della Commissione europea, la quale è intervenuta invitando le autorità a “verificare se la gestione dei rifiuti sia effettuata in modo da garantire la protezione della salute umana e dell’ambiente, se siano rispettate le condizioni per la concessione dell’autorizzazione per quanto riguarda i tipi e le quantità di rifiuti e se, in caso di collocamento in discarica, siano rispettati specifici requisiti ambientali e sanitari, ad esempio la distanza dalle zone di protezione naturale” ai sensi della direttiva quadro sui rifiuti. Il commissario ha poi richiamato la direttiva Habitat ricordando come “qualsiasi progetto, compreso l’ampliamento di una discarica, che possa avere incidenze negative significative sui siti Natura 2000 deve formare oggetto di una valutazione. Alla luce delle conclusioni di tale valutazione, le autorità nazionali competenti danno il loro accordo su tale piano o progetto soltanto dopo aver avuto la certezza che esso non pregiudicherà l’integrità dei siti in causa.”
Per l’eurodeputato Sofo, che la scorsa domenica si era fatto promotore insieme al senatore Ernesto Rapani di un tavolo di confronto con le amministrazioni, i comitati e i cittadini del territorio proprio per coordinare le azioni da portare avanti, si tratta di una risposta incoraggiante: “Il commissario europeo all’ambiente ha confermato la ragionevolezza delle richieste che arrivano dal territorio e che ho portato a Bruxelles. La valutazione in merito alla riapertura dell’impianto deve essere fatta mettendo al centro le specificità naturali del luogo nella quale è ubicata e facendo tesoro delle vicende giudiziarie che avevano portato al sequestro e alla chiusura dell’impianto per procedere con un’analisi adeguatamente approfondita sull’impatto ambientale che la sua messa in funzione ha avuto e avrà sul territorio. Faccio dunque appello al presidente Roberto Occhiuto, che già in passato ha dimostrato sensibilità alla tutela dell’ambiente, e agli assessori Marcello Minenna e Gianluca Gallo affinchè prendano direttamente in mano la questione avviando un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti ed esortando le proprie direzioni a effettuare i dovuti approfondimenti.”