Le criticità del sistema sanitario regionale, ma anche le forme di sostegno ai diversabili affetti da sindrome dello spettro autistico, oltre alle procedure di sostegno e accreditamento delle Residenze socio-sanitarie, sono stati gli argomenti all’ordine del giorno della nona Conferenza dei sindaci del Materano, convocata stamane in sala “Mandela” dal presidente e primo cittadino di Matera Domenico Bennardi. Al tavolo di confronto era presente l’assessore regionale alla Sanità, Cosimo Latronico, con il commissario dell’Azienda sanitaria materana, Maurizio Friolo, ed i sindaci di Policoro (collegato da remoto), Stigliano, Garaguso, Irsina, Pomarico, Miglionico, Pisticci e Tricarico, oltre al presidente dell’Associazione nazionale Comuni italiani di Basilicata, Andrea Bernardo, e il consigliere regionale Nicola Morea, presidente della commissione Sanità. Bennardi ha messo subito a fuoco il tema dell’assistenza alle persone disabili affette da sindrome dello spettro autistico, chiedendo alla Regione un sostegno concreto per le famiglie. Solo la città di Matera conta 182 minori affetti da handicap grave, per il 90% con autismo e oltre 50 autistici adulti medi e gravi. Per queste persone è importante soprattutto l’assistenza in età adulta, quando potrebbe venir meno anche il sostegno delle famiglie. Bennardi ha sottolineato il ruolo importante delle associazioni e dei volontari, che possono offrire un supporto essenziale, ma serve l’aiuto della Regione per offrire loro sedi idonee e attrezzate, anche con formule semi residenziali e residenziali. A Matera, come ha spiegato Bennardi, c’è il Centro Mazzarone e la struttura del “Dopo di noi” nel rione San Giacomo, per la quale si sta assegnando la gestione. Domenico Albano di Pisticci ha sottolineato che nel suo comune è già attrezzata l’abazia del Casale, probabilmente operativa dal 2025, per ospitare almeno venti persone ed a disposizione di tutta la regione. Anche il sindaco Paolo Paradiso di Tricarico ha parlato del Centro diurno, potenzialmente in grado di ospitare 10-20 persone ma senza formula residenziale; il sindaco Francesco Micucci di Stigliano ha chiesto la riapertura del Centro diurno comunale, offrendo allo scopo anche le tante altre strutture comunali attualmente inutilizzate. Il commissario Friolo ha rimarcato il ruolo d’eccellenza della neuropsichiatria infantile di Matera, centro di riferimento per Puglia e Basilicata, evidenziando l’assenza di una èquipe multidisciplinare che sarebbe utile supporto ai problemi legati all’autismo, soprattutto in età adulta, rilanciando il ruolo della struttura dei Padri Trinitari a Bernalda su cui si potrebbe puntare. L’Asm sta cercando di assumere psicologi, che valutino il grado di disabilità, per offrire a queste persone il miglior supporto possibile. L’assessore Latronico ha fatto sintesi, sottolineando l’estrema delicatezza del tema dell’autismo, di cui ci si sta occupando con la collaborazione di “Stella Maris” e il centro specializzato di Chiaromonte. L’assessore regionale ha annunciato che si sta lavorando alla creazione di una rete territoriale, per rispondere ai bisogni socio-assistenziali di queste persone. Latronico ha spiegato che per fronteggiare i disturbi autistici, inoltre, la Regione può contare su risorse nazionali pari a 1.972.082,85 euro, che derivano da tre decreti ministeriali. Sono fondi che finanziano progetti finalizzati alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone con disturbo dello spettro autistico, assistendole in un contesto più ampio di inclusione sociale. L’attenzione si concentrerà sui bambini delle scuole primarie e secondarie, con un percorso laboratoriale da attivare in nove istituti scolastici della Basilicata. Quindi la discussione si è spostata sul tasto dolente delle liste d’attesa, rispetto al quale nulla o quasi è cambiato negli ultimi mesi. Friolo ha portato all’attenzione dei sindaci il problema del fabbisogno di medici e delle forti difficoltà nel reperimento di professionisti, con Avvisi e bandi che vanno spesso deserti, lasciando senza personale specialistiche come ortopedia, cardiologia e oncologia. Va meglio per la diabetologia, dove si è recuperato tanto anche sulle attese, ma ci sono ancora servizi come l’endocrinologia con eco, che fa registrare fino a 687 giorni di attesa. Friolo ha descritto gli sforzi in corso per evitare la chiusura delle liste dopo 24 mesi, ed ha poi elencato una serie di servizi in cui i tempi si sono già quasi dimezzati; ma il tema nazionale della carenza di personale si fa sentire ancora tanto, come in tutto il Sud, nella specialistica ambulatoriale delle strutture pubbliche e negli esami diagnostici. Latronico ha annunciato che nel dipartimento Sanità della Regione è stata istituita l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa, presieduta e coordinata da lui e composta da professionisti di area sanitaria e amministrativa. Sarà individuato il Ruas (Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria), cui sono attribuiti le funzioni e gli obiettivi in termini di efficacia ed efficienza dell’assistenza sanitaria, e quelli contenuti nel Piano regionale sulle liste d’attesa da adottare annualmente. La parola d’ordine sarà qualificare l’offerta dei servizi ottimizzando le risorse disponibili, mediante un uso più oculato e appropriato delle prescrizioni, il corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa, i volumi, le prestazioni critiche e le liste d’attesa in ambito aziendale. Anche la permanenza nelle liste d’attesa dovrà essere gestita con competenze adeguate, da parte delle strutture aziendali interessate. Morea ha parlato anche di una “Cabina di regia anti sprechi”, perché spesso i numeri delle liste d’attesa sono gonfiati da chi prenota e poi non si presenta perché va altrove, o da chi non è correttamente indirizzato alla visita specialistica necessaria. E poi, come ha rimarcato Morea, dove non arriva il pubblico deve arrivare il privato accreditato. Latronico ha, infine, sottolineato la necessità di contenere la spesa sanitaria nei limiti del budget assegnato, tenendo presente che in Basilicata operano già 400 medici di guardia, 500 di Medicina generale, più specialisti convenzionati, strutture ospedaliere e privati convenzionati; quindi occorrerebbe anche far funzionare meglio il sistema, grazie anche a un’intesa virtuosa con l’università e gli specializzandi. Si è parlato, poi, delle Residenze socio-sanitarie, rispetto alle quali Friolo ha spiegato la differenza tra accreditamento e contrattualizzazione, quest’ultima non sempre scontata, suggerendo di abbassare le rette per gli ospiti in modo da poter contrattualizzare più strutture. In Basilicata ne operano 95, il 75% delle quali private (39 per la salute mentale, 9 per le dipendenze patologiche, 11 per disabili, 30 per non autosufficienti e 6 Hospice). Tutte forniscono assistenza in attesa del rinnovo dell’autorizzazione per adeguamento ai requisiti previsti dalla Dgr 1218/2017, nel rispetto dei tempi dettati da leggi regionali, e del successivo accreditamento (necessario per la successiva contrattualizzazione con il sistema sanitario regionale). In merito a quest’ultima fase c’è uno stallo, determinato dalla necessità di regolamentare i rapporti con i valutatori. Latronico ha garantito che la Direzione sta definendo una soluzione operativa per istruire le pratiche di validazione delle richieste di accreditamento. Infine si è parlato degli ospedali e delle Case di comunità, con la previsione di due Hub a Matera e Montescaglioso e 4 Spoke a Irsina, Tursi, Garaguso e Ferrandina, rispetto ai quali Friolo ha spiegato di aver già messo al lavoro un team solo per gestire i progetti Pnrr nei tempi di scadenza, al fine di non perdere i fondi disponibili. Il commissario Asm ha anche annunciato l’arrivo del terzo apparecchio multifunzionale al servizio dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, che si aggiunge ai due già operativi al “Giovanni Paolo II” di Policoro. Dopo due ore esatte di serrato e costruttivo confronto, il sindaco Bennardi si è detto soddisfatto per l’esito della Conferenza, ringraziando Latronico e Friolo per la presenza e gli impegni assunti. «Mi auguro -ha detto Bennardi- che questo ennesimo confronto su temi ormai annosi per la nostra sanità, possa sfociare in impegni concreti per affrontare e risolvere almeno le criticità più gravi. L’assessore Latronico ci ha promesso aggiornamenti step by step e noi resteremo fiduciosi, soprattutto su autismo e liste d’attesa».
Sanità, conferenza sindaci del Materano al Comune di Matera, intervento assessore regionale Latronico
Autismo, liste e tempi di attesa per l’assistenza sanitaria, accreditamento e sostegno per le Rsa. Sono stati i temi più importanti al centro della Conferenza dei sindaci del Materano sulla sanità a cui è intervenuto l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico. Nel corso dell’incontro, che si è svolto questa mattina nel Comune di Matera, l’assessore si è soffermato sui vari punti all’ordine del giorno: in prima battuta ha sottolineato che, sul tema dell’autismo, a Chiaromonte è presente una struttura sociosanitaria per minori con disturbo in ambito neuropsichiatrico e del neurosviluppo con quattro posti letto. “Il nuovo fabbisogno delle strutture sociosanitarie – ha spiegato Latronico – ha previsto ulteriori posti per tale tipologia di utenti”. Per fronteggiare i disturbi autistici, inoltre, la Regione può contare su risorse nazionali pari a 1.972.082,85 euro che derivano da tre decreti ministeriali. Sono fondi che finanziano progetti finalizzati alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone con disturbo dello spettro autistico, assistendole in un contesto più ampio di inclusione sociale. Occhi puntati, in particolare, sui bambini delle scuole primarie e secondarie con un percorso laboratoriale da attivare in nove istituti scolastici della Basilicata. Parlando di finanziamenti in cantiere, infine, l’assessore ha ricordato che il prossimo 30 settembre scade l’avviso pubblico rivolto ad aziende del terzo settore, chiamate a definire proposte dedicate ad attività sociali, inclusive e di inserimento lavorativo.
Sulla questione delle liste d’attesa, l’assessore ha evidenziato che “il ritardo nelle prestazioni non si registra nei ricoveri, ma nella specialistica ambulatoriale delle strutture pubbliche e nei tempi di attesa per gli esami diagnostici. Il privato -ha aggiunto Latronico – ha quasi azzerato i tempi di attesa, pertanto unendo le agende con il pubblico, anche le liste di queste ultime dovrebbero ridursi”. Quanto al monitoraggio della situazione sul territorio lucano, l’assessore ha precisato che al Dipartimento sanità della Regione è stata istituita l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa, presieduta e coordinata dall’assessore e composta da professionisti di area sanitaria e amministrativa: “Il gruppo di lavoro – ha detto Latronico – provvederà a individuare il Ruas (Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria), cui sono attribuiti le funzioni e gli obiettivi in termini di efficacia ed efficienza dell’assistenza sanitaria e quelli contenuti nel Piano regionale sulle liste d’attesa da adottare annualmente. A livello regionale – ha aggiunto l’assessore – saranno costantemente monitorati il rispetto dei criteri di efficienza nella erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie, il corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa, i volumi, le prestazioni critiche e le liste d’attesa in ambito aziendale.
Ciò – ha concluso Latronico – consentirà la definizione di interventi formativi che garantiscono che l’accoglienza dei pazienti e la comunicazione sulla permanenza nelle liste d’attesa siano gestite con competenze adeguate da parte delle strutture aziendali interessate”.
In riferimento alle Rsa, l’assessore ha snocciolato un po’ di dati che fotografano il quadro della situazione in Basilicata dove risultano attive 95 strutture sociosanitarie residenziali e semiresidenziali per i diversi livelli assistenziali (il 75% sono private), di cui 39 per la salute mentale, 9 per le dipendenze patologiche, 11 per disabili, 30 per non autosufficienti e 6 Hospice. “Tali strutture – ha detto – forniscono assistenza in attesa del rinnovo dell’autorizzazione per adeguamento ai requisiti previsti dalla Dgr 1218/2017, nel rispetto dei tempi dettati da leggi regionali, e del successivo accreditamento (necessario per la successiva contrattualizzazione con il sistema sanitario regionale). In merito a quest’ultima fase si registra, allo stato attuale – ha evidenziato Latronico – uno stallo determinato dalla necessità di regolamentare i rapporti con i valutatori. La direzione sta definendo una soluzione operativa per istruire le pratiche per la validazione delle richieste di accreditamento”.
Il Sindaco Albano alla Conferenza di Servizi sulla Sanità: focus su autismo e ospedale di Tinchi
Questa mattina il sindaco Domenico Albano ha partecipato a una conferenza di servizi sulla sanità, convocata dal Comune di Matera. All’ordine del giorno temi cruciali come autismo, liste d’attesa, ospedali di comunità e presidi territoriali. Alla conferenza sono intervenuti l’assessore alla Salute e alle Politiche della Persona, Cosimo Latronico, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, gli altri sindaci del materano, e il commissario straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo.
Durante l’incontro, Albano ha evidenziato il ruolo strategico che potrebbe ricoprire l’Ospedale di Tinchi per affrontare il problema delle liste d’attesa. Il sindaco ha ribadito come l’Amministrazione comunale punti su questa storica struttura del territorio per assicurare un migliore accesso ai servizi sanitari, a beneficio di tutte le comunità della provincia di Matera.
Albano ha sottolineato anche l’importanza della struttura dedicata alle persone autistiche, situata presso Madonna del Casale a Pisticci e concessa in comodato all’Associazione “La Luce Don Leonardo Selvaggi”. Il Centro Polifunzionale, nato grazie al supporto della Curia di Matera, ospita ragazzi e adulti con autismo, offrendo un servizio fondamentale per le famiglie. La struttura si avvale di professionisti qualificati per garantire sostegno concreto alle persone autistiche e ai loro cari.