Nell’audizione in 2^ Commissione Consiliare Regionale, Bilancio e Programmazione, tenutasi il 22 Giugno scorso e presieduta dal consigliere Luca Braia, abbiamo voluto ancora una volta, rappresentare lo stato di crisi funzionale e finanziaria in cui versa l’Unione dei Comuni “Alto Bradano” e le tre nascenti Unioni dei Comuni della provincia di Potenza, Lagonegrese, Val Camastra/Basento e Comuni Montani Medio Agri.
Il presidente Scattone, nell’occasione facendo riferimento alle precedenti corrispondenza indirizzata a più organismi regionali, rimaste senza esito, è ritornato a segnalare le già rappresentate criticità in cui versa il funzionamento dell’ente in oggetto e ad auspicare un supporto finanziario per alleviare i costi di funzionamento dell’ente.
l’Unione dei Comuni Alto Bradano, semmai c’è ne fosse ancora bisogno è attualmente composta da ben 8 comuni, Acerenza, Forenza, Cancellara, Tolve, San Chirico, Genzano di Lucania, Banzi, Palazzo San Gervasio ed è sorta nel 2011 con la soppressione della Comunità Montana dell’Alto Bradano; oggi rappresenta nella regione l’unico ente funzionante di programmazione e gestione associata tra comuni, anche non aderenti, di fondamentali servizi ( raccolta e smaltimento dei rifiuti, mensa scolastica, riscossione tributi, sportello unico attività produttive, centrale unica di committenza appalti, servizio paghe del personale dei comuni e, tanto altro ancora in programmazione).
Come più volte ricordato, ribadisce il presidente Fernando Scattone, in qualità di coordinatore delle quattro Unioni dei Comuni della provincia di Potenza, che “in assenza di un congruo e stabile contributo finanziario (interrotto nel corso dell’annualità 2020), questa Unione dei Comuni è destinata a cessare, in spregio, per di più, alla chiara direttiva all’associazionismo locale predicato dalla legge sull’ordinamento dei Comuni (d.lgs 267/2000).
A fronte di ditte gravi difficoltà, la richiesta rivolta alla Regione Basilicata è stata principalmente di finanziare la L.R. 25/2020, che prevede uno stanziamento annuale di 200.000,00 euro a favore delle Unioni dei Comuni costituite e da costituire.
Fondamentale per il recupero delle tre annualità di contributo non erogate all’unione dei Comuni Alto Bradano (2021/2022/2023) è stata l’approvazione di un ordine del giorno in II° commissione a firma di ben 13 consiglieri regionali (Braia, Polese, Perrino, Baldassarre, Sileo, Bellettieri, Giorgietti, Cifarelli, Lettieri, Fuina, Pittella, Aliandro, Trerotola) e le successive interlocuzioni con il Presidente Luca Braia e il consigliere Vincenzo Baldassarre che consapevolezza e grande responsabilità sono stati di supporto nelle interlocuzioni con il Presidente Vito Bardi e il direttore Generale Vincenzo Morvillo.
Il Presidente Scattone, conclude con un sincero ringraziamento a chi si è fattivamente adoperato evitando una crisi finanziaria dell’Unione dei Comuni Alto Bradano che avrebbe potuto provocare la chiusura della stessa con gravi conseguenze sulla gestione dei servizi e delle funzioni associate, tra cui la raccolta e smaltimento dei rifiuti che aggrega agli 8 comuni dell’unione anche altri 4 comuni che per evidenti motivi economici hanno preferito una gestione associata.
Un evidente passo avanti è stato compiuto ma occorre compiere altro per garantire alle unioni già funzionanti la continuità e alle unioni nascenti di poter programmare il futuro dei propri territori. Ecco perchè ancora un volta si continua a chiedere a nome di tutti : attuare nel più breve tempo possibile la legge regionale n. 25/2020, con un finanziamento specifico e finalizzato per le unioni dei comuni esistenti e nascenti; valutare la possibilità di inviare profili professionali della Regione Basilicata in “comando”, come già accaduto in passato presso le Unioni dei Comuni; convocare, celermente, un tavolo di confronto tra la Regione, Provincia, Unioni, Anci e UNICEM sul tema.