I dettagli, i numeri e gli adempimenti relativi alla seconda fase del processo di digitalizzazione degli istituti lucani sono stati illustrati nel corso di un incontro promosso da Regione Basilicata e Ufficio scolastico regionale.
Con l’avvio e l’attuazione degli interventi della seconda fase del progetto “La Scuola Digitale Lucana- Distretto 2.0”, tutte le scuole lucane saranno interessate dal processo di digitalizzazione. E’ quanto emerso oggi a Potenza, nell’aula magna del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Potenza, nel corso un incontro organizzato per illustrare il programma, per il quale in continuità con le operazioni della programmazione 2007/2013, la giunta regionale della Basilicata ha stanziato oltre 9 milioni di euro, rinvenienti da risorse del Programma Operativo Fesr Basilicata 2014/2020 e dal Fondo per lo Sviluppo e Coesione (FSC)/Patto per la Basilicata. All’iniziativa – alla presenza di dirigenti scolastici e docenti delle scuole di tutta la regione – sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale alle Politiche di lavoro, formazione e ricerca, Roberto Cifarelli, direttore generale del Dipartimento regionale Programmazione e Finanze, Elio Manti, la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Claudia Datena, il referente Pnsd, Usr Basilicata-Miur, Pasquale Costante, l’Autorità di Gestione Po Fesr Basilicata 2014-2020, Antonio Bernardo, il responsabile sezione di Polizia postale e delle Comunicazioni di Matera, Filippo Squicciarini. “Il governo regionale, in linea con quanto definito dal Piano Nazionale Scuola Digitale – è stato spiegato nell’ambito degli interventi – intende mettere a disposizione del sistema scolastico lucano tutti gli strumenti necessari per cogliere le opportunità della Information and Communication Technology (Ict) e rendere la scuola capace di sostenere il cambiamento digitale. Il progetto Scuola 2.0, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale (Usr), ha già coinvolto 89 scuole e, grazie ai nuovi contributi regionali, punta a raggiungerne 124 nell’arco di due anni, su un totale di 125 istituti lucani”. Ad oggi nel Distretto 2.0 – ovvero la rete che include scuole e classi digitali – 89 Istituti su 125, ossia il 71 per cento sono interessati da progetti di digitalizzazione. Delle 89 scuole coinvolte, 14 risultano ad oggi scuola 2.0; 22 stanno completando il processo per acquisire lo stesso titolo; in 53 istituti è stata avviata la sperimentazioni di Classi 2.0. Ma si tratta di dati in continua evoluzione. Basti pensare che soltanto con gli interventi a valere sull’Investimento Territoriale Integrato (Iti) Sviluppo Urbano Città di Potenza del Po Fesr Basilicata 2014-2020, approvato con deliberazione di giunta regionale n. 837 del 4 agosto 2017 (800 mila euro), si digitalizzeranno altri cinque Istituti, arrivando così a 41 scuole 2.0 finanziate e innalzando la percentuale di scuole 2.0 dal 29 al 33 per cento. A breve, dunque, oltre un terzo delle scuole lucane avrà tutte le classi digitalizzate. Ad oggi, inoltre, grazie alla prima fase, sono stati formati oltre 200 insegnanti digitali e sono stati acquistati 6.420 tablet, 273 lavagne interattive (lim) e 1.777 notebook. Grazie al finanziamento stanziato con la delibera di dicembre 2017 (fase 2) si potranno dotare le scuole di altri tablet e notebook, mettendo così a disposizione degli studenti lucani oltre 18 mila dispositivi mobili. “La Basilicata, tra la quattro regioni più virtuose in materia – ha detto la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Claudia Datena – ha anticipato i tempi innescando un processo di innovazione”. “Bisogna modificare la percezione di un mondo che cambia – ha evidenziato il direttore generale del Dipartimento regionale Programmazione e Finanze, Elio Manti – a partire dalla scuola, abilitando gli studenti ad utilizzare una nuova strumentazione digitale”. Secondo il referente Psnd, Pasquale Costante, i giovani “devono essere educati agli ambienti digitali, perché quando il futuro incontra il mondo della scuola, la combinazione è potente, ed il processo deve essere sapientemente governato e condotto”. Le modalità attuative, gli adempimenti iniziali, le tempistiche ed il piano economico sulle proposte progettuali sono stati illustrati con puntualità ai dirigenti scolastici e ai docenti dall’Autorità di gestione del Po Fesr Basilicata, Antonio Bernardo, il quale ha specificato che “per avere le necessarie informazioni è stato messo a disposizione il sito internet dedicato www.scuoladigitale.regione.basilicata.it”.
“Siamo veramente soddisfatti – ha sottolineato l’assessore Roberto Cifarelli – del lavoro che abbiamo svolto in questi ultimi anni, con l’intento di trasformare la nostra regione e di superare le resistenze al cambiamento e all’innovazione. Ci stiamo impegnando, naturalmente, per risolvere i problemi che ancora ci sono, a partire da quelli legati alla spesa corrente che anche oggi ci sono stati segnalati da più parti. Ma se 124 scuole su 125 hanno aderito al progetto, vuol dire che abbiamo colto il risultato sperato, puntando su una programmazione che guarda al futuro della nostra terra”.
L’evento odierno rientra tra le attività informative annuali del Po Fesr Basilicata 2014/2020.
I numeri in “pillole” della scuola digitale in Basilicata
Sono oltre 9 milioni di euro – rinvenienti da risorse del Programma Operativo Fesr Basilicata 2014/2020 e dal Fondo per lo Sviluppo e Coesione (FSC)/Patto per la Basilicata – i fondi impiegati per estendere il processo di digitalizzazione a tutte le scuole lucane, nell’ambito del progetto “La Scuola Digitale Lucana – Distretto 2.0”. I principali interventi, avviati o da avviare, sono: connessione alla rete internet in banda ultra larga di tutte le scuole del Distretto 2.0 e delle aree interne; messa in sicurezza delle infrastrutture di rete LAN con copertura wireless dei plessi scolastici rimasti privi del finanziamento nazionale; dotazione o potenziamento di attrezzature hardware e software; stipula di polizze assicurative contro incendi e furti; potenziamento delle competenze professionali per l’utilizzo delle strumentazioni e delle tecnologie dei docenti; istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio dell’intervento. Ecco, di seguito, i numeri relativi al progetto. Sono 16,155 i milioni di euro stanziati dalla Regione Basilicata tra il 2014 ed oggi (5,425 meuro nella fase 1: programmazione 2007-2013; 10,730 meuro nella fase 2: programmazione 2014-2020). Di questi sono 11,295 (70 per cento) i milioni di euro stanziati dal PO FESR della Regione Basilicata (2007-2013 e 2014-2020). Ad oggi, il 71 per cento degli istituti (89 su 125) è interessato dal progetto “Distretto Scol@stico 2.0”, con sperimentazioni su Scuola 2.0 e Classi 2.0. E’ in corso di attuazione il progetto pilota “One Class” che interessa alcune pluriclassi della scuola primaria, incluse due scuole in Ospedale (sezione pediatria) e due licei sperimentali. Inoltre, con la firma delle Convenzioni del 23 gennaio 2018 (DGR n. 1341 del 11.12.2017), saranno 124 su 125 gli istituti interessati dal progetto “Distretto Scol@stico 2.0”. Con la fase 2, salgono al 30 per cento gli istituti “Scuola 2.0” (41 su 125), così come salgono al 30 per cento le classi in organico divenute “Classe 2.0” grazie ai soli contributi regionali: 1.063 classi su complessive 3.629 della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado. E ancora: al termine della fase 2, saranno più di 18 mila i dispositivi mobili (tablet e notebook) a disposizione di scuole e studenti (gli studenti lucani delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, a.s. 2017-18, sono 68.334), mentre sono 200 gli insegnanti digitali formati nella prima fase con azioni regionali, destinati ad aumentare nel corso della seconda Fase.