Il presidente del Consiglio regionale ha partecipato al seminario dell’Anci sulla gestione associata dei servizi dei piccoli Comuni. “Tenere alta l’attenzione su ciò che la Regione sta facendo in particolare sul riordino del sistema di governo locale”.
“Lodevole l’iniziativa messa in campo da parte di alcuni sindaci che, al fine di un maggiore riordino del territorio, si sono costituiti nell’Unione dei Comuni. Ma ciò non basta”. È quanto affermato stamattina dal presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica nel suo intervento al seminario dell’Anci Basilicata su “La gestione associata dei servizi per la governance territoriale. I Comuni insieme più forti” .
“Oggi la sfida è quella di una nuova governance nei piccoli Comuni – ha detto Mollica – che consenta di raggiungere le migliori condizioni possibili per esercitare più adeguatamente le proprie funzioni, senza rinunciare alla propria autonomia e, comunque, al servizio dei cittadini e del territorio. Un territorio che ad oggi registra una significativa diminuzione delle nascite e una continua emigrazione. Per scongiurare questo allarmante dato bisogna tenere alta l’attenzione su ciò che la Regione sta facendo in particolare sul riordino del sistema di governo locale attraverso un disegno di legge, in linea con la programmazione nazionale e in discussione oggi nelle competenti Commissioni consiliari, ma in un confronto che ritengo necessario tra l’Anci e il Governo regionale”.
Un altro punto sul quale si è soffermato Mollica nel suo intervento è stato poi quello della mancanza di personale: “Bisogna, in maniera quasi forzata, se vogliamo, utilizzare – ha detto – quello già attestato alle ex Comunità montane oltre a quello proveniente dalle Province, considerata la loro padronanza sul tema. In questa logica è necessario che da qui a 20 anni venga data fiducia alle azioni messe in campo dai sindaci per far sopravvivere soprattutto i piccoli Comuni, garantendo la loro funzione principale che è quella di continuare a dare sempre servizi di qualità e far sentire il proprio cittadino non depauperato della propria identità”.
“Sono d’accordo con quanto afferma il sindaco di Rapone, Felicetta Lorenzo, che bisogna guardare in prospettiva e dare positività a quelle popolazioni che oggi vediamo sopravvivere tra preoccupazioni, speranze ma anche nuove potenzialità”, ha concluso il presidente del Consiglio regionale.