A seguito di una delle operazioni di Polizia Locale di Matera che ha portato al sequestro di un chiosco adibito ad informazione e accoglienza turistica in via Lucana a Matera riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dall’imprenditore materano Luca Prisco al Prefetto di Matera, Sante Copponi in cui si denunciano le modalità con cui è stato eseguita l’operazione di sequestro dell’infopoint parte degli agenti di Polizia Locale di Matera.
Di seguito la nota integarle.
Sua Eccellenza il Prefetto Sante Copponi
Oggetto: Matera Stato di Polizia o Stato di Democrazia? Lettera di denuncia.
Egregio Signor Prefetto,
mi rivolgo a Lei in qualità di imprenditore turistico ma ancor prima in qualità di cittadino innamorato della propria città, Matera. Lo faccio perché Lei rappresenta l’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza per eccellenza oltre che coordinatore delle forze dell’ordine e sono certo non lascerà senza risposta questa mia missiva con la quale Le chiedo un incontro in modo da poterLe esprimere verbalmente la mia denuncia in ambito imprenditoriale sull’operato della Polizia Urbana di Matera.
Mi sono sempre prodigato per la crescita turistica di Matera con un’attività ormai ventennale muovendo i primi passi in città in qualità di guida turistica e poi diventando titolare e direttore tecnico di agenzia viaggi aprendo varie filiali per la vendita di servizi e pacchetti turistici o semplicemente punti di informazione turistica per offrire servizi di prima accoglienza in città.
Abbiamo avuto modo di incontrarci lo scorso 27 maggio, ricevuto unitamente ad un collega in rappresentanza dell’Associazione di categoria, per cercare di arginare il fenomeno legatoall’abusivismo in città con particolare riferimento alla figura del promoter stradale anche detto “acchiappino” e guide abusive ma purtroppo ed in modo del tutto paradossale, ad ogni richiesta di intervento dei vigili urbani il controllo ricadeva sul sottoscritto e sulle differenti attività aziendali.
Nel mio caso infatti, vorrei a tal proposito precisare che la missiva è a titolo assolutamente personale, sono stato oggetto di ben sei controlli da parte della polizia locale e più esattamente nel periodo compreso tra agosto 2021 fino al 4 agosto 2022; controlli effettuati in tutte le mie sedi lavorative.
La modalità di questi controlli mi ha sempre lasciato molto perplesso; espletati senza un reale mandato e soprattutto portati avanti da agenti in borghese i quali irrompevano senza presentazione di tesserino identificativo.Poiché ricercavano sempre documenti differenti mi ero premunito in tutte le mie sedi lavorative di tutte le copie necessarie a riguardo e pertanto licenze attività, contratti per cartellonistica pubblicitaria, patentini da guida turistica sono stati sempre regolarmente presentati.
L’apice di tutto questo è avvenuto nel controllo del 25 agosto 2021 dove alcuni agenti della polizia locale con un fare davvero inquisitorio ma soprattutto intimidatorio, procedevano senza farsi identificare, nonostante le collaboratrici avessero chiesto in più occasioni di mostrare un documento.
Purtroppo non abbiamo potuto filmare l’accaduto perché come potrà immaginare trovarsi difronte 4 agenti di pubblica sicurezza molto agguerriti non lasciava spazio ad alcun tipo di iniziativa.
Ci tengo a precisare che purtroppo alla domanda: “mostrateci un documento” la risposta era sempre la stessa: “non siamo tenuti”.
La stessa identica modalità sopra descritta si è ripetuta puntuale nel riprovevolecontrollo del 4 agosto 2022, controllo che ha portato al sequestro, con relativi sigilli, del manufatto di mia proprietà adibito ad infopoint sito in via Lucana. In questa circostanza il sottoscritto era presente presso la sede e purtroppo devo riconoscere che tutta la vicenda ha assunto una piega grottesca, direi al limite della democrazia.
Non volendo ancora una volta ritrovarmi impreparato come successo nei mesi trascorsi, ho filmato il tutto con il mio smartphone e vorrei in occasione del nostro incontro mostrarLetutte le immagini che hanno portato al sequestro.Video dove si vedono e si sentono i tenenti che hanno proceduto al sequestro intimarmi di non diffondere il video, pena denuncia.
Ancora una volta dai 4 agenti addetti al sequestro più i 2 agenti di rinforzo “pronta evenienza” non ho avuto modo di visionare un mandato né mostrati documenti identificativi se non in fase finale, al momento della stesura e lettura del verbale. (Nota: come si evincerà dal filmato preferivano tenermi a “distanza” per via del Covid… ma chiaramente nessuno di loro indossava la mascherina di protezione).
Quindi io ho ricevuto un controllo ed un sequestro di un bene privato senza esserne a conoscenza, senza leggere alcun documento che li autorizzasse a farlo ma soprattutto tenuto a debita distanza perché la mia presenza “dava fastidio” , il tutto ripreso nel video.
Purtroppo a distanza di qualche giorno dallo spiacevole accaduto che mi vede protagonistaaltre 3 attività mi hanno dichiarato di aver subito lo stesso identico controllo e trattamento. Nessuno di loro, per timore, ha voluto procedere con una denuncia.
Il mio atto di accusa pubblica Eccellenza non vuole essere un atto indiscriminato nei confronti della Polizia Locale poiché conosco la gran parte dei vigili urbani di Matera e sono certo lavorino nel pieno rispetto della legge e dei diritti del cittadino, riconoscendone professionalità ed umanità; purtroppo ad alcuni di loro vorrei lanciare un appello di non obbedire ciecamente quando vengono impartiti ordini “particolari” perché andrò fino in fondo a questa vicenda ritenendomi vittima di un sopruso e che purtroppo ha generato nei confronti di un’azienda seria e professionale un grave danno di immagine oltre che economico in un momento storico molto particolare già segnato da profonde crisi.
In conclusione la cosa davvero paradossale è che avendo chiuso l’infopoint che fungeva da baluardo della professionalità e della legalità oggi l’abusivismo in città ha preso ancora più vigore; basta fare una passeggiata nel parcheggio della stazione Matteotti antistante il tribunale, nel parcheggio di Via Lucana, oppure percorrere le strade centrali come Via Don Minzoni, Piazza Vittorio Veneto, Piazza San Francesco, Piazza del Sedile, Piazza Duomo o Piazza Pascoli per rendersi conto di come l’illegalità è inarrestabile.
Anche per tutto questo Eccellenza mi auguro vorrà dedicarmi un po’ del suo prezioso tempo.
Fiducioso di un Suo riscontro Le auguro buon lavoro.
In fede, Luca Prisco