Il Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha inviato al Direttore del Tg1 una nota di protesta formale per i contenuti del servizio mandato in onda nel telegiornale del 19 ottobre alle ore 13.30 riguardante il divieto di utilizzo dell’acqua per fini potabili nella città di Matera. La missiva è stata notificata per conoscenza al Presidente della commissione di vigilanza per i servizi audiovisivi, al Presidente della Rai, al Direttore generale della Rai e al Direttore di Raiuno.
“Il servizio del Tg1 – ha sottolineato il Sindaco di Matera – ha utilizzato immagini non girate in città ma recuperate sui social network e relative ad un supermercato preso d’assalto a Teramo durante l’emergenza idrica che si era verificata nella città abruzzese nel 2017. E’ evidente che questo abbia avuto ripercussioni importanti sull’immagine di Matera e dei suoi abitanti che, pur nella necessità di approvvigionarsi di acqua potabile per affrontare la situazione di difficoltà, hanno tenuto comportamenti civili e ordinati”.
“Comprendiamo il fatto che la città sia sotto i riflettori – ha evidenziato il Sindaco di Matera – per la visibilità internazionale del suo ruolo di capitale europea della cultura nel 2019, questo però non autorizza nessuno a mettere in relazione fatti e circostanze mai verificatisi in città per fare clamore e dare più peso ad una notizia di modesta entità visto che il disagio subito dai cittadini di Matera è durato lo spazio di 12 ore. Per questo motivo le chiediamo – ha concluso De Ruggieri, rivolgendosi al direttore del Tg1, Andrea Montanari – di rettificare quanto erroneamente diffuso dal telegiornale dal lei diretto riparando così, almeno in parte, al danno di immagine causato alla città da parte del più seguito telegiornale italiano”.
De Ruggieri ha poi espresso il rammarico per la eco mediatica spropositata che la vicenda ha avuto sui media nazionali e ha chiesto in una lettera inviata ai vertici di Arpab, Acquedotto Lucano e Asm, che “si faccia chiarezza al più presto su un episodio che ha creato disagio e apprensione tra i cittadini oltre ad aver creato danni alla reputazione della città. Quello che è accaduto nelle giornate di giovedì e venerdì scorso – ha stigmatizzato il Sindaco – è di enorme gravità, tanto più che proprio in quelle ore a Matera erano presenti i rappresentanti delle capitali europee della cultura. Non è immaginabile che la città possa subire e vivere in futuro una situazione anche lontanamente paragonabile a quella che ha dovuto sopportare. Matera, per il ruolo che ha conquistato e acquisito con il suo lavoro è sotto osservazione da parte di tutti. Il Comune di Matera non può permettere che questi sforzi siano vanificati. Per questo chiediamo di definire un coordinamento tra gli Enti per impedire che isolate decisioni, senza una preventiva verifica, impongano provvedimenti eccezionali derivanti dal ruolo del Sindaco di Autorità sanitaria locale che minano la tranquillità dei cittadini e dei visitatori e si traducono in un danno incalcolabile all’immagine della città”.
Nella foto lo scatto che ritrae l’assalto di alcuni cittadini per l’acquisto dell’acqua in un supermercato di Teramo avvenuto nel 2017 utilizzato per il servizio sull’emergenza acqua a Matera
è il tentativo di riscatto dopo i cazziatoni ricevuti dalla Lezzi. Coordinamento? non si sa manco di che si parla. Certo sulla discarica di La Martella per adottare l’ordinanza contingibile ed urgente furono necessari 6 mesi e fu adottata quando arrivarono solenni minacce e si era pronti all’adozione dei poteri sostitutivi.
ma guardando la tempistica degli avvisi e relative ordinanze, è evidente che l’Aquedotto lucano emette valore di analisi negativo e ARPAB valore POSITIVO. di fronte ad una incongruenza i dirigenti della ASM avrebbero dovuto attendere una nuova valutazione , a costo di farla fare anche a mezzanotte. invece preferiscono, o per autotutela o per auto-visibilità o per compiacenza a ….., emettere un avviso di allarme che OBBLIGA il Sindaco all’ordinanza famosa emessa alle 2 di notte….
..ma dei dirigenti ASM in tutta questa polemica poco se ne parla..