La “Rete donna” comunale si allarga, con l’ingresso formale della Questura e del Comando provinciale dei carabinieri, della Fondazione Pangea e dell’associazione A.B.B.A.C. (Associazione nazionale extralberghiera). E’ stato firmato stamattina, nella sala “Mandela” del municipio, il protocollo d’intesa alla presenza del comandante provinciale dell’Arma, Giovanni Russo, del questore Emma Ivagnes, del sindaco Domenico Bennardi e dell’assessore alle Pari opportunità Tiziana D’Oppido. Per la parte tecnica era presente il dirigente di settore, colonnello Paolo Milillo, la coordinatrice del Piano sociale Caterina Rotondaro e l’assistente sociale Paola Brancato. La Rete donna comunale si occupa di mettere in campo una serie di attività e strategie per il contrasto e la prevenzione e la tutela delle donne da ogni forma di violenza, fisica o psicologica. A Matera sono attualmente attivi Centro Anti Violenza (Cav), Sportello di ascolto per donne vittime di violenza di genere e di stalking e Casa Rifugio, gestiti dall’Amministrazione Comunale per il tramite delle figure professionali del Servizio Politiche sociali, attraverso cui si realizzano interventi specifici e specializzati, frequentemente in urgenza, nelle situazioni di maltrattamento di genere. nell’ambito delle azioni ed interventi previsti nel “Piano d’azione Straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, è stato costituito un gruppo di lavoro regionale. I servizi sociali hanno l’obbligo istituzionale di rispondere con le proprie risorse materiali e professionali al bisogno rappresentato; affrontare operativamente la violenza di genere significa creare una rete condivisa tra tutti i servizi che rappresentano la porta di accesso di tale tipologia di problema. E’ necessario individuare tutti i possibili e potenziali “luoghi” di accesso delle donne vittime di violenza di genere nelle sue differenti forme, le strategie di accompagnamento verso un luogo fisico e professionale condiviso in cui è possibile accogliere il bisogno, analizzare ed individuare l’intervento da attuare con l’aiuto delle professionalità coinvolte nella rete. Quello firmato oggi, è il quinto “Addendum” alla Rete donna comunale, con la sottoscrizione da parte dei nuovi partner. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Bennardi e dall’assessore D’Oppido, per l’importante contributo che i nuovi partner sapranno garantire alla rete. Nel 2023 ben 150 donne si sono rivolte finora allo Sportello ascolto, 60 al Centro antiviolenza e 4 donne più un minore si trovano nella Casa rifugio comunale.
A seguire è stato inaugurato l’Hub per l’imprenditoria femminile all’interno di Casino Padula ad Agna Le Piane, dove è stato organizzato anche un convegno sul tema.
La fotogallery del protocollo d’intesa tra Comune di Matera, Questura e Carabinieri per allargare la “Rete donna” comunale e dell’inaugurazione dell’Hub per l’imprenditoria femminile nel Casino Padula (foto www.SassiLive.it)