Pietro Simonetti, componente del Tavolo Nazionale Anticaporalato del Ministero del Lavoro: “Comune di Scanzano e la Regione Basilicata utilizzano fondi UE per completare la Citta della Pace per l’accoglienza e la formazione dei migranti”. Di seguito la nota integrale
Il Comune di Scanzano e la Regione Basilicata, con un provvedimento adottato alla vigilia della Festa della Liberazione, hanno definito il procedimento amministrativo incardinato nel 2017 per l’utilizzo dei fondi Unione Europea per il completamento della costruzione del “Centro della Pace”da destinare alla accoglienza e formazione dei lavoratori migranti impegnati nell’area Metapontina nelle attività di raccolta dei prodotti agroalimentari.
Il Centro e le tre strutture progettate dell’architetto Cucinella faranno parte del sistema regionale di accoglienza definito nel Piano Nazionale Anticaporalato varato nel mese di febbraio sostenuto con un finanziamento complessivo di 15 milioni di fondi europei anche per la realizzazione dei nuovi Centri dell’area del Bradano allocati a Venosa/Boreano, Lavello/Gaudiano e Palazzo S. Gervasio con la ristrutturazione dell’ex tabacchificio.
I progetti finanziati dalla U.E prevedono anche l’adozione di un bando da parte della Regione per 150/200 posti letto, servizi e trasporto per garantire l’accoglienza dei lavoratori stagionali nel territorio Metapontino in attesa del completamento del Centro di Scanzano.
Queste misure sono strettamente legate anche ai prossimi provvedimenti di regolarizzazione dei migranti in fase di approvazione da parte del Governo per garantire la dignità del lavoro, l’attuazione dei contratti di lavoro a persone che anche in questa fase di epidemia stanno garantendo la catena alimentare, il lavoro di cura, le attività produttive ed i servizi.