Sindaco De Ruggieri: Tassa di soggiorno aumentata di un euro a Matera ma si gioca a fare polemica usando la statistica. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
A volte la statistica può giocare brutti scherzi e far vedere la realtà con una lente di ingrandimento. E’ il caso delle polemiche sull’aumento del 100% della tassa di soggiorno per la permanenza nelle strutture ricettive di Matera. L’aumento c’è stato ma è stato di 1 euro per il pernottamento nei b&b e negli alberghi fino a tre stelle e di 2 euro per quelli da quattro stelle in su. Attualmente, quindi, chi soggiorna a Matera paga 2 euro al giorno se alloggia in strutture fino a tre stelle e 4 euro se invece sceglie alberghi di categoria superiore. Il tutto, è bene specificarlo, fino al terzo giorno, perché, per favorire una permanenza più lunga in città, il Comune ha deciso di rinunciare alla riscossione della tassa di soggiorno a partire dal terzo pernottamento. Giusto l’aumento percentuale del 100% ma in termini relativi è evidente che non si stia parlando di aumenti sconsiderati. Anche perché nelle principali città d’arte italiane gli importi delle tasse di soggiorno applicate sono ben più consistenti.
A Roma, ad esempio, una famiglia composta da tre persone (padre, madre, figlio con più di 10 anni) che soggiorna in un hotel 3 stelle in periodo di alta stagione, versa al Comune 12 euro di tasse. Identico l’importo a Venezia mentre a Firenze l’importo scende a 9 euro. A Matera la stessa famiglia paga 6 euro. La tassa di soggiorno istituita dal Comune di Matera è in linea con quelle applicate, ad esempio a Lecce, e a Siena.
“Parlare di statistica senza tener conto dei numeri può essere fuorviante – sottolinea il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri – come ha splendidamente messo in evidenza la famosa poesia di Trilussa sui polli. E’ evidente che a Matera la tassa di soggiorno è stata aumentata di 1 solo euro per le strutture con meno di tre stelle e di due euro per quelle di categoria superiore. A Roma nei cinque stelle la tassa è di 7 euro, 6 euro per i 4 stelle, 4 euro per i tre, mentre chi soggiorna in b&b e case vacanze versa un’imposta superiore rispetto a chi alloggia in un hotel a due stelle. La tassa di soggiorno serve alle città per migliorare il loro sistema di accoglienza e per affrontare i costi generati dall’aumento del numero di residenti che, anche se temporanei, comportano maggiori spese di gestione dei servizi comunali. E’ per questo motivo che è stata istituita con modalità proprie da tutte le città turistiche italiane. Questo non ha impedito ai turisti di viaggiare e di visitare i luoghi più belli del nostro Paese ed è ragionevole che questo non accada a Matera dove la tassa è assolutamente in linea con quelle applicate nei comuni che presentano similitudini con la nostra città come ad esempio Ravenna, Siena o Lecce che hanno concorso con Matera al titolo di capitale europea della cultura per il 2019”.
Perché non utilizzare la tassa di soggiorno per ripristinare il ponte tibetano? Mi sembra molto grave che in un sito turistico come i sassi non si riesca a sfruttare un attrazione con delle potenzialità elevatissime, se non si riesce a mettere in sicurezza una discesina sterrata, e meglio cambiare mestiere