Il Consiglio dei Ministri ha reso noto la delibera predisposta per tagliare alcune Province italiane e in base ai criteri quella di Matera è inserita nella “lista nera” che dovrebbero essere soppresse perchè in base ai nuovi criteri predisposti dal Governo Monti i nuovi enti dovranno avere almeno 350 mila abitanti (la Provincia di Matera ne conta poco più di 203 mila) ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2.500 chilometri quadrati (la Provincia di Matera si estende per 3446 chilometri quadrati). Un criterio su due potrebbe comunque risultare fatale per la cancellazione della Provincia di Matera. In attesa di chiarimenti sull’applicazione dei criteri definiti per i tagli alle Province italiane si ritiene che dalle attuali 107 Province ne resterebbero 43 mentre le altre 64 sono destinate a chiudere i battenti, in particolare 50 presenti nelle Regioni a statuto ordinario e 14 in quelle a statuto speciale. Tra le 43 Province salvate, dieci di queste sono destinate a trasformarsi in Città metropolitane. La Provincia di Matera, secondo 43, tra cui le 10 cosiddette “città metropolitane”. In particolare le Province accorpate dovranno definire insieme materie di grande rilevanza pubblica e sociale come viabilità e ambiente. Nella delibera in realtà non si parla di soppressione e accorpamento delle Province ma di riordino con il pieno coinvolgimento delle autonomie locali. Dovranno essere chiariti anche i criteri con i quali procedere all’accorpamento delle Province più piccole e saranno i Consigli delle autonomie locali, organi di livello regionale, a predisporre un progetto di accorpamento che sarà discusso prima in Regione e poi dal Governo centrale. Una cosa è certa. Entro dicembre 2012 il riordino delle Province dovrà diventare realtà in virtù di una legge dello Stato. Il destino della Provincia di Matera passa quindi dalle scelte che assumerà il Consiglio regionale della Basilicata mentre l’ultima parola spetterà al Governo Monti.
Michele Capolupo
Tagli Province, a rischio chiusura anche la Provincia di Matera. Generazione Futuro propone referendum. Di seguito la nota integrale.
La decisione del Governo Monti di includere tra le Provincie soppresse anche quella Materana, impone alla nostra comunità ed ai comuni dell’intera Provincia, una riflessione rispetto alle decisioni da prendere per assicurare al nostro Territorio una stabilità non solo amministrativa ma soprattutto economica e Politica.
E’ arrivato il momento per la nostra Comunità di scegliere il proprio destino che non si limita solamente ad una mera questione perimetrale ma va ben al di là, abbracciando questioni di natura amministrativa rilevanti e di appartenenza.. La decisione di sopprimere la Provincia Materana segna di fatto la fine politica di una Regione che non ha più motivo di essere!
Ed ecco la ragione per la quale crediamo sia necessario,alla luce di quanto deciso, sostenere l’idea di promuovere un Referendum nei comuni interessati,coinvolgendo tutti i cittadini del materano,affidando loro il destino della nostra Provincia, non escludendo ipotesi di aggregazioni con territori contigui prendendo coscienza del valore e delle potenzialità del nostro territorio per garantire ad esso una rilevanza politico amministrativa degna della nostra comunità.
Massimiliano Amenta, Segretario provinciale Generazione Futuro FLI
Riceviamo e pubblichiamo l’appello indirizzato da Pasquale Di Lorenzo (FLI) al presidente della Provincia di Matera Franco Stella, al sindaco Adduce, ai sindaci dei Comuni del Materano e edel Metapontino: “Dopo la soppressione delle Province le forze sane e nuove del materano costruiscano una nuova prospettiva per il proprio territorio. La Basilicata politica non esiste più”. Di seguito la nota integrale
Dopo la decisione ,a nostro avviso sacrosanta ma giusta a metà, del Governo di sopprimere solo parte delle Provincie ,tra cui la nostra e no n anche quella di Potenza, ci sentiamo di lanciare un appello in primis al Presidente della Provincia soppressa ,al Sindaco di Matera e a tutti i sindaci del materano affinchè ora scelgano la via del coraggio ,del futuro e dello sviluppo per i nostri Comuni che non può certo essere la mera disputa di ritagli di competenze risicate o di una sede di rappresentanza .
Si apre una grande opportunità per il nostro territorio , una sfida per la città di Matera e per tutta l area metapontina :scegliersi il proprio futuro ,il proprio destino e la propria prospettiva di crescita e sviluppo.
Un dato è certo con l’ eliminazione dell’ unica Provincia ,quella di Matera ,che giustificava l ‘esistenza politica di una piccola Regione-Capoluogo , la Regione Basilicata di fatto politicamente non esiste più.
Matera , i Comuni del materano che lo vorranno , il metapontino jonico debbono e possono disegnare una nuova via ,un nuovo assetto politico amministrativo guardando ai territori omogenei e contigui per ridisegnare un nuovo assetto territoriale che è oramai nell ordine delle cose .
Constatiamo e sottolineamo che non solo la Provincia di Matera verrà soppressa ma anche quella di Taranto e quella di Bari che sarà interessata da uno stravolgimento per la soppressione della Bat e dalla definizione delle funzioni dell area metropolitana di Bari .
Matera , il materano ed il meta pontino ,i loro sindaci le popolazioni debbono non escludere a priori nuove aggregazioni non scontate ,quanto meno debbono valutare con ponderazione tutte le possibilità che possono aprirsi nell ‘esclusivo interesse dei territori e non già di un appartato che tenta disperatamente di sopravvivere ai processi della storia .
L e popolazioni vengano coinvolte ma per favore evitateci litanie piccate ,minacce di mobilitazione e ricorsi a presunte identità storiche culturali e quant altro .Ma soprattutto evitateci accordini di poltrone e postazioni spacciandocele per grandi risultati che rafforzerebbero un modello di “regione capoluogo” oramai morto e sepolto.
Il dl 95 del 2012 approvato Venerdi scorso all’ art 17 ,nel sopprimere parte delle provincie , detta nei successivi commi la procedura relativa ai criteri per la riduzione e l’accorpamento delle province, stabilendo nel frattempo, dovrà pronunciarsi il Consiglio delle autonomie locali, istituito in ogni Regione e composto dai rappresentanti degli enti territoriali.
In quella sede regionale i rappresentanti delle autonomie locali del materano e del meta pontino saranno chiamati a decidere se accontentarsi di spartire poche misere briciole di già residuali competenze o scegliere di pensare in grande .
Occorre disegnare nuovi accorpamenti che per Matera ed i materani non può essere affatto scontato l accorpamento forzato ed innaturale con Potenza come credo non possa essere nemmeno condiviso dai sindaci e dalle popolazioni metapontine .
Ma vorremmo che in ogni caso tale decisione passi con la indizione di un referendum in ogni Comune della provincia materana per chiedere a tutti cittadini come e con chi vorrebbero essere accorpati ed unirsi …e per una volta la politica faccia il testimone di queste nuove nozze!
Pasquale Di Lorenzo, segretario provinciale FLI
Sul tema riceviamo e pubblichiamo una nota del segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza, pronto a sostenere l’iniziativa messa in campo dal Presidente della Provincia di Matera Franco Stella per salvare la Provincia di Matera.
“Continuiamo a sostenere, come abbiamo fatto sin dal primo momento, l’iniziativa del Presidente della Provincia di Matera Franco Stella, che ha come obiettivo non quello “riduttivo” di salvare la Provincia ma quello molto più generale e di interesse sociale di tutelare una comunità ed un territorio, scongiurando il rischio che l’unica Provincia che rimarrebbe in vita possa introdurre nuovi elementi di divisione in una regione che ha una popolazione estremamente ridotta e già tanti problemi da affrontare”.
E’ quanto afferma il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza che ha riunito i quadri dirigenti del Materano per una valutazione della situazione.
“Per raggiungere dunque l’obiettivo – continua – bisogna innanzitutto far quadrato intorno al Presidente Stella, mettendo da parte bandiere di partito, divisioni tra maggioranza ed opposizione in Regione e peggio ancora atteggiamenti da Ponzio Pilato. Anche comportamenti improntati più ad affermare una qualsiasi iniziativa (solo formale) vanno stanati ed additati all’opinione pubblica. Intanto, nulla è perduto e guai se si introducesse nel clima politico materano una sorta di invito ad ammainare la bandiera bianca. Il Governo deve trasmettere la deliberazione ai Consigli delle autonomie locali, istituiti in ogni Regione; la proposta finale sarà poi trasmessa dai Cal al Governo, che provvederà all’effettiva riduzione delle Province promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura. A tal proposito sono curioso di conoscere quali siano le competenze dei Consigli delle autonomie locali, in considerazione del fatto che in Basilicata questo organismo non si è mai insediato. Fa bene inoltre Stella – dice il segretario DC-Libertas – a sollevare una questione costituzionale: sulla base del comunicato stampa diramato dal Consiglio dei Ministri, quanto stabilito dal Governo è totalmente anticostituzionale, violando del tutto l’articolo 133 della Costituzione togliendo autonomia ai comuni sulla determinazione dei territori.
Quanto ai costi dell’operazione, è assolutamente impossibile quantificarli, come lo stesso decreto legge n. 95 del 6 luglio scorso, in materia di revisione della spesa pubblica, afferma chiaramente. E pertanto pensare di realizzare effettivi e consistenti risparmi abolendo una manciata di Province, dopo averne salvate altrettante, mi pare difficile da spiegare per i tecnici-professori di Governo.
La questione che deve pesare al tavolo del Governo e in Parlamento – conclude – è che in Basilicata, come in tutte le altre Regioni, non può esistere una sola Provincia che di fatto coincide con la Regione e nel caso specifico di Matera, si deve dire con chiarezza che le Aree Programma, specie con tutte le contraddizioni evidenziate sinora, non sono in grado di sostituire compiti e funzioni dell’Amministrazione Provinciale”.
MEGLIO COSI’ FINISCE L’ERA DEGLI IGNORANTI PAPPONI. SIAMO STUFI !!!!
A lavorare! Trovatevi un lavoro onesto brutti politicanti! Come sono uniti ora i politicanti che vedono traballare la poltrona sotto il proprio sedere! Siamo da sempre una piccola periferia di Potenza che da sempre decide per noi. Ora si tratterebbe solo di formalizzare il tutto, perché fate tutto sto casino? Tanto andrete comunque ad occupare qualche altra poltrona alla faccia nostra, poiché non conoscete il significato del termine lavoro.
Siete la nostra rovina e la nostra vergogna.
Organizzeró subito il referendum per l’accorpamento alla Puglia.
GRANDE!
O le tagliano tutte o nessuna!
Se la situazione resta questa allora uniamoci con Taranto che verrà pure tagliata!
tutte le ragioni di questo mondo ma credo di parlare a nome di tutti o quasi MEGLIO LA PUGLIA CHE pz!! i campanilismi non derivano solo dal calcio, ma c’è una storia dietro, usi e costumi diversi..non potremo mai essere uniti con quei montanari..
I CITTADINI DEI COMUNI INTERESSATI SIANO CHIAMATI A DECIDERE CON REFERENDUM CON CHI ACCORPARSI …L UNICO EMENDAMENTO ….CHE MANCA NEL DL DI MONTI
Accorpamento significa solo spostare le poltrone da Matera a Potenza. Non si risparmierebbe un euro e sopratutto per la comunità regionale non ci sarebbe un solo beneficio. Oltretutto in Basilicata avremmo una situazione paradossale per cui il territorio provinciale di Potenza (o di Potenza-Matera) sarebbe corrispondente al territorio stesso della Regione, cioè due “istituzioni-doppione”.
Io penso che in Italia lo spread più grave rispetto alla Germania sia quello del “cretinismo parlamentare”, questo esempio delle Province è secondo solo al goffo tentativo di ritorno al nucleare e ai 90 miliardi di euro buttati nel cesso per comprare gli aerei da guerra F35.
Sia ben chiaro, non voglio difendere i politici provinciali (lungi da me!) ma credo che per tagliare le Province basarsi esclusivamente su criteri numerici e kilometrici, ignorando completamente i vari singoli contesti territoriali, sia una assurdità che non lascerà indifferente il popolo materano (e non solo).
Direi che a questo punto,l’unica alternativa che abbiamo e’ quella di boicottare le prossime elezioni e strappare eventuali tessere di partito,il riferimento al nostro caro PD.
Con la soppressione della nostra provincia viene a mancare anche il senso di appartenenza alla basilicata e di conseguenza si apriranno le premesse per far scomparire questa regione,POTENTINI che ora godete MEDITATE,MEDITATE che fra non molto toca anche a voi,,in fondo siete solo un paesone che senza Matera non ha futuro.
Nel 1663 Matera viene staccata dalla terra d’Otranto per dare consistenza alla Basilicata (creare i presupposti per l’assegnazione di una poltrona ad un lacchè di corte reale); nel 1800 le funzioni amministrative, già assegnate a Matera per favorire il cortigiano di turno, vengono trasferite a Potenza su ordine dello stesso Napoleone, inferocito per la valorosa resistenza della città di Matera alla occupazione delle armate francesi.
Il decreto Monti appesantisce una situazione storicamente già compromessa. Matera 2019 capitale europea della cuiltura viene beffeggiata. Caro Monti la devi smettere con la cultura del ” do coio coio”, devi avere la sensibilità di vedere quali sono i reali interessi delle comunità più svantaggiate e dimostrare di sapere svolgere
le funzioni di colui che dirige un Paese. Matera ha bisogno di un Presidente che sappia fare squadra! La comunità materana ha bisogno di infrastrutture cioè ha bisogno di organizzazione. Matera 2019 esige strade, aeroporto, alberghi cioè di una buona ricezione. Matera ha capito che deve fare da sola, però ha diritto a lavorare senza ulteriori svuotamenti delle proprie opportunità: buona riflessione Presidente!
Credo che l’unico modo per tirarsi fuori da questa situazione sia quello di cercare aiuto dalla vicina Puglia, inglobando nella prov di Matera alcuni comuni dalla prov di Bari che anch’essa non esisterà più: Altamura,Gravina, Santeramo e Laterza dalla prov di Taranto che ha il nostro stesso problema. Nascerebbe una prov forte economicamente e storicamente abbastanza omogenea. E si supererebbero abbondantemente i due requisiti richiesti.
ottima idea. .sarebbe una soluzione intelligente che condivido…spero che stella ed adduce comprendano che la soluzione non e fare un accordino con potenza..
MATERANI ORA VEDIAMO DI CHE PASTA SIETE FATTI….SE CI VOGLIONO PROVINCIA DI POTENZA NOI GLIELO IMPEDIREMO…..MATERA CAPOLUOGO DI REGIONE !
tagliate le poltrone a tutti questi papponi!!!!
Se non ci mobilitiamo tutti stavolta, vuol dire che meritiamo tutto quello che di male vogliono farci…
Ho raccolto quelli che per me erano i commenti e le proposte più valide che ho letto:
Il governo antinazionale nostrano anzichè abolire le costosissime regioni se la prende con le province e, in tal modo, con un provvedimento superficiale – fatto in quattro e quattrotto – accelera la disunità nazionale. Vergogna! l’ennesima assurdità perpetrata da un governo non eletto e quindi, moralmente illegittimo.
La questione che deve pesare al tavolo del Governo e in Parlamento è che in Basilicata, come in tutte le altre Regioni, non può esistere una sola Provincia che di fatto coincide con la Regione.
MATERA NON SARA’ PIU’ L’UNICO CAPOLUOGO DI PROVINCIA SENZA LA FERROVIA DELLO STATO! Ci ha pensato Monti, senza spendere un euro, da bravo economista. Ha eliminato direttamente la provincia.
In Basilicata avremmo una situazione paradossale per cui il territorio provinciale di Potenza (o di Potenza-Matera) sarebbe corrispondente al territorio stesso della Regione, cioè due “istituzioni-doppione”.
Credo che per tagliare le Province basarsi esclusivamente su criteri numerici e kilometrici, ignorando completamente i vari singoli contesti territoriali, sia una assurdità che non lascerà indifferente il popolo materano (e non solo).
Si apriranno le premesse per far scomparire questa regione, potentini che ora godete MEDITATE,MEDITATE che fra non molto tocca anche a voi,,in fondo siete solo un paesone che senza Matera non ha futuro.
Matera 2019 capitale europea della cuiltura viene beffeggiata. Caro Monti la devi smettere con la cultura del ” do coio coio”, devi avere la sensibilità di vedere quali sono i reali interessi delle comunità più svantaggiate e dimostrare di sapere svolgere le funzioni di colui che dirige un Paese. Matera ha bisogno di un Presidente che sappia fare squadra! La comunità materana ha bisogno di infrastrutture cioè ha bisogno di organizzazione. Matera 2019 esige strade, aeroporto, alberghi cioè di una buona ricezione. Matera ha capito che deve fare da sola, però ha diritto a lavorare senza ulteriori svuotamenti delle proprie opportunità: buona riflessione Presidente!
Credo che l’unico modo per tirarsi fuori da questa situazione sia quello di cercare aiuto dalla vicina Puglia, inglobando nella prov di Matera alcuni comuni dalla prov di Bari che anch’essa non esisterà più: Altamura,Gravina, Santeramo e Laterza dalla prov di Taranto che ha il nostro stesso problema. Nascerebbe una prov forte economicamente e storicamente abbastanza omogenea. E si supererebbero abbondantemente i due requisiti richiesti.
MATERANI ORA VEDIAMO DI CHE PASTA SIETE FATTI….SE CI VOGLIONO PROVINCIA DI POTENZA NOI GLIELO IMPEDIREMO…..MATERA CAPOLUOGO DI REGIONE !
Ora è il momento giusto di riprenderci per sacrosanto diritto ciò che ci è stato scippato; proponiamo a Roma il ritorno della sede di capoluogo di regione a Matera; lo merita l’intera regione a tutti gli effetti , è più città, saprebbe gestire al meglio maxi pendolarismo e tutto il resto, sarebbe un guadagno per l’intera regione.
Presidente Stella: “laddove si dovesse concretizzare l’ipotesi di avere una sola provincia in Basilicata certamente la sede naturale non dovrà essere Potenza ma Matera”.
materani facciamo vedere di che pasta siamo fatti!!! la storia parla chiaro (Conte Tramontano – prima città del sud italia a ribellarsi dai tedeschi)…….noi materani siamo buoni e cari ma dimostriamo ancora una volta di che pasta siamo fatti!!!Uniti tutti insieme combatteremo queste prese per il cu…!!!!!!la nostra cultura nn ha niente a che fare con quella di putenz!!!!NOI NON SIAMO MONTANARI!!!!SE PROPRIO DOBBIAMO PERDERE LA NOSTRA PROVINCIA SAREBBE BUONO SE CI ACCORPANO ALLA PROVINCIA DI BARI……MATERA DIVENTEREBBE UNA BOMBONIERA AL 100%…PERCHè LA ROVINA NOSTRA SONO PROPRIO I POLITICI LUCANI-POTENTINI!!!!MATERANI CI DOBBIAMO MUOVERE IN FRETTA!!!!!
La provincia di Bari non esisterà più
mi spiegate a cosa serve la provincia di Matera ? solo un centro di costo.
Ben venga la cancellazione che non significherà andare a Potenza per ritirare il patentino caccia e pesca o decidere gli interventi di edilizia scolastica o la strada da aggiustare. Significherà che i risparmi che ne deriveranno saranno dati direttamente ai comuni, senza intermediari politici. Tra l’altro eletti senza una scelta tra candidati ma abbinati al simbolo e peggio ancora presi dal mazzo e fatti assessori. Per molti è servito come trampolino (clientele) per candidature regionali o sindaco. Mi spiegate a cosa servono le decine di commisisoni alle quali partecipavano i consiglieri percependo il gettone di presenza, le auto blu, le assenze giustificate e pagate dal posto di lavoro pubblico o privato, distacchi legge 300 con contributi a carico dello stato, quindi nostro ? I dipendenti non saranno licenziati, una parte continueranno a fare quello che facevano prima e altri saranno utilizzati presso altre amministrazioni pubbliche. I referendum ? solo della becera demagogia. chiedere l’annessione alla Puglia o alcuni comuni della Puglia accorparli a Matera ? solo stronzate.
I risparmi saranno dati direttamente ai comuni? Si, domani…
Tutte queste belle cose che scrivi avrebbero un senso se le tagliassero TUTTE le province; ma tagliare solo quelle più deboli e peraltro meno costose facendole diventare provincia di qualcun altro è un’operazione sbagliata, inutile, insensata; confido nel fatto che non siamo soli, l’Umbria è nella stessa situazione (immaginate la provincia di Perugia-Terni) oppure immaginate la provincia di di Pisa-Livorno, e tante altre simili situazioni paradossali.
Idiozie che solo un governo di TECNICI poteva partorire…
Demagogia ? Ti riferisci alla stessa che i nostri illustri tecnici-economisti del governo propagandavano sostenendo che con l’ IMU ci sarebbero stati più soldi per i comuni..perchè pare proprio che non sia così !
Ti sei solo dimenticato di scrivere. .Secondo me….sono stronzate…..sembri un dio senno….
La gente scende in piazza in tutto il mondo x esprimere il proprio dissenso ! Non possiamo organizzarci tutti, senza bandiere politiche, senza partiti, senza interessi personali.. ma da CITTADINI LIBERI ?? Non ci vuole molto, basta organizzarsi con il web.
la gente scende in piazza e si mobilita (altrove) perchè gli hanno tolto il sussidio di disoccupazione, perchè non gli rinnovano i contratti, perchè non gli pagano lo stipendio, perchè non sa come pagare i debiti
NON CERTO PER QUESTE STUPIDE QUESTIONI CAMPANILISTICHE!!
Qui di disoccupazione, precariato e debiti ce ne sono già da un bel pò e forse il taglio della provincia di Matera potrebbe solo peggiorare la situazione. Tu forse non hai capito che non si tratta di una questione Matera-Potenza, ma di un discorso di identità territoriale e di equo decentramento delle istituzioni; forse non è colpa tua se non ci arrivi o fai finta di non capire. Ad ogni modo sei libero di rimanere a casa a guardare la Tv.
quello che invece forse sfugge a te è che tra un pò di giorni, sotto lo schiaffo delle speculazioni finanziarie MONDIALI non resterà nulla di istituzionale da decentrare nè di identità territoriali da difendere!
ci stanno scippando il futuro dalle mani, ci tolgono il sangue con le tasse, chiudono le aziende e ci mettono in strada senza lavoro e tu vuoi che io scenda in piazza per rivendicare l’identità territoriale?
ma fammi il piacere fammi
come hai detto bene benissimo, invece, “Qui di disoccupazione, precariato e debiti ce ne sono già da un bel pò”
BRAVO…ed è per queste cose che dovremmo essere GIA scesi in piazza…
altro che fare i soliti pecoroni sulle questioni vitali che invece si attaccano solo alle questioni di campanile per mobilitarsi!!!
io sono ignorante e certe cose non le capisco…ma di certo non me sto a casa a guardare la tv che si sta buttando solo fumo negli occhi
@ Andrea vabene siamo nella me….a livello locale e nazionale ma ora che facciamo finta di niente su questa situazione?? ragazzi un pò di orgoglio x la propria identità!! una cosa è poi certa secondo me: rimanere in lucania sotto la provincia di pz (non ci voglio pensare ma per cronaca lo scriviamo) significa finire di mortificare questo territorio e annientarci completamente economicamente, politicamente e socialmente. E ci tengo a precisare che non si tratta di una questione meramente campanilistica..!! Se volete aggiungere altro fate pure ma credo che possa bastare…
@ andrea hai anche ragione…quello che dici magari lo facessimo!!! intanto xdere l’amministrazione del ns territorio a vantaggio dei montanari potentini che da sempre hanno dei cospicui finanziamenti, è davvero una tragedia x noi!! sul fatto della riorganizzazione sono pienamente daccordo!! come anche sul mandare a casa gente che ha solo fatto i cavoli propri e che con l’interesse comune nn ha nnt a che fare!! ma se perdiamo la ns autonomia, almeno sulla carta, come potremo mai essere in grado di progredire?? nn sò se mi sono spiegato..spero tu abbia capito
che c entra l identintità..non è sufficiente per te essere materano ed italiano…..ti senti anche goroolese miglionichese pomaricano???’che c entra l identità con la giusta eliminazione delle provincie ..tutte ..ora cerchiamo di pensare ad uan riorganizzazione politica piu gisuta e logica per Matera
con tutto il rispetto per i grottolesi e miglionichesi ovviamente ….ma io la mia identità la trovo nella mia nazione e nel mio paese natale Matera
l’identità (e il concetto di appartenenza) è piuttosto soggettivo, almeno questo me lo concedete?
e comunque è Tony che ha parlato di difesa dell’identità e bla bla bla: NON IO
l’unica riorganizzazione possibile è che tutta la classe politica che ha generato tutto questo se ne vada a casa
ciascuno torni a fare il suo mestiere
alla politica VI SIETE PRESTATI…non lo fate di professione, non è una professione
a me una sigletta pz anzichè kr non mi urta il sistema nervoso
la votazione della legge zero privilegi SI, quello mi urta il sistema nervoso
allora? riorganizziamo le province? è prioritario?
o mandiamo a casa una classe di lestofanti che si sono arricchiti alla faccia nostra in tempi di (false) vacche grasse? è prioritario questo?
dai dai organizziamoci davvero, ma per chiudere sti carrozzoni inutili e succhia soldi e pro assistenzialismo del cavolo : devo elencare le inutili agenzie provinciali e regionali?
volete dirmi, forse , che : antonio montemurro, aldo chietera, rosa mastrosimone, vincenzo santochirico, l’esimio dr vizziello, ecc..ecc…. sarebbero disoccupati??? ahhahahahahaha e moooo????? vabbè, antonio montemurro ha ancora riservato il posto da bidello, ma gli altri ??? :)…….u che bel castello marcondidirondello….. 🙂
Bhe, anche alla Mastrosimone andrà bene: le rimane sempre il posto da assessore regionale!
Io comunque abolirei tutte le province assicurandomi però che tutti i consiglieri, assessori, presidenti, dipendenti della provincia e degli enti ad essa connessi siano costretti a trovarsi un lavoro onesto e non siano ricollocati in altri enti a fare i parassiti.
Prima ipotesi – Le province potrebbero non essere abolite. Il consiglio provinciale potrebbe essere composto dai sindaci dei comuni che ne fanno parte e il presidente-coordinatore elrtto tras i sindaci.
Seconda ipotesi per la Basilicata: Sede della provincia a Matera e Regione a Potenza o viceversa.
Intanto perchè non si aboliscono le comunità montane e quelle non montane che veramente sono uno spreco?
NON CI SONO RISPARMI. MITTATAVILL N GAP.
provincia di potenza??? preferisco morire, non scherzo…
Finalmente il taglio delle province…che le abolissero tutte!!!!
Si al taglio!!
Io credo solo che questa storia delle province tagliate sia solo un ottimo assist ai politicanti che si preparano all’ imminente campagna elettorale. Girano già su Facebook i primi appelli a fantomatici referendum per decidere con quale provincia dovrà essere accorpata Matera.
Spero che i miei concittadini non si facciano “infinocchiare” da chi ha fatto della politica il proprio mestiere!
I nostri politici sono sempre a caccia di voti e magari di credibilità. Non facciamoci prendere per i fondelli come abbiamo fatto fino ad ora, tanto alla fine referendum o meno, se chi di competenza ha deciso già per noi, non ci sono proteste che possono avere effetto. Un esempio? Ma non avevamo firmato qualche mese fa per bloccare le trivellazioni in Basilicata? Quante erano le firme? E quale è stato il risultato?
Credo di essere stato chiaro.
Buongiorno a tutti!
Vi dico ciò che penso. Innanzitutto credo che in questo momento economico-politico il taglio delle spese SUPERFLUE, POLITICHE, sia necessario. E, se i nostri cari politici che fino ad ora hanno dormito sonni profondi, ora si stanno attivando non é di certo perché credono sia importante e giusto fare qualcosa, ma solo perché perderebbero le poltrone sotto i loro deretani.
Detto ciò, credo che il taglio sia stato fatto in base a criteri stupidi e non-equi. Fino all’anno scorso hanno creato province nuove in tutta Italia perché avevano i criteri, ora non li hanno più??? Inoltre, mi spiegate perché in Lombardia rimarranno un tot di province, in Toscana rischia di rimanere solo Firenze? Inoltre, come si fa a pensare che ci sarà una giusta distribuzione delle risorse creando “politici” non eletti dal popolo in una sola città di un’intera regione? (e qui dico ai politici materani: non c’é mai stata neanche prima quando eravamo provincia, allora dove eravate?). Io penso che siamo alle solite. Perché tagliare in base a superficie e abitanti e non in base ai meriti, a come i soldi sono stati spesi fino ad oggi? E’ come per le università, fiore all’occhiello della formazione europea (se non ci credete e siete laureati provate ad andare all’estero, gli italiani li cercano come l’oro, perché la teoria ci esce dalle orecchie, e la pratica la impariamo in 2 secondi)….bene, nell’università i tagli sono stati INDISCRIMINATI! Tagli ovunque e comunque, che sia la magliore o la peggiore, togliamo soldi a tutti. così dove si faceva bene, ora si fa male. e dove si faceva male, ora si fa peggio. Per i tagli alle province, stessa identica storia. Con tutto lo schifo politico che c’é penso che non avrebbe meritato nessuno di rimanere, ma forse, rispetto ad altre realtà del Sud, i nostri soldi FORSE sono stati spesi un tantino meglio. Ma sarebbe scomodo per molti tagliare in maniera MERITOCRATICA. Fa sempre comodo far pensare ai poveracci che saranno sempre poveracci! Spero di aver reso l’idea di ciò che penso.
Per quanto riguarda la situazione materana in particolare, non trovo giusto che in una regione esista solo una provincia che coincide con il capoluogo di regione! Si potrebbe fare capoluogo potenza e provincia matera… che distribuzione equa sarebbe sennò.
Mamma mia, quanto casino per l’abolizione della provincia di Matera. Fosse questo il Problema di una città con una sanità pietosa (per esperienza diretta) e che non è in grado di offrire un barlume di futuro ai suoi giovani (e meno giovani) che, infatti, non possono fare altro che lasciare la città al suo triste destino. Comunque non c’è da meravigliarsi per tutto questo inutile clamore. Se avessimo saputo ordinare le priorità, non saremmo messi così male.
Concordo con te al 100%.
Però dai, mettiti nei panni dei nostri politici! Non hanno un giorno di lavoro onesto sulle spalle, ora come devono fare? E’ normale che siano così agitati per tutta questa situazione!
MEGLIO UN POTENTINO IN CASA CHE UN BARESE DIETRO LA PORTA .
L’ITALIA VA’ IN MALORA NON E’ IL MOMENTO DI FARE CAMPANILISMO STUPIDO.
LA PAPPA E’ FINITA .
Squalo i potentini in casa ce li abbiamo dal dopo guerra e penso che se ci fossero stati i baresi al posto loro, forse, qualcosa in più avremmo potuto avere, almeno come collegamenti.