Tavolo interistituzionale per dimensionamento scolastico, intervento Giordano (Provincia di Potenza): “I criteri proposti e già trasmessi dalla Regione per il prossimo dimensionamento scolastico sono “irricevibili”. Di seguito la nota integrale.
“Ho partecipato al tavolo interistituzionale convocato dalla Regione Basilicata sul tema “dimensionamento scolastico”: i criteri proposti e già trasmessi dalla Regione per il prossimo dimensionamento scolastico sono, per quanto mi riguarda “irricevibili”, dal momento che vedono il taglio, in Basilicata, di ben 26 istituti scolastici (15 per la Provincia di Potenza e 11 per la Provincia di Matera).
La Regione ha semplicemente ribadito che si tratta di una norma e come tale va rispettata. Purtroppo non mi sento di condividere tale posizione dal momento che, in questa maniera, chi ci rappresenta dimostra di abdicare al proprio ruolo.
Io penso che il ruolo di chi rappresenta le Istituzioni e fa politica sia proprio quello di favorire la redazione e l’applicazione di iniziative e norme giuste. Nel caso specifico si tratta di una norma che va contro la nostra regione e io non sarò disponibile a diventare complice di questa scelta scellerata.
Come Provincia di Potenza faremo il possibile per evitare tale taglio, non favoriremo questo duro colpo al sistema scolastico regionale e non permetteremo che la Provincia diventi l’esecutore materiale di tale scelta distruttiva.
Tra l’altro, non possiamo non rilevare che, lo scorso 7 marzo, il Consiglio Regionale aveva condiviso la posizione della Provincia approvando, all’unanimità, un ordine del giorno che aveva quale obiettivo quello di scongiurare tale taglio chiedendo l’applicazione di altri criteri per il dimensionamento (400 alunni per le aree montane e 600 alunni per le aree non montane). Oggi, al contrario, registriamo l’ “inerzia” della Regione Basilicata sia in ordine alle proposte da far valere in Conferenza Unificata sia in ordine ad una eventuale impugnativa della norma, così come materialmente effettuato da altre regioni.
Faccio appello, pertanto, a tutti coloro che credono ancora di poter salvare la nostra scuola, a partecipare al Consiglio Provinciale aperto che convocherò per l’inizio della prossima settimana, presso la nostra sala consiliare.
Chiedo il sostegno dei partiti, dei sindacati, dei dirigenti scolastici, del personale ATA e perché no, degli studenti, vere vittime del continuo taglio all’istruzione. Proviamo a salvare il nostro sistema scolastico regionale, proviamo a salvare il futuro dei nostri figli. Sarà l’occasione per condividere le preoccupazioni e sollecitare, unitariamente, la Regione Basilicata a porre un rimedio, anche mediante la disapplicazione della norma. Noi non ci tireremo indietro e saremo disponibili a supportare la Regione in ogni sede. Al di là dei propri posizionamenti politici o di partito oggi v’è da tutelare un interesse superiore che tocca la carne viva delle nostre comunità.
Le conseguenze rischiano di essere devastanti, in primis per le nostre piccole comunità delle aree interne che, a causa dell’ennesimo taglio, rischiano di perdere dei servizi che risultano essere strategici per la loro sopravvivenza. I dirigenti scolastici svolgono un ruolo strategico per l’animazione culturale delle nostre comunità e con loro gli uffici e i relativi servizi erogati. Per non parlare delle conseguenze che riguarderanno il personale ATA. Insomma, inutile proporre azioni contro lo spopolamento se poi non si riesce a salvaguardare nemmeno quei pochi servizi che già sono attivi.
Tagliare l’istruzione scolastica significa tagliare il futuro dei giovani e questo non possiamo accettarlo”.