Il governatore lucano è stato oggi in Belgio per rappresentare la Basilicata in una seduta del consiglio d’amministrazione dell’organismo internazionale che mette in rete le regioni europee all’avanguardia nel settore dell’osservazione della terra e del settore spazio.
Il presidente Marcello Pittella ha partecipato oggi a Bruxelles alla riunione del consiglio d’amministrazione di Nereus, la rete delle regioni europee che utilizzano tecnologie spaziali. Il governatore ha rappresentato la Basilicata, una delle regioni fondatori che fanno parte dell’organismo.
Nel settore delle tecnologie spaziali la Basilicata è considerata regione d’eccellenza sia dal punto di vista delle ricerca che dell’operatività, grazie a strutture altamente innovative come il Centro di Geodesia spaziale di Matera ed il Distretto tecnologico Tern di Tito.
La rete di Nereus è costituita da 26 Regioni (membri titolari) e da un gruppo crescente di enti territoriali associati che garantiscono la rappresentazione del mondo della ricerca, dell’imprenditoria e dell’industria. Tra i punti all’ordine del giorno nella riunione iniziata questo pomeriggio, il programma di lavoro pluriennale 2018-2020, la pianificazione delle attività e degli incontri, la preparazione degli eventi per celebrare i dieci anni dalla fondazione di Nereus, che ricorreranno il 29 novembre prossimo.
“Abbiamo partecipato al cda – ha detto il presidente Pittella – per discutere di alcuni temi importanti per i Paesi europei, per l’Italia ma soprattutto per la Basilicata. Dopo che la segretaria generale Roya Ayazi ha illustrato lo stato d’avanzamento delle attività programmate abbiamo approvato il documento politico sulle priorità per il triennio 2018-2020. La stessa Ayazi ha chiesto il mandato al consiglio d’amministrazione per rappresentare la rete Nereus negli step operativi di un progetto appena vinto quale membro di un consorzio nell’ambito del programma Erasmus plus e con l’obiettivo di progettare una strategia innovativa per sviluppare le competenze delle risorse umane che operano nel settore della geo-informazione, affinché sfruttino appieno le opportunità offerte dal programma dell’Unione europea Copernicus. La Basilicata con la sua Università – ha ricordato il governatore – è partner del progetto, che si lega con la Copernicus Academy. Ma ho approfittato dell’incontro – ha detto ancora – anche per illustrare i progetti e risultati conseguiti dagli operatori locali in Basilicata ed alcuni avvenimenti che interesseranno la nostra regione. In primis, la missione istituzionale in Europa di una delegazione di una quindicina fra parlamentari, docenti universitari e imprenditori giapponesi, che farà tappa in Baviera, nel Lazio ed il 16 novembre prossimo in Basilicata, a Tito. Il gruppo di illustri visitatori firmerà un protocollo d’intesa con la Basilicata, per favorire la collaborazione fra regioni, imprese e centri di ricerca ed università dei rispettivi territori. Una richiesta analoga a quella dei giapponesi – ha aggiunto Pittella – è arrivata dalla Regione della Vallonia, in Belgio, per sviluppare e firmare un protocollo d’intesa con la nostra Regione per favorire la collaborazione tra i rispettivi sistemi a tripla elica (Regione/università-centri di ricerca/imprese): ovvero tra il consorzio Tern, il Distretto tecnologico della Regione Basilicata sull’osservazione della terra e dei rischi naturali, con sede a Tito e Skywin, il cluster dell’aerospazio della Vallonia. Intendiamo inoltre organizzare con l’agenzia Eurisy e con Nereus un evento di alto livello a Matera nel 2018, per presentare le possibili applicazioni delle tecnologie spaziali nel settore dei beni culturali. Sempre nello stesso anno vorremmo realizzare un altro avvenimento in Basilicata, in collaborazione con Nereus Copernicus Hackathon. Il nostro intento – ha concluso il presidente – è rafforzare il ruolo di eccellenza della Basilicata nell’ambito della ricerca nel settore geo-spaziale, dovuto anche alla nostra capacità di captare e sfruttare risorse, per migliorare ulteriormente i già importanti risultati che stiamo ottenendo e che ci sono riconosciuti a livello internazionale”.