Terminal bus di Serra Rifusa a Matera, Associazione Infrastrutture, servizi e mobilità nel Materano: “Ennesimo spreco di risorse pubbliche”.
Di seguito la nota integrale.
L’associazione ISMM nell’augurare un nuovo sereno anno alla comunità materana, vuole mettere al corrente la stessa, su una questione irrisolta e portare alla luce le solite inefficienze ed i soliti sprechi di risorse pubbliche tipici soprattutto qui in meridione.
Questo è l’anno, si spera, della svolta per diverse opere essenziali per la crescita del sud Italia, grazie anche ai fondi PNRR mi. Una tra tutte l’inizio dei cantieri per l’ultimazione della tratta ferroviaria Ferrandina Matera, ma anche l’inizio dei cantieri del terminal bus di Bari in Via Capruzzi a ridosso della stazione centrale del capoluogo pugliese. La continuazione dei cantieri della tratta TAV alta capacità Bari Napoli.
D’altra parte vorremmo ancora una volta denunciare lo stallo a cui la regione Basilicata ci ha abituati da tempo: il nuovo piano del trasporto pubblico locale con le relative navette aeroportuali promesse dall’assessore Merra mai partito; i fondi per l’inizio dei lavori per il raddoppio della ss7 Matera Ferrandina (bypass Matera) volatilizzati chissà dove; il progetto per il prosieguo della tratta ferroviaria verso Altamura/Bari mai iniziato, e potremmo continuare all’infinito.
Oggi vogliamo però soffermarci sulla scandalosa situazione del Terminal bus di Serra Rifusa:
circa 7 ettari di superficie, fermata ferroviaria, più di 30 stalli bus al coperto, parcheggio coperto per auto a due piani per lo scambio intermodale (più di 300 posti), area destinata ai servizi agli utenti, area ristoro, ingresso diretto dalla statale 99. Un vero e moderno terminal bus costato alla comunità circa 6,2 milioni di euro e mai reso fruibile. Inaugurato con tanto di taglio del nastro nel 2019 dal presidente Fal Colamussi, dall’allora sindaco Raffaello De Ruggieri e da altri esponenti della politica locale e nazionale, ma mai aperto al pubblico. L’ennesimo spreco di risorse pubbliche passato in sordina. Le responsabilità rimbalzate con il solito scarica barile tra Fal, Comune e Regione. Intanto questo spazio resta in semi abbandono ed utilizzato come deposito/lavaggio dalle Fal, ma forse era noto sin da subito l’obbiettivo di questa azienda propensa a fare i propri interessi aziendali a discapito di quelli della collettività. L’ambiguità del progetto ci è parsa chiara sin da subito: “terminal intermodale”, area sosta bus turistici; termini e progetti fumosi per far si che il progetto non decollasse mai.
La nostra Associazione oltre a criticare ha avuto svariati incontri con gli Assessori per cercare di sbloccare la situazione e rendere fruibile un terminal bus vitale per il nostro territorio, ma non abbiamo ricevuto risposte concrete, chiusura da parte di tutti o al massimo promesse fumose, per nulla concrete e campate in aria.
Noi dell’Associazione sottolineiamo ancora una volta che quell’area deve essere destinata ad un vero terminal bus extraurbano, visto che la città ne è ancora sprovvista.
Abbiamo anche, in concerto con il comune, proposto alle Fal una spola di bus urbani tra terminal e centro città per poter iniziare a rendere fruibile il terminal, ma i soliti silenzi e scarica barile ci hanno fatto capire che c’è volontà che tutto rimanga com’è.
Vogliamo che la città almeno sia a conoscenza di questo ennesimo smacco, di questo ennesimo spreco ed occasione mancata.
Nella speranza che qualcuno si metta una mano sulla coscienza e faccia finalmente qualcosa per poter rendere fruibile il terminal bus di cui la città necessita da sempre e che (scandalosamente) ha già realizzato e pronto, e che ad oggi non è stata mai permessa la sua apertura e la sua fruizione.
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